giannini ballaro

MAI DIRE RAI! IERI SERA IL MONDO ERA TERRORIZZATO PER LE EVACUAZIONI AD HANNOVER, TRANNE LE REDAZIONI RAI - RAI1 E RAI2 AVANTI COME SE NIENTE FOSSE, A RAI3 GIANNINI HA FATTO UN PAIO DI COLLEGAMENTI, PROSEGUENDO CON LE INTERVISTE A PROIETTI E BARICCO…

MICHELE ANZALDIMICHELE ANZALDI

1 - TERRORISMO, ANZALDI (PD): CAOS DIRETTE RAI, CDA DIA INDICAZIONI

(askanews) - "Sui tragici avvenimenti terroristici di questi giorni i telespettatori hanno assistito ad una situazione di caos delle dirette e dell'informazione Rai, con cambi di programmazioni che sembrano essere decisi in maniera casuale e senza criteri condivisi. E' urgente che il Cda dia indicazioni chiare alle reti e acceleri, finalmente, sulla realizzazione delle newsroom, che avrebbero evitato anche in queste ore le solite duplicazioni spesso causa di disservizi".

 

E' quanto dichiara il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. "I telespettatori che pagano il canone - spiega Anzaldi - si sono trovati di fronte ad un atteggiamento ai limiti dello schizofrenico della programmazione Rai. Venerdì scorso, per gli attentati di Parigi, le reti del servizio pubblico hanno dimostrato un'ottima capacità di reazione e anche nei giorni successivi sono stati proposti approfondimenti e aggiornamenti, molto seguiti dal pubblico.

VIALE MAZZINI By VINCINOVIALE MAZZINI By VINCINO

 

Un'ottima prova subito vanificata. Ieri sera, nelle ore dell'allarme di Hannover che ha alimentato una nuova ondata di paura, le reti Rai, uniche a poter contare su sedi di corrispondenza, inviati e service video in Germania, hanno ignorato quanto stava accadendo, procedendo con la programmazione ordinaria e proponendo solo qualche collegamento sepolto nella programmazione prevista di una rete. Nessun aggiornamento in presa diretta sulle reti generaliste".

 

"Stamattina - aggiunge Anzaldi - con il blitz a Saint Denis, l'atteggiamento della Rai è stato nuovamente diverso. Tutte le reti hanno iniziato a seguire in contemporanea, proponendo prodotti sostanzialmente uguali, quanto accadeva a Parigi. Con il paradosso, peraltro, che ogni rete Rai proponeva immagini con un marchio diverso: Rai1 trasmetteva la tv francese, Rai2 andava in onda con Rainews e il relativo logo, Rai3 proponeva la diretta della all news francese Bfm. Si fatica a comprendere la logica di questo proliferare di marchi.

viale mazzini medium viale mazzini medium

 

Questo episodio dimostra ancora una volta quanto sia urgente procedere con l'accorpamento dell'informazione nelle newsroom previsto dal Piano News, approvato a febbraio da Vigilanza e Cda ma da quasi dieci mesi rimasto inspiegabilmente nei cassetti di Viale Mazzini. Un modello che con il Giornale Radio ha dimostrato di essere perfettamente funzionante, come accaduto anche oggi: Radio1 ha proposto gli aggiornamenti continui da Parigi, mentre le altre emittenti procedevano con programmazione e informazione ordinaria".

 

2 - RAI A FICO SUI COMPENSI DEGLI OSPITI DI FAZIO: TUTTO REGOLARE PER I 24 MILA EURO ALL’EX MINISTRO VAROUFAKIS

Ilaria Proietti per “Ilfattoquotidiano.it”

 

VAROUFAKIS FAZIOVAROUFAKIS FAZIO

Il presidente della commissione di Vigilanza aveva inoltrato una interrogazione a viale Mazzini. Per avere chiarimenti sul cachet corrisposto al politico greco. Per la sua partecipazione a ‘Che tempo che fa’. Secondo l'azienda spetta ad Endemol “trattare e definire la cifra spettante” ai singoli ospiti. L’approvazione da parte della rete riveste invece un "carattere meramente editoriale".

 

FAZIO VAROUFAKIS BY BENNYFAZIO VAROUFAKIS BY BENNY

Compenso comunque "in linea con quanto ricevuto dall'ex ministro greco per un congresso a Singapore per il quale ha percepito 28 mila euro”

“Sotto il profilo meramente economico, il prezzo pattuito da Endemol per Varoufakis è sostanzialmente in linea con quanto ricevuto dall’ex ministro greco per un intervento ad un congresso aSingapore per il quale ha percepito un compenso di 28 mila euro”.

 

Dopo le tante parole corse sui giornali, ecco quanto mette per iscritto la Rai in una risposta indirizzata al presidente della commissione di Vigilanza e esponente del M5S, Roberto Fico, che aveva sollevato la questione dei compensi agli ospiti della trasmissione di Fabio Fazio prendendo spunto dai 24 mila euro corrisposti all’ex ministro delle Finanze di Atene per la sua partecipazione alla trasmissione di domenica 27 settembre. Nella risposta all’interrogazione, che consente di appurare aspetti interessanti del contratto sottoscritto da Viale Mazzini per la trasmissione di Fazio, la concessionaria ribadisce l’essenza dell’accordo che la lega fino al 2017 alla società di produzione Endemol, mentre non sembra dare riscontro ad altri due quesiti posti da Fico.

Roberto - Fico -foto-Corrieredelmezzogiorno-380x252Roberto - Fico -foto-Corrieredelmezzogiorno-380x252

 

E cioè quale sia il costo medio di ogni puntata di ‘Che tempo che fa’ e se compensi e rimborsi siano riconosciuti agli ospiti esclusivamente da Endemol. Nè si risponde ad un interrogativo di fondo: perchè la televisione pubblica italiana deve pagare per intervistare Varoufakis che invece normalmente non riceve alcun compenso per le ospitate nelle tv degli altri Paesi?

 

il consiglio di amministrazione rai con roberto ficoil consiglio di amministrazione rai con roberto fico

Costi sostenuti in Italia o almeno in Rai funziona così. Spetta ad Endemol, in base ad una specifica clausola contrattuale, “trattare e definire la cifra spettante” ai singoli ospiti a titolo oneroso sebbene all’interno di un plafond complessivo che vale per tutta la stagione. Una scelta, quella di stabilire un forfait, “nata da esigenze editoriali legate al carattere e ai contenuti fortemente influenzati dall’attualità che potrebbero rendere complesso il puntuale rispetto delle rigorose tempistiche previste dalla Rai”, scrive ancora l‘azienda che, in questo senso, non ha alcun potere eventualmente di impedire che venga riconosciuto un compenso al singolo ospite.

 

“L’approvazione da parte della rete riveste un carattere meramente editoriale – si legge ancora nella risposta – , fermo restando che la società si impegna ad inviare sempre preventivamente alla competente struttura editoriale l’ammontare delle spese e a produrre, all’avvenuta realizzazione di ciascuna edizione, idonea documentazione probatoria del consuntivo dettagliato dei costi sostenuti”.

 

BBC 3BBC 3

Non e’ la BBC Insomma, la Rai non può che verificare che gli importi e le spese siano in linea “con gli standard aziendali di riferimento”. E nel caso di Yanis Varoufakis, che all’epoca della trasmissione si era già dimesso da ministro né si era ricandidato in Parlamento, tali standard sarebbero stati rispettati: se infatti Varoufakis non ricopriva più alcun ruolo istituzionale all’epoca della trasmissione, indubbia appariva la caratura “di ospite di spicco internazionale”.

 

E quindi “la rete ha dato parere editoriale positivo, vista l’importanza del personaggio, protagonista negli ultimi anni del dibattito economico internazionale”. Con buona pace della Bbc e di tutte le altre trasmissioni televisive che lo hanno ospitato senza sganciare un soldo. O, al massimo rimborsandogli, un biglietto aereo, ma in economy.

 

3 - TERRORISMO, I DELIRI DI PAOLA FERRARI SU TWITTER

Mario Basso per “Lultimaribattuta.it”

 

paola ferrari a capodannopaola ferrari a capodanno

Il problema è uno di quelli seri: come faccio a far parlare di me quando, in questi giorni, l’attenzione di tutti è concentrata sugli attentati terroristici di Parigi? Semplice: faccio uno sproloquio su Twitter!

 

Deve aver pensato questo Paola Ferrari che, ieri sera, si è lanciata in un’improbabile dichiarazione sul popolare social network: “Provocazione – scrive – se chiedessimo agli Ultras e alle curve di collaborare con le Forze dell’ordine per stanare i terroristi e salvare il Calcio?“. Genny ‘a Carogna è disponibile per questa operazione di intelligence?

 

Supponiamo che la “genialata” le sia venuta in mente quando è stata diffusa la notizia della sospensione delle partite Germania-Olanda e Belgio-Spagna per questioni di opportunità e sicurezza. E, partendo dal presupposto che agli italiani puoi toccare persino la mamma ma non il pallone, deve aver pensato che il suo tweet le avrebbe permesso di avere i riflettori puntati su di sé, come le piace tanto.

 

Invece no. Il popolo del web è stato impietoso. Tanti i commenti ironici alla giornalista sportiva: “…e se tu la smettessi di usare sostanze dopanti?”; “una stronzata così non si era mai sentita da quando l’omo inventò er cavallo!”; “Provocazione: e se quelli che spargono stronzate del genere in pubblico fossero inibiti dall’apparire in radio e tv?”; “CHI NON SALTA TERRORISTA È! È!” potrebbe funzionare, grande Paola”

PAOLA FERRARIPAOLA FERRARI

“ma invece de gonfiatte le labbra perché non te gonfi i polmoni di acqua?”;

 

“da oggi mi sospendi il tavor, il roipnol e cominciamo con intregratori per ripristinare il ciclo veglia-sonno”; “provocazione è parole nobile e necessita di intelletto fine e perspicace. questa è una semplice strunzat. buongiorno”; “non ci credo, ditemi che non è vero, c’è un limite anche all’idiozia.. Almeno lo credevo”; “hanno una maglietta con scritto “sono un terrorista”? Oppure cerchiamo quelli con il tritolo in tasca?”; “Beh, ma se non hanno la tessera del tifoso, non possono entrare i terroristi… Stiamo sereni…”; “Paolé ma che Gasparri ti ha rubato lo Smartphone?”.

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