lina wertmuller

“LA MIA CARRIERA? PIU’ CULO CHE TIGNA” - I PRIMI 90 ANNI DI LINA WERTMULLER: “I MIEI OCCHIALI BIANCHI? FANNO PARTE DEL MIO ARREDAMENTO PERSONALE. LI INCONTRAI ANNI FA IN VACANZA. ANDAI IN UNA FABBRICA. L' ORDINE MINIMO ERA DI 5 MILA PEZZI. LI PAGAI A RATE - LA VECCHIAIA ARRIVA QUANDO NON HAI PIÙ LA CAPACITÀ D'INNAMORARTI DI UN PROGETTO E DI AFFASCINARTI DI TUTTO QUELLO CHE TI CIRCONDA”

Paola Pellai per “Libero quotidiano”

 

mariangela melato lina wertmuller giancarlo giannini

La voce roca per le inseparabili sigarette (la prima del giorno fumata metodicamente dopo pranzo) e gli occhi vispi. La televisione sempre accesa nel salotto e un' inesauribile curiosità che la tiene sveglia per buona parte della notte («Dormo 3 o 4 ore al massimo, i film migliori li passano ad orari improbabili»). Lina Wertmuller oggi festeggia i suoi primi 90 anni con lo stesso spirito di quel Gian Burrasca da lei girato in otto puntate per la Rai negli anni '60 con Rita Pavone protagonista. Una carriera infinita alle spalle, nata da talento e passione ma - come dice lei - aiutata da «tigna e culo. Più culo che tigna».

 

A Roma nel suo attico affacciato su piazza del Popolo non smette di sorridere alla vita, prende appunti, dà consigli e doma il tempo con il suo entusiasmo. «Non fa parte della mia natura lamentarmi», mi raccontò, «ho attraversato in maniera positiva i miei anni, divertendomi tanto. Per essere felici bisogna innanzitutto volerlo».

lina wertmuller

 

E non fai fatica a crederle. Basta infilare i tuoi occhi nei suoi, esaltati da quegli occhiali bianchi che ormai «fanno parte del mio arredamento personale. Li incontrai anni fa in vacanza. Andai in una fabbrica. L' ordine minimo era di 5 mila pezzi. Li pagai a rate». Lina l' ho conosciuta 5 anni fa, un pomeriggio d' agosto sulle Dolomiti dell' Alta Badia, davanti a due generosi calici di Riesling.

 

Capii subito che, tra le due, la più giovane era lei. «La vecchiaia», m'istruì, «arriva quando non hai più la capacità d' innamorarti di un progetto e di affascinarti di tutto quello che ti circonda. Per fortuna non è ancora un mio problema».

 

wertmuller sul set

Ride divertita se le ricordi che già 30 anni fa si prendeva gioco della «morticchia» (come ironicamente la chiama lei), affermando che «se mi piglia un coccolone me ne vado come un commensale sazio». In quel pomeriggio di sole ed esuberanza, parlammo di tutto, in un alternarsi di pensieri tra il sacro e il profano.

 

Come richiede la follia della vita, del resto. Spudoratamente le domandai come facesse ad attraversare gli intoppi del tempo senza avere la certezza di un Dio in cui credere e lei serenamente mi disse che al cielo rivolgeva lo sguardo «solo nelle sere d' estate per cercare le stelle». E aggiunse: «Non credo in Dio, temo l' infinito. Per questo non mi aggrappo a lassù. Tra i miei dogmi c' è di non pensare all' eternità, di non pensare al passato, ma vagamente solo al presente e al prossimo futuro.

wertmuller giannini

 

E se devo posare lo sguardo su qualcosa lo faccio sull' arte, che è la parte divina dell' uomo». Un concetto bellissimo. L' ironia e la curiosità restano i capisaldi delle sue giornate e quando ne capita una storta è facile raddrizzarla con un bicchiere di Franciacorta, un piatto di pasta al pomodoro e un gelato al cioccolato, di cui è golosa. Lina non si perde in sentieri bui, lei fa in fretta a riportarsi sul «lato assolato della strada. È lì che mi piace camminare, sono una che non si lagna. Ho vissuto divertendomi e voglio continuare a farlo... Almeno fino a quando avrò 120 anni».

 

wertmuller giancarlo giannini mariangela melato

Lei vive con la stessa allegra irriverenza di quando, 49enne, nel 1977 si presentò prima regista donna («Questa considerazione non m' interessa, puzza di vecchio femminismo», s' irrita ogni volta) con 3 nomination all' Oscar per Pasqualino Settebellezze, all' elegante cerimonia di premiazione con un' enorme cintura di ottone, ricavata da un calamaio. Non vinse, ma quella cintura la conserva ancora.

 

Non riuscirete ad oscurarle il sorriso neppure facendole notare che nel 2016, stavolta favorita all' Oscar alla carriera, la statuetta gliela strappò dalle mani con un colpo di Kung fu (Panda) il Karate Kid cinese Jackie Chan. Lei se ne fregò per la seconda volta specificando che per lei«i veri premi sono tutti i lavori portati in scena».

 

wertmuller

Questa è la forza della Wertmuller che entrò nel cinema come aiuto regista di Federico Fellini, bruciando in fretta le tappe dell' apprendistato e dirigendo il suo primo film, I Basilischi, nel 1963.

 

Tutti i suoi attori li ha fatti lavorare duro, li ha costretti ad imparare il dialetto, li ha fatti cantare e ballare, attraversando il tempo e andando persino più in là.  Perché nei suoi film ci sono i risvolti della politica, i contrasti della lotta sociale, l' anarchia e il potere operaio, ma ci sono soprattutto uomini e donne tratteggiati in maniera talmente nitida e moderna da restare attuali.

 

travolti da un insolito destino

Così è facile ritrovarsi con il telecomando in mano a rivedersi Pasqualino Settebellezze, ma anche Mimì Metallurgico ferito nell' onore, Travolti da un insolito destino nell' azzurro mare d' agosto, Film d' amore e d' anarchia... Il merito probabilmente va al geniale intuito di non aver affiancato i suoi film al genere della commedia all' italiana ma al grottesco. Lei stessa lo spiega ogni volta: «Ho sempre amato deformare la realtà perché solo così riesco a raccontarla. Il grottesco è pieno di eccessi, ha linee ingrossate.

 

Rappresenta meglio la mia esistenza ed esalta i miei ingredienti preferiti, spesso intrecciati tra loro: il sesso e la politica, fatta soprattutto di stereotipi. Proprio deformandoli sono sempre uscite le caratterizzazioni migliori».

 

RICORDI SPECIALI

pasqualino settebellezze

Giancarlo Giannini e Mariangela Melato se li è legati stretti stretti, ma anche Sofia Loren, Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Paolo Villaggio... Molti non ci sono più, ma Lina ha ricordi speciali per ognuno di loro. Perché lei era severa sul lavoro, ma sapeva instaurare legami («l' amicizia è l' energia che più mi nutre») senza fine: Federico Fellini, Giulietta Masina, Mariangela Melato, Nino Rota, Francesco Rosi e Alberto Moravia, per citarne qualcuno.

lina wertmuller

 

Un giorno a Roma mi raccontò che si annoia a stare sola con se stessa, ma ci sta volentieri perché questo le permette di guardare gli altri e di cercare tutto il bello che c' è nell' altro. Avere ancora voglia di osservare, ascoltare, curiosare. E d' inseguire il bello. E chissà che stasera non ci sia anche uno splendido cielo stellato a cantarle gli auguri con l' inconfondibile voce del suo adorato Louis Armstrong in "What a wonderful world. Buon compleanno, Lina!

LINA WERTMULLER CON SOPHIA LOREN IN SABATO DOMENICA E LUNEDIsuper letta lina wertmuller foto mezzelani gmt 045LINA WERTMULLERwertmuller foto di baccolina wertmuller e jean marcLINA WERTMULLER CON GIANNINI E MELATO

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...