harry potter

LA BACCHETTA E' MOSCIA E LA MAGIA E' FINITA "HARRY POTTER" COMPIE 25 ANNI: QUANDO USCÌ FU UN SUCCESSO GLOBALE IMMEDIATO E RIUSCÌ A RAVVIVARE  IL GENERE FANTASY – TRA LIBRI, FILM, VIDEOGIOCHI E INNUMEREVOLI COPIE, IL MAGHETTO INGLESE HA CREATO UNA GENERAZIONE INTERA DI APPASSIONATI  CHE ADESSO HANNO 30/40 ANNI E LEGGONO LE AVVENTURE DI HARRY AI LORO BAMBINI – MA NEGLI ULTIMI TEMPI LA SERIE HA RICEVUTO DIVERSI BRUTTI COLPI: DALLE ACCUSE DI TRANSFOBISMO VERSO L’AUTRICE, FLOP AL BOTTEGHINO E...

jk rowling harry potter 5

Loredana Lipperini per “la Stampa”

 

Ricordo bene l'arrivo di Harry Potter, venticinque anni fa. E ricordo i rifiuti editoriali che lo precedettero: avrebbe dovuto essere pubblicato dal maggior gruppo editoriale italiano, ma chi ne dirigeva la sezione ragazzi, all'epoca, pensò che un maghetto non avrebbe mai potuto avere successo. 

 

E ricordo anche l'iniziale diffidenza, piuttosto generalizzata, del mondo letterario: la parola "magia" veniva, se non bandita, di certo allontanata dalla letteratura per ragazzi e ragazze, che tuttora conserva quella singolare vocazione al realismo, talvolta didascalico, in virtù del quale si ritiene che la storia, la poesia, la politica e tutte le urgenze del nostro tempo non debbano essere raccontate attraverso il fantastico.

 

prima edizione harry potter 1

La saga di J.K. Rowling venne addirittura accusata di passatismo, di volerci portare indietro, in un mondo oscuro (curiosamente, la stessa accusa era stata rivolta, tempo prima, al Signore degli anelli di Tolkien). Timori e resistenze di cui il successo di Harry Potter mostrò presto l'inconsistenza. La forza di quel successo ebbe molte ragioni, e tutte rappresentarono una novità, forse anche una rivoluzione.

 

Prima di tutto, per la prima volta un libro di quella portata, letto in tutto il mondo, fu fruibile su diverse piattaforme: il videogioco, il film, le carte collezionabili. Quella pratica di lettura a più livelli e in diverse forme cominciava appena a diffondersi: era tipica del fantasy, dei giochi di ruolo e di carte (come Magic, che si era affermato pochi anni prima, nel 1994), degli Anime giapponesi che prendevano ad affacciarsi sul nostro mercato. 

 

jk rowling harry potter 1

La saga di Rowling diede a tutto questo un'impennata decisiva, destinata a cambiare le abitudini di lettura e, soprattutto, legittimò il genere fantastico, che non era mai sparito, né era stato cancellato, ma più semplicemente era sopravvissuto trovando la sua casa e il suo rifugio in altre forme dell'immaginario, come sanno i pionieri di Dungeons&Dragons.

 

harry potter 3

Harry Potter cresceva e si evolveva nel tempo, e i bambini e le bambine che lo lessero impararono così che anche la letteratura può raccontare una storia il cui protagonista va avanti negli anni: la stessa cosa che, ai genitori di quei bambini, il cinema aveva raccontato con Star Wars. Prima di allora, almeno in Italia, ricordo soltanto un personaggio popolare di finzione che addirittura invecchiava, tanto era duratura la sua parabola narrativa: Valentina Crepax.

 

Dopo i primi Harry Potter, il mondo editoriale, e soprattutto quello italiano, scoprì i maghi e le maghe: così, tutto ciò che aveva a che fare con il fantastico, come spesso avviene, scavò in quel filone fino a consumarlo: già allora si era troppo voraci, si tentava di replicare anziché inventare.

harry potter 2

E a proposito di inventori: Rowling ha senz' altro creato una nuova generazione di lettori, che sono cresciuti insieme al suo maghetto, e che adesso hanno trenta/quarant' anni, sono genitori, e leggono le avventure di Harry ai loro bambini. 

 

Del resto, anche i genitori di questi quarantenni lo hanno fatto, se pure con un percorso inverso: la saga di Rowling ha inaugurato quello che si chiama crossover, e cioè la fruizione (e la presa) intergenerazionale di un'opera. Questa generazione così varia, dove il punto di contatto non è anagrafico ma sta in un consumo culturale preciso e condiviso, ha imparato ad amare i libri come qualcosa di vivo: tutti ricordiamo le file di genitori e figli, di notte, davanti alle librerie, per aggiudicarsi il nuovo capitolo della saga, tutte le volte che arrivava la vigilia della pubblicazione. 

harry potter 1

 

Quelle notti erano un appuntamento con gli amici: questo sono stati Harry, Hermione, Ron, Silente per chi li ha letti. Amici e compagni di avventura. E credo che sia successo anche perché le loro storie insegnavano che, nella vita, c'è sempre una scelta, anche se costa. E non conta come nasci, ma come e cosa scegli: solo in quel momento hai il potere di esercitare il bene, di opporti al male e tentare così di fare la cosa giusta. 

 

j k rowling daniel radcliffe emma watson rupert grint

Tutte le volte che discutiamo dell'importanza di inserire dei buoni messaggi nella letteratura per l'infanzia, penso che i libri di Harry Potter abbiano fatto, contro il razzismo e il classismo, molto di più di centinaia di dibattiti, lezioni, pubblicità progresso e saggi prescrittivi e didascalici.

 

E poi c'è il fandom: la saga del maghetto è una delle storie oggetto del maggior numero di fan fiction al mondo. I fan writer sono coloro che colgono il sentiero lasciato libero, la strada che l'autore di un'opera non ha percorso, e la intraprendono, inventando nuove evoluzioni, altri finali.

harry potter 4

Ci sono scrittori che sono nati scrivendo fan fiction di Harry Potter: in Italia, il nome più importante che mi viene in mente è quello di Stefania Auci.

 

Il mondo della reinvenzione e della riscrittura, così caro a studiosi internazionali come Henry Jenkins, e che vede nel fandom e nel fan writing una delle migliori e più concrete possibilità di intelligenza collettiva, si è compattato, irrobustendosi, intorno ad Harry Potter.

daniel radcliffe emma watson rupert grint 2

 

Questo bambino che sembra, all'inizio, un personaggio di Dickens, un piccolo che cresce alla fine del secolo scorso: orfano, solo, angariato dagli zii babbani che lo trattano come feccia. Tuttavia, non è mai davvero solo: i suoi genitori gli hanno lasciato un'eredità che lui conquista e acquisisce con lo studio, che impara a maneggiare con l'esperienza, e che condivide con gli amici. Ecco, gli amici sono stati, per Harry, fondamentali: altri bambini suoi pari, magari con minore potere si lui, ma dotati ciascuno di un particolare talento necessario al lavoro di squadra. 

 

jk rowling

Il potere del gruppo è un fatto che gli Anime giapponesi hanno sempre avuto ben chiaro, e che Rowling ha fatto suo. Harry non è davvero solo anche perché incontra dei maestri, ad Hogwarts, la scuola di magia e stregoneria nella quale viene allevato e istruito. Sono quei maestri che lo aiutano nella sua vera missione: proteggere il bene senza mai farsi affascinare dal potere, senza mai cedere al lato oscuro. Il bene si può sempre scegliere: basta desiderarlo. Ed è la cosa che il fantastico racconta, il punto che le storie non devono insegnare, ma trasmettere.

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...