film lgbtq

PELLICOLE GAIE - DA “LA GIOVENTU’ BRUCIATA” A “THE DANISH GIRL” PASSANDO PER BROKEBACK MOUNTAIN”: TUTTI I FILM “GAY FRIENDLY” PIU’ CELEBRI DELLA STORIA DEL CINEMA - E NON MANCANO I PREMI OSCAR... - VIDEO

 

 

Da Thepostinternazionale.it

 

Il cinema ha avuto un ruolo fondamentale nell’affermazione della cultura Lgbtq nel mondo e nell’affermazione dei diritti di omosessuali, transessuali o queer. Capita molto spesso di giungere a dei traguardi sociali fondamentali prima con la cultura e solo in un secondo momento con la legge.

 

Hollywood ha portato alla luce storie e personaggi importanti. Tra interpretazioni da Oscar e trasformazioni fisiche sorprendenti è stato raccontato, con delicatezza, un mondo che ha bisogno di essere libero di mostrarsi senza temere censure politiche e razziali. Qui alcuni dei film su tematiche lgbtq considerati più significativi dal 1955 al 2015:

 

“Gioventù Bruciata/ Rebel Without a Cause” (1955)        

Il personaggio interpretato da Sal Mineo, realmente innamorato di James Dean, ha aperto la strada al coming out. All’epoca non era possibile amare in libertà. Bisognava nascondersi e proprio per questo motivo, l’aver portato in scena i pensieri e i turbamenti emotivi di un giovane in piena crisi, è stato rivoluzionario.

 

gioventu bruciatagioventu bruciata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Quelle due/ La calumnia” (1961)

Il film di William Wyler con Audrey Hepburn e Shirley MacLaine si basa sulla pièce teatrale di Lillian Hellman. È con questa trasposizione che sullo schermo appare una presunta coppia lesbica. Nella trama, infatti, le due attrici sono delle insegnanti a cui un’alunna complica la vita mettendo in giro la voce che tra loro ci fosse molto più che una regolare e semplice amicizia.

 

 

quelle due la calunniaquelle due la calunnia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Cabaret” (1972)

Nel musical diretto e prodotto da Bob Fosse viene affrontato il tema dell’omosessualità del marito di Sally (Liza Minelli), Brian (Michael York). Sembra non importante il dialogo che avviene tra i due ma ciò conferisce naturalezza e spontaneità.

 

cabaretcabaret

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Pomodori verdi fritti alla fermata del treno” (1991)

Basato sul libro di Fannie Flagg: “Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop” ha come attrici protagoniste Jessica Tandy , Kathy Bates, Mary Stuart Masterson e Mary-Louise Parker. Si entra nella vita di diversi personaggi degli anni’30 nel Sud degli Stati Uniti d’America e si affrontano temi quali l’amicizia e l’amore. Quattro donne, quattro storie e due generazioni a confronto.

pomodori verdi frittipomodori verdi fritti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Basic Instinct” (1992)

Film cult di intere generazioni. Non appartiene solo al mondo omosessuale ma, in generale, ha aiutato la causa femminista a diffondersi. Al cinema viene sdoganata la libertà sessuale in modo definitivo.

 

 

basic instinctbasic instinct

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Philadelphia” (1993)

Andrew Beckett e Joseph Miller sono due avvocati: il primo è un brillante e preparato associato benvoluto dai soci di uno tra i più prestigiosi studi legali. Il secondo si arrabatta con piccole cause di risarcimento danni. Andy è gay e convive da anni col suo compagno Miguel mentre Joe è sposato con Lisa. Durante l’incontro con i soci viene notata una lesione sulla fronte di Andy. Essa è riconosciuta come sintomo dell’AIDS. Tom Hanks è riuscito a rendere l’argomento umano e non pesante.

philadelphiaphiladelphia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“The Birdcage” (1996)

Una commedia con una coppia omosessuale che finge di essere tradizionale e religiosa. Robin Williams e Nathan Lane prendono in giro i luoghi comuni sul mondo Lgbt. Battute di spirito taglienti che lasciano il sorriso e non la risata sguaiata.

the birdcagethe birdcage

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Qualcosa è cambiato” (1997)

La regia di James L. Brooks con Jack Nicholson e Helen Hunt ha ottenuto un enorme successo. Entrambi gli attori protagonisti vinsero il Premio Oscar e secondo la rivista Empire è al 140esimo posto nella classifica de “The 500 Greatest Movies of All Time”.

qualcosa e' cambiatoqualcosa e' cambiato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“In cerca di Amy” (1997)

n una coppia rivelare il proprio passato giovanile può creare qualche problema. Nel film, Ben Affleck e non sembrano essere molto d’accordo. Una lezione di rispetto e tolleranza ma soprattutto se non si vuole essere turbati, non bisogna fare troppe domande.

 

 

in cerca di amyin cerca di amy

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Il Matrimonio del mio Miglior Amico” (1997)

Oltre la protagonista indiscussa, Julia Roberts, il ruolo di Rupert Everett è esemplificativo del bene che una persona può volere ad un’altra. Esserci al telefono o dal vivo, in situazioni drammatiche e di imbarazzo. Affrontare la vita insieme ad un amico speciale. Questo è il legame presente in “Il Matrimonio del mio Miglior Amico”.

 

 

il matrimonio del mio migliore amicoil matrimonio del mio migliore amico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Tutto su mia madre” (1999)

Il film con Hilary Swank ha suscitato interesse, consensi ma anche critiche. La storia di Brandon Teena, transgender biologicamente femmina nato e conosciuto come Teena Brandon, ha creato scompiglio poiché il cambiamento di genere è sempre complesso da raccontare.

 

 

tutto su mia madretutto su mia madre

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Brokeback mountain” (2005)

Heath Ledger è maggiormente conosciuto e ricordato per il suo Joker ne “Il Cavaliere Oscuro” tuttavia due anni prima ha recitato come protagonista in “Brokeback Mountain”. Nella pellicola di Ang Lee, l’attore dimostra che l’istinto animale è in ogni individuo ma soprattutto riesce a raccontare la drammatica passione amorosa tra i due cowboy coinvolti. Ambientato nelle zone rurali e montuose del Wyoming a farne da padrona è la mentalità agricola e conservatrice.

 

 

 

brockeback mountainbrockeback mountain

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Milk” (2008)

La storia vera di un uomo, di un’attivista politico americano che ha lottato e combattuto per ciò che credeva fosse importante. Sean Penn, racconta il politico Harvey Milk eletto negli USA, nel distretto di San Francisco.

milkmilk

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Beginners” (2011)

Oliver ascolta il coming out del padre 75enne. Dopo un primo momento di interdizione, il figlio comprende la vita del padre e accetta la notizia fino ad accogliere il compagno, più giovane. La pellicola è un insegnamento per coloro che hanno paura a rivelarsi e per chi, invece, non riesce a gestire i rapporti con le proprie famiglie.

 

 

beginnersbeginners

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“La vita di Adele” (2012)

Più che raccontare l’innamoramento di due ragazze lesbiche, questo film rappresenta un viaggio nelle emozioni che sono una parte, non totalizzante, delle loro vite.

 

 

 

la vita di adelela vita di adele

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Dallas Buyers Club” (2013)

Il film si svolge fra il 1985 e il 1988 in Texas ed è ispirato a una storia vera. Si racconta l’omofobia ma soprattutto la scoperta dell’altro che, inaspettatamente, diventa un amico perché le etichette non impediscono alle persone di conoscersi. Le interpretazioni da premio Oscar di Matthew McConaughey e Jared Leto restano impresse nelle menti di molti.

dallas buyers clubdallas buyers club

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Carol” (2015)

Il vigore e la passione della donna, Carol, narrata da Cate Blanchett sono importanti. L’ambientazione newyorkese del film risale al 1952 tuttavia nel modo di pensare e di lottare si scorgono vedute ampie e moderne. Quando si sceglie di toccare un argomento e lo si fa con la giusta discrezione, il successo è assicurato.

 

 

carolcarol

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“The Danish Girl” (2015)

Un colpo al cuore è la sensazione che la storia lascia al pubblico. Ancora oggi, dopo due anni, “The Danish Girl” risulta una magistrale opera di vita. Contraddizioni, paure, gioia e speranza attraversano la realizzazione della donna Lili Elbe.

the danish girlthe danish girl

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?