1- FINE IMPERO (DEI SENSI)! CI MANCAVA SOLO ‘’FIG-MECCANICA’’ DEBBIE CASTANEDA… 2- FINISCE NEL RIDICOLO LA CAUSA MOSSA DAGLI ASTUTI CONSIGLIORI LEGALI DEL BANANA CONTRO LE FAMOSE 10 DOMANDE DEL COMMISSARIO DAVANZONI SU ZOCCOLE E DINTORNI 3- SEMINASCOSTA A PAGINA 2 DI ‘FINANZA & MERCATI’ C’È UNA VERA BOMBA: IL COSIDDETTO “EX STUDIO TREMONTI” SAREBBE QUANTOMENO CO-INQUILINO DEI FIGLI DI GIULIETTO, CHE SONO CASUALMENTE PROPRIETARI DI UN PIANO TERRA NELLO STESSO PALAZZO MILANESE DOVE HA SEDE LO STUDIO DI CONSULENZA FISCALE VITALI, ROMAGNOLI E PICCARDI 4- PIANO NON PORTA PENA(TI)… CI SARÀ ANCORA UN MINIMO DI DIFFERENZA TRA IL GRANDE ARCHITETTO RADICAL-CHIC RENZO PIANO E QUEI PALAZZINARI-BUZZURRI CHE GIRANO CON LE VARIANTI AL PIANO REGOLATORE NASCOSTE NEL CARTOCCIO DELLA MORTADELLA?

a cura di Minimo Riserbo, Falbalà e Pippo il Patriota

1 - CI MANCAVA SOLO FIG-MECCANICA...
"Debbie Castaneda, un affare di modella". Sul Cetriolo Quotidiano (p. 2), Antonio Massari racconta la meravigliosa storia dell'ex miss Colombia legata a Finmeccanica, ottima rappresentazione di questo fine Impero (dei sensi). "Fu segnalata da Berlusconi a Guarguaglini: "Solo lui può dirmi che non lavoro più nell'azienda".

E nel suo piccolo anche l'editore latitante dell'Avanti!, indimenticabile scooppettaro in servizio permanente effettivo ai Caraibi, si faceva onore con il gruppo di Piazzale Montegrappa: "Lavitola, che a Panama era una potenza. In tre giorni riuscì a portare a cena i dirigenti dell'azienda di Stato con il primo ministro dello stretto".

2 - NON SEMPRE E' VENTENNIO A COLORI...
Finisce nel ridicolo la causa intentata dagli astuti consigliori legali del Banana contro le famose 10 domande del commissario Davanzoni su zoccole e dintorni. Il Tribunale di Roma ha respinto la richiesta di risarcimento del Sire di Hardcore perché "costituiscono legittimo esercizio del diritto di critica e lecita manifestazione della libertà di pensiero e di opinione garantita dall'articolo 21 della Costituzione". Esulta sobriamente in prima pagina il direttore di Re-pubica, Eziolo Mauro da Dronero: "Il caso senza precedenti di un leader politico che denuncia delle domande, perché non può rispondere, ha fatto il giro del mondo..."

3 - PIU' FINANZIARIE (E PROVINCE) PER TUTTI...
"Bruxelles avverte l'Italia: Preparatevi a nuove misure". Tremonti torna alla carica con Bossi: "Via i veti leghisti sulla previdenza". Patrimoniale e stop alle pensioni d'anzianità: governo pronto a raschiare il fondo del barile" (Repubblica, pp. 10-11). Ma soprattutto pronto a prendere e a farsi pigliare per i fondelli, come si evince da questo bel pezzo di Alessandro Barbera: "Le Province come la Fenice. Non ancora cancellate trovano il modo di risorgere. Muraro, presidente della provincia di Treviso: "C'è un comma nel ddl per un ente intermedio tra Comune e Regione. Il nuovo soggetto dovrebbe avere un presidente e anche un parlamentino" (Stampa, p. 11)

4 - NON E' DI COMODO LA SOCIETA' DEI FIGLI DI TREMONTI. E' SOLO COMODA...
Seminascosta a pagina 2 di Finanza & Mercati c'è una vera bomba: la storia della società immobiliare intestata ai figli del signor ministro dell'Economia ("Quanto costa papà Fisco ai Tremonti jr"). Leggendo tra le righe, se abbiamo capito bene, se ne ricava che il cosiddetto "ex studio Tremonti" sarebbe quantomeno co-inquilino dei Tremontini, che sono casualmente proprietari di un piano terra nello stesso palazzo milanese di via Crocefisso dove ha sede lo studio di consulenza fiscale Vitali, Romagnoli e Piccardi. Però, mica male questa.

5 - ARRESTARE MILANESE PER COLPIRE GIULIETTO...
Oggi Marco Milanese si difenderà a Montecitorio dalle accuse della procura di Napoli, che da luglio lo vuole a Poggioreale con l'accusa di corruzione. Con tempismo perfetto, solo ieri i pm hanno mandato un bel po' di carte nuove alla Camera. In sostanza, ad accusare lo storico braccio destro di Giulietto Tremendino è sempre l'inguaiatissimo imprenditore di Cervinara Paolo Viscione, oltre all'ex comandante della Finanza D'Arrigo, disposto a far la figura del centrotavola pur di regolare vecchi conti tra generali e accusare Milanese di aver intralciato il suo mestiere di comandante su delega del signor ministro (ok, ma rilevanza penale?).

Al di là della evidente guerra per bande che si sta combattendo tanto tra generali della Finanza quanto tra magistrati di Napoli e colleghi di Roma (tra i quali poi finiscono stritolati i giornalisti, di solito), il Corriere cerca di stare sulle nude carte e ostenta equilibrio.

Fiorenza Sarzanini dà conto delle nuove "prove" in un pezzo micidiale: "Il deputato e le venti visite nelle sue cassette di sicurezza. Gli accessi effettuati a indagine in corso. Sospetti su una "talpa". L'ultima visita è del 29 dicembre 2010. Il 15 dicembre era finito in carcere Viscione e sempre a metà mese Milanese aveva organizzato a casa di Fischietti il pranzo con Tremonti e Capaldo" (pp. 1-17). Mentre nella stessa pagina Virginia Piccolillo stila un pezzo garantista, raccontando la denuncia di Milanese contro Viscione, anche quella presentata giusto ieri ("Vigilia dai pm per dimostrare la propria innocenza. "E non mi dimetto").

Grande cautela anche sulla Stampa: "Milanese: i miei lussi esagerati, ma chi mi accusa è un calunniatore" (p. 15). Mentre sul Giornale, Massimo Malpica e Gianmarco Chiocci aprono un nuovo fronte ("Milanese al contrattacco: "Soldi per le soffiate? E' falso, ecco i miei conti"), raccontando la storia di "un teste sparito", ovvero l'imprenditore Pasquale Lucci. Avrebbe informato per primo Viscione delle inchieste che lo riguardavano, ma i suoi verbali non sono stati mandati alla Camera. Fumus persecutionis o distrationis?

6 - PIANO NON PORTA PENA(TI)...
Titolo e sommari stra-cult sul Corriere: "Piano volevo ritirarmi dal progetto Falck. L'architetto e l'inchiesta: livelli di corruzione inimmaginabili all'estero. "Avevo scritto che dopo anni, e con gli impegni che ho, volevo ritirarmi" (Corriere, p. 19). Ma che è successo? E successo questo: "Zunino sentito dai Pm di Monza. In un'intercettazione parla del progettista".

Dài che ogni tanto un po' di garantismo ci vuole. Anche perché ci sarà ancora un minimo di differenza tra i grandi architetti radical-chic e quei palazzinari-buzzurri che girano con le varianti al piano regolatore nascoste nel cartoccio della mortadella? Intanto la procura di Monza tocca i pezzi grossi, quelli con i soldi, i caselli e i cantieri importanti, e la Stampa di Torino trova solo lo spazio di un colonnino per questa notizia: "Sistema Penati: il Gruppo Gavio perquisito ancora. Zunino si difende" (p. 15).

7 - COMPAGNO SORU, MA LE TASSE?
Gode a tutta prima anche il Giornale di Feltrusconi: "L'editore dell'Unità nei guai con il Fisco: l'ex governatore sardo Soru indagato per irregolarità sulle tasse. Proprio dopo la campagna del suo giornale contro i furbetti". No, perché invece la famiglia Berlusconi, editore del Giornale, con le tasse non ha mai avuto problemi.

8 - MA FACCE RIDE!/1...
Berlusconi sulla montagna di denari per finanziare la dolce vita della famiglia Tarantini: "Ho solo aiutato una famiglia" (Repubblica, p. 15). E intanto ha impoverito le altre negando a lungo la crisi, salvo poi consentire a Tremonti di metter loro le mani nelle tasche.

9 - MA FACCE RIDE!/2...
Madonna osa criticare il CaiNano, prontamente difeso dalla sue belle più attempate. Santadechè: "Madonna ha offeso milioni di connazionali. A questo punto spero che il suo film se lo veda da sola. Gabriella Carlucci - è onorevole! - : "Evidentemente Madonna ha un ufficio stampa comunista che le ha detto di dire così per farla uscire meglio sui giornali comunisti" (Corriere, p. 13).

10 - DISECONOMY...
"Mirafiori, Cota chiama i sindacati" (Corriere p. 35). Terrore in tutto il cantone di Zug, dove risiede il compagno supermanager Marchionne Sergio.

11 - ORA D'ARIA...
"Depistaggi su Ustica". Ministeri condannati a risarcire 100 milioni. Somma record ai parenti delle 81 vittime. Ritenuti responsabili la Difesa e i Trasporti" (Corriere, p. 25). Almeno i soldi, se non la verità. I cosiddetti paesi seri, tipo Usa o Gran Bretagna, avrebbero zittito subito i parenti coprendoli di denaro. Ma noi abbiamo apparati cialtroni perfino in questo.

 

finmeccanicaDebbie CastanedaValter LavitoladavanzoEZIO MAURO UMBERTO BOSSI GIULIO TREMONTI milanese Cosimo D'Arrigolepore giancarlo-capaldoRENZO PIANO Luigi Zunino ex re del mattone

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…