cristina donadio scianel

DONADIO PERDONA, IO NO - CRISTINA DONADIO: ‘LA CATTIVERIA DI SCIANEL FA PAURA ANCHE A ME. I CAMORRISTI? HANNO TUTTI ESISTENZE SCHIFOSE. BASTA GUARDARLI: NON SI DIVERTONO, NON RIDONO, NON SORRIDONO. E, SOPRATTUTTO, NON MUOIONO MAI NEL LORO LETTO”

Isabella Bossi Fedrigotti per il “Corriere della Sera

 

scianel cristina donadioscianel cristina donadio

Alla madre, ottantasette anni, d' accordo con sua sorella, Cristina Donadio ha proibito di guardare «Gomorra»: potrebbe spaventarsi per la cattiveria di sua figlia. Ma qualcosa, di sfuggita, la mamma deve aver visto perché più volte le ha chiesto negli ultimi tempi: «Ma chi è il tuo parrucchiere?», «Ma chi ti pettina?», «Ma dove vai a farti i capelli?», evidentemente sconcertata dal biondo platino stirato liscio di Scianel, che non le piace affatto.

 

cristina donadiocristina donadio

Ma paura della cattiveria della boss malavitosa che interpreta, ogni tanto, un poco, succede che ce l' abbia anche lei stessa: «Una volta, stavo girando con Francesca Comencini, la regista di turno, una delle tante scene tremende in cui assisto, fumando l' ennesima sigaretta - io che, quando sono Cristina, al massimo me ne concedo due al giorno -, all' ammazzamento di un uomo; ebbene, non so come, mi è venuto di gettare con gesto sprezzante la sigaretta ancora accesa sul corpo di quel disgraziato che stava morendo.

 

Mi sono spaventata io ma anche Francesca è rimasta senza parole. E ho avuto paura di me anche un' altra volta, rivedendomi in una scena terribile, mentre rido durante un' esecuzione: ho avuto l' impressione di trovarmi di fronte a un' altra me, una vera iena».

cristina donadio scianel e il vibratore  3cristina donadio scianel e il vibratore 3

 

«D' altronde - spiega l' attrice -, il mio lavoro mi impone di essere il mio personaggio, non di "farlo". E per essere Scianel ho dovuto andare a cercare un demone nascosto da qualche parte dentro di me. La perfidia comunque esiste, anche tra le donne, non facciamoci illusioni.

 

Saviano, del resto, si è ispirato a una figura vera, femmina di camorra che non combatte per marito o figli ma per se stessa, per il suo potere. In letteratura troviamo Clitennestra o Lady Macbeth tra le malvagie assolute, ma ne esistono tante meno visibili e anche più micidiali. Per fortuna non ne ho mai incrociata una, sono sempre stata circondata da persone miti e amabili».

 

cristina donadio scianel e il vibratore  2cristina donadio scianel e il vibratore 2

La nonna giovane

Una amabilissima nonna di tre nipoti ormai quasi grandi è anche Cristina, fuori dal set. Una nonna giovane però, che continua a girare in motorino (e casco) per la sua amata città, che approfitta del suo mare non solo per farsi una nuotata ogni volta che può ma anche per seguire un corso di immersione subacquea, una nonna che ama cucinare prelibatezze, stare con gli amici, dedicarsi agli affetti. Certo, la personalità è quella forte che in Scianel è esasperata e anche la voce, bassa, un poco roca, è per forza simile a quella della malvagia bionda.

cristina donadio foto da party magazine napoli  3cristina donadio foto da party magazine napoli 3

 

Benché in versione Cristina porti una corta zazzera scura, in strada la riconoscono, la fermano per immortalarla in selfie, anche fuori Napoli, anche a Roma o Milano, cosa che da attrice soprattutto teatrale non le era mai successo.

«Ma è piacevole, non lo nego. Tra l' altro, essendo arrivata alla notorietà in età, diciamo, abbastanza matura, ho acquistato sufficiente distanza di sicurezza per non montarmi la testa, per osservare, anzi, quel che mi succede, con un certo quieto divertimento. Immaginavo, però, che mi avrebbero odiata per il personaggio che interpreto, invece, al contrario, sento ammirazione intorno.

 

Penso, tuttavia, che potrebbe essere la capacità attoriale a suscitare ammirazione e non l' orribile femmina di camorra che interpreto. Ciò detto, sappiamo tutti che il mostruoso attrae, che l' orrore affascina anche più del buono e del bello. E, comunque, i selfie i ragazzini che mi fermano in strada li fanno con Cristina, non con Scianel».

 

Smettere di fumare

cristina donadio foto da party magazine napoli  2cristina donadio foto da party magazine napoli 2

Un poco oggi rimpiange la libertà che le dava il teatro, che le permetteva di muoversi senza che mai nessuno la fermasse in strada, e adesso che Scianel è in prigione («E speriamo - dice - che ne approfitti per smettere di fumare») , per un certo bisogno di decompressione, si sta preparando per due pièce teatrali: in una sarà Kiki de Montparnasse, cocainomane e alcolizzata compagna di Man Ray; nell' altra, Madamina, prostituita protagonista di «Bordello di mare con città», tratto da un testo di Enzo Moscato.

 

E per il cinema comincerà quest' estate a girare una commedia sofisticata di Stefano Incerti, «La parrucchiera», che racconterà la realtà di due negozi di coiffeur napoletani, uno dei quartieri alti, l' altro dei quartieri bassi; Cristina sarà la figura centrale di quello della Napoli bene. E ci tiene a far notare - benché ancora faccia fatica a crederlo - che sei ragazzine su dieci convocate per delle parti nel film durante il provino non hanno scelto di recitare versi o prose letterarie bensì delle frasi e dei monologhi di Scianel.

cristina donadio foto da party magazine napoli  1cristina donadio foto da party magazine napoli 1

 

Si aspettava tutto questo, dopo anni di lavoro appassionato non certo segreto, ma senza straordinarie ricadute di notorietà? «Non avevo minimamente previsto che potesse accadere. Ero convinta di avere una presenza troppo forte per il cinema che per lo più offre ruoli non dico di mezze donne, ma un poco sfumate sì. Per un' attrice una parte come quella della camorrista Scianel è un regalo perché il personaggio, in un certo senso archetipo del male, non può lasciare indifferenti.

 

Non ho avuto nessun dubbio quando mi è stato proposto, ho accettato all' istante, e sarei stata un' ingenua se avessi pensato di non dover recitare scene anche molto sgradevoli, scene abbiette, scene volgari, come quella, per esempio, molto contestata, di quando canto tenendo in mano un vibratore (d' oro!) a mo' di microfono».

 

cristina donadiocristina donadio

L' esperienza fatta le ha insegnato qualcosa sulla camorra? «Prendiamo proprio quel vibratore d' oro: parla di lusso orrido come lussuosamente orride sono gli abiti e le abitazioni di questi boss; ma parla anche dell' assoluta, tremenda solitudine delle loro schifose esistenze. Vivono come in carcere, non hanno nessun rapporto con il mondo normale, non hanno affetti, neanche le donne, altrimenti impedirebbero ai loro cari di affiliarsi.

cristina donadiocristina donadio

 

Scianel, che pure un figlio ce l' ha, lo disprezza perché è succube della moglie e della sua felicità non le importa nulla. Basta guardarli questi personaggi: non si divertono, non ridono, non sorridono, soltanto ogni tanto sghignazzano per degli scherzi orribili che fanno. E, soprattutto, non muoiono mai nel loro letto. Io guardo la televisione, ho letto libri e leggo giornali e sono convinta che l' esistenza dei camorristi sia proprio questa».

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...