1. MA L’EDITORE DE LA7 E’ URBANO CAIRO O CHICCO MENTANA? E PERCHE’ IL DIRETTORE (E BASTA) DEL TG SI PUO’ PERMETTERE DI FARE SCELTE EDITORIALI COME “CALDEGGIARE” L’ASSUNZIONE DI SALVO SOTTILE (SVEZZATO DA MENTANA AL TG5) E PARAGONE (CARO A DELLA VALLE), DI BOCCIARE POI L’EVENTUALE SBARCO DI MISS ITALIA SU LA7 PICCHIANDO SUL CAPOCCIONE DI URBANETTO (“L’IDENTITÀ DI RETE È UNA COSA SERIA’’)? PER NON PARLARE, INFINE, DEL PALINSESTO DELLA SETTIMA RETE GENERALISTA PLASMATO SULLE ESIGENZE ’SPECIALI’ DI MENTANA, PUNTUALMENTE SODDISFATTE. CHI GLIELO DA ‘STO POTERE? 2. A MENO CHE TALE INGERENZA NON ABBIA ORIGINE DAL FATTO CHE DIETRO CAIRO, SI MUOVE GIA’ LO SCARPARO A PALLINI, DELUSO DA RCS E PIENO DI SOLDI DALLA VENDITA DI SAKS 3. IN ATTESA DEI DOLLARI DI MISTER TOD’S, A FINE DICEMBRE QUEL PARSIMONIOSO DI CAIRO MOLLA A RAIUNO ER MEJO COMICO SULLA PIAZZA, MAURIZIO CROZZA: COSTA TROPPO

1. ENRICO MENTANA: MISS ITALIA SU LA7? ANCHE NO, GRAZIE. (MA L'EDITORE E' CAIRO O MENTANA?)
davidemaggio.it -

Ma Enrico Mentana a La7 è solo il direttore del telegiornale oppure in via della Pineta Sacchetti la direzione del tg sottende la direzione del canale o, ancora, quella editoriale?
Capita sovente, infatti, che Mentana si lasci andare ad affermazioni che interferiscono con scelte editoriali che - a meno di precisi accordi dei quali siamo all'oscuro - non spetterebbero di certo al direttore del telegiornale.

Per non parlare, poi, del palinsesto della settima rete generalista plasmato sulle esigenze 'speciali' di Mentana, puntualmente soddisfatte.

Oggi è la volta di Miss Italia 2013. Proprio all'indomani della conferma da parte di Patrizia Mirigliani dell'esistenza di trattative con La7 per la nuova edizione del concorso di bellezza (qui le dichiarazioni rilasciate dalla patron a DavideMaggio.it), Mentana tuona sulla sua pagina Facebook: ‘'Miss Italia su La7? Anche no, grazie. L'identità di rete è una cosa seria''

Ora, la precedente proprietà sembrava sposare in pieno le esternazioni del direttore. Ma con Urbano Cairo le cose come stanno? A prescindere dall'opportunità o meno di trasmettere l'evento, il nuovo editore dell'emittente consentirà la stessa ingerenza di Mentana in questioni che non dovrebbero riguardarlo oppure adotterà una linea differente?

Perchè, se è vero come è vero, che l'identità di rete è una cosa seria, è altrettanto vero che un'emittente generalista non può vivere di sola informazione, chè altrimenti sarebbe una rete all news e le "ambizioni" sarebbero decisamente differenti. E Miss Italia, mal che vada, non solo accenderebbe i riflettori sull'emittente di Cairo, ma con ogni probabilità porterebbe alla rete risultati che in prime time difficilmente si riescono a raggiungere.

http://www.davidemaggio.it/archives/79637/enrico-mentana-miss-italia-su-la7-anche-no-grazie-ma-leditore-e-cairo-o-mentana

2. CROZZA IN USCITA DA LA7 S'INVOLA VERSO RAIUNO
IL COMICO RESTERÀ SOLO FINO A DICEMBRE. NEL NUOVO CANALE DI CAIRO, VOTATA AL RISPARMIO, COSTA TROPPO. GLI APRE LE PORTE LA TV PUBBLICA
Laura Rio per Il Giornale

Già gli spettatori de La7 smorzano i sorrisi e preparano i fazzoletti. Il loro entertainer preferito, il comico che gli regala venerdì sera esilaranti (da chiudersi in casa e non uscire), se ne va dal Paese delle meraviglie.

Proprio così: quelle voci che avevano cominciato a circolare all'indomani del passaggio della rete Telecom a Cairo, pare si stiano concretizzando. Maurizio Crozza, l'uomo che ha donato a La7 numeri di ascolto altissimi, con molta probabilità chiuderà il rapporto con l'emittente a fine anno. Dunque lo vedremo ancora in onda al venerdì da settembre alla ripresa della stagione televisiva, ma non più dopo le feste natalizie.

Pare proprio infatti che Cairo, il neo proprietario che sta cercando di far ripartire la rete tagliando spese a più non posso, abbia deciso che lo show del comico sia troppo dispendioso. E che dunque ci siano gli estremi per chiudere (consensualmente) il contratto con l'artista. In effetti l'intera produzione annuale (una trentina di puntate), stando a cifre circolate nei mesi scorsi, si aggira sui 14 milioni , che non sono pochi ma comunque compensati da uno share importante che supera la media del 10 per cento.

Risultati ottimi però non più sostenibili, soprattutto nell'ottica di un rete che sta virando pesantemente verso il «popular» come i neo acquisti di Rita Dalla Chiesa per il pomeriggio e addirittura Miss Italia stanno a dimostrare. Scelte che iniziano a suscitare polemiche all'interno delle rete. In serata, il direttore del tg de La7 Enrico Mentana ha pubblicato un post al vetriolo su Facebook: «Miss Italia su La7? Anche no, grazie. L'identità di rete è una cosa seria».

Comunque, non preoccupatevi fan indefessi di Briatore-Veltroni-Renzi-Formigoni-Napolitano-Bossi-Berlusconi versione Crozza: il vostro showman preferito troverà certamente un altro Paese delle meraviglie pronto ad ospitarlo. Qualunque televisione, da Mediaset a Sky, vorrebbe averlo in squadra. Ma pare - e ribadiamo pare - che questa volta il comico sia pronto al grandissimo salto: il primo canale Rai, che l'ha già visto protagonista nell'ultimo Festival di Sanremo (e prima a Rockpolitik con Celentano) e che ora lo aspetterebbe a braccia aperte per una grande prima serata.

Certo, i tempi non saranno brevi, ma il direttore di Raiuno Giancarlo Leone non nega di averlo nel carnet dei suoi desideri (e lo ha difeso a spada tratta dai fischi arrivati al Festival per l'imitazione di Berlusconi) e il comico sarebbe certamente contento di andare incontro a un pubblico vasto: ve l'immaginate che tintinnante successo sul primo canale? Insomma, Crozza potrebbe fare il passaggio già a primavera o forse nell'autunno 2014.

Il contratto con La7 scade a giugno prossimo, ma una clausola consente la rescissione anche prima. E dunque il comico si va ad aggiungere alla lunga lista di volti noti - in gran parte della sinistra chic - che sono spariti dalla rete: dalle sorelle Parodi a Gad Lerner a Geppi Cucciari.

A proposito, anche quest'ultima è in dirittura d'arrivo su Raiuno a fine anno: per lei si sta pensando a una seconda serata, in chiave ironica, su arte e architettura insieme a un grande critico d'arte contemporanea, titolo provvisorio Dopotutto non è brutto. E se si ricorda che entrambi - lei e Crozza - sono rappresentati dallo stesso agente, Beppe Caschetto, i giochi si chiariscono: un trasferimento trascina l'altro...

In ogni caso, il pezzo forte resta Crozza: il suo arrivo sul primo canale certamente contribuirebbe a svecchiare e ridare luce alla rete che negli ultimi mesi si è arenata sul fronte intrattenimento, infilando una serie di show debolucci. La prossima stagione appare più brillante: si parte il 2 settembre con la serata evento di Jovanotti, un medley della tappe del suo ultimo tour.

Dunque, annata avviata dalla musica a palla invece che dalla muta e noiosa sfilata di belle figliole di Miss Italia. «Il due settembre c'era un vuoto - recita divertito Lorenzo in uno dei tanti spot con cui sta promuovendo via web il suo show - Miss Italia aveva la gamba storta e non c'erano in Rai cosce di scorta... Ecco qualcosa che la vena aorta fa pompare come un maremoto: il mio concerto senza televoto...».

 

 

urbano cairo URBANO CAIRO Il padrone di casa Urbano Cairo - Copyright PizziCHICCO MENTANA MENTANA chicco ENRICO MENTANA GIANLUIGI PARAGONE E SALVO SOTTILE AL BAR della valle mentana da chi CROZZA IMITA BERSANI A BALLAROSANREMO MAURIZIO CROZZA CONTESTATO Giancarlo Leone h partb CUCCIARI

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…