veronica diquattro

LADY 'DAZOOON' – CHI E’, CHI NON E’, CHI SI CREDE DI ESSERE VERONICA DIQUATTRO, NUOVO CAPO IN ITALIA DELLA PIATTAFORMA DI 'PERFORM' – L' INIZIO È STATO COMPLICATO: IMMAGINI TRABALLANTI, GOL PERDUTI E RITARDI, MA L’EX RESPONSABILE DEL SUD EUROPA DI SPOTIFY RILANCIA: "CON LE PARTITE E’ SOLO L'INIZIO DI UN PERCORSO. PARTENDO DALLO SPORT SI PUO' DARE UN CONTRIBUTO ANCHE ALLA DIGITALIZZAZIONE..."

Daniela Sparisci per L’Economia – Corriere della Sera

veronica diquattro

 

Potere del calcio: «C' è gente che a settant' anni passati parla di Chromecast, di router, di devices, di simulcast.

 

Persone che raramente aprivano un computer, che non avevano mai fatto un acquisto online in vita loro hanno messo la carta di credito pur non di non perdersi una partita.

È bello vedere che partendo dallo sport si possa dare un contributo anche alla digitalizzazione». Se c' è una lezione per provare a battere il digital divide in Italia passa per lo sbarco della serie A in streaming. L' inizio è stato complicato: immagini traballanti, gol perduti e ritardi, ma adesso Dazn, la piattaforma live del gruppo britannico Perform che si è aggiudicata 114 match in esclusiva per tre stagioni e tutta la serie B, è uscita dalla fase di rodaggio e ha iniziato a marciare come si deve. Da poco è arrivata alla guida della divisione italiana Veronica Diquattro, una che di rivoluzioni digitali se ne intende.

veronica diquattro

 

La chiamavano «Lady Spotify» perché fino a quest' estate era responsabile per le attività del Sud Europa del catalogo musicale più famoso al mondo. Parla velocissima, trasmette energia, si porta dietro un bagaglio di esperienze importanti (da Google a L' Oreal, agli inizi in Bmw e Ferrari) e un' antica passione per i viaggi. Meglio se «on the road», come quello che gli cambiò la vita dopo la laurea in Economia nella sua Bologna: destinazione Sud America, da sola per sei mesi. «Dovevo andare con un amico, ma poi lui ci ha ripensato all' ultimo».

 

veronica diquattro

In Perù trova lavoro per una catena di alberghi, doveva essere una cosa temporanea e invece a Lima resta otto mesi per lanciare il marketing online degli hotel Loki. Fin quando non riceve una chiamata da Google che la spedisce a Dublino. E adesso anche lei insegue un pallone che rotola come milioni di italiani, un salto triplo per una trentacinquenne cresciuta fra algoritmi, server e library. «Ma anche il mondo della musica non è per niente facile, la differenza principale è che quando ho cominciato con Spotify nessuno sapeva che cosa fosse lo streaming: non esisteva neanche Netflix. Oggi, invece, c' è molta più consapevolezza del fenomeno e questo aiuta. La spinta a cambiare lavoro mi è stata data dall' opportunità di poter guidare un' altra rivoluzione socio-culturale in un ambito diverso. Ma con potenzialità simili, perché anche qui si tratta di raggiungere una popolazione "mainstream" con un modello di business simile a quello di Spotify».

 

dazn ironia social

La molla scatta nel tentativo di trasformare «un settore maturo» con l' innovazione: «Partiamo dal concetto di rendere lo sport accessibile a tutti, noi la chiamiamo "democratizzazione"». Che vuole dire superare il tradizionale modello delle pay-tv e dall' altra parte far pagare quel pubblico che scroccava le partite sui siti illegali offrendo un' alternativa: «C' è gente che non avrebbe mai pagato un abbonamento a costi elevati e altra che si muove nel territorio, fuorilegge, della pirateria: noi diamo un prodotto di qualità, accessibile, flessibile e a costi contenuti. Non tutti hanno capito che questo è solo l' inizio di un percorso. Che è un cambiamento di abitudini rispetto alla tv tradizionale: che c' è molto di più con i contenuti che andremo ad aggiungere quest' anno e il prossimo (dai campionati esteri: dalla Liga, alla boxe passando per il rugby ndr)».

 

diletta leotta

Si autodefinisce una tifosa «non fanatica» Diquattro, segue il Bologna di Pippo Inzaghi anche se il fidanzato bergamasco la trascina allo stadio a vedere l' Atalanta, da ragazzina faceva danza classica poi ha scoperto altri mondi come la pallavolo. Dopo la laurea e il master alla Bocconi si aprono diverse porte, tutte importanti, sceglie di esplorare il mondo e di prendersi una pausa per riflettere. Ci voleva coraggio e forse anche un po' di incoscienza, lei non ci ha pensato molto: «Era il momento delle decisioni: avrei dovuto iniziare la mia carriera "formale" nel marketing. Poi come sempre succede nella vita una serie di combinazioni fortuite mi hanno spalancato nuove opportunità. Sono sempre stata attratta dalla tecnologia e dal digitale: in Perù mi sono specializzata nel marketing online. Poi sono arrivata a Google nei primi anni nei quali si parlava di applicazioni musicali e video, e quella è stata la mia scuola di formazione». Ora è lei a salire in cattedra: «Da Zone» ha scelto il cuore di Milano (San Babila) per stabilire la sua base italiana , entro fine anno vi lavoreranno cento persone inclusi i giornalisti.

dazn ironia social

 

veronica diquattro

E i problemi tecnici di cui tanti si sono lamentati all' inizio? «Sono stati caratterizzati da una serie di fattori nei primi week end e poi risolti. Gli investimenti c' erano e ci sono per ottimizzare il servizio e potenziare ancora la infrastruttura in modo indiretto insieme ai nostri provider globali in termini di content delivery network. E in più lavoriamo sull' integrazione con le varie applicazioni». Da pochi giorni la piattaforma è disponibile anche nell' ambiente di SkyQ I numeri per ogni singola partita sono top secret, gli ultimi resi noti risalgono al 1° settembre, a Parma-Juventus, con più di un milione di spettatori. Non ci vuole un genio per capire che all' ottava giornata di campionato si viaggia su livelli più alti: le ore in streaming nell' ultimo mese - rivela Diquattro- sono 8,3 milioni. «È il totale di quanto hanno visto gli utenti negli ultimi trenta giorni.

DILETTA LEOTTA A DAZN

 

È leggermente inferiore al dato di Paesi dove Dazn è più affermato, come la Germania, ma non è lontano. Bisogna considerare che lì siamo presenti da due anni, qui da pochissimo. Le prospettive di crescita in Italia sono molto alte e anche il passaggio dalla fase gratuita (un mese di prova ndr) a quella a pagamento è in linea con le aspettative». Altre statistiche, inedite: «Il 45% utilizza Dazn dalle smart tv ed è un trend in crescita. Smartphone, tablet, pc e altri dispositivi contano per il 55%, a conferma che la flessibilità del "mobile" è particolarmente apprezzata». Ma non è che partendo dallo sport Dazn punta ad allargarsi, magari per fare concorrenza a Netflix e Amazon? «No, lo sport è nel nostro dna. Ci saranno nuovi contenuti, sempre più personalizzati. Documentari e altro. Ma non vedrete film o serie tv». Palla al centro, domenica si ricomincia.

dazn ironia socialveronica diquattroVERONICA DIQUATTROI PROBLEMI DI CONNESSIONE DI DAZNDILETTA LEOTTA DAZNIL DEBUTTO DI DAZN - LE CHIAPPE DI DILETTA LEOTTAVERONICA DIQUATTRO 1I MEME SULLA SCARSA QUALITA DELLE IMMAGINI DI DAZNrushton daznI MEME SULLA SCARSA QUALITA DELLE IMMAGINI DI DAZN

 

I MEME SULLA SCARSA QUALITA DELLE IMMAGINI DI DAZNdazn ironia social

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...