1. VISTO CHE I BERLUSCONES, TRASCINATI DALLA GAIA FRAN PASCALE, S’ISCRIVONO IN MASSA ALL’ARCIGAY, L’ULTIMA OPPOSIZIONE ALLE OMONOZZE LA FA IL GRANDE PAOLINO ISOTTA 2. IN RISPOSTA A FELTRI CHE SDOGANA IL MATRIMONIO GAY (“NON TOLGONO NULLA AGLI ETERO”), LO STORICO DELLA MUSICA DEL “CORRIERE” SCODELLA UNA LETTERA-BOMBASTICA 3. SCRIVE ISOTTA: “IO HO AVUTO PER TUTTA LA VITA ANCHE RAPPORTI OMOSESSUALI; MA CARATTERIZZATI DAL FATTO CHE QUESTO TIPO DI EROS LO CONCEPISCO COME LO SFOGO DEGL’ISTINTI PIÙ VIOLENTI E PROFONDI; E QUINDI COME FONDAMENTALMENTE CARNALE. TANTO CIÒ VERO CHE QUESTI RAPPORTI, SIN DA QUANDO ERO ADOLESCENTE, LI AVEVO A PAGAMENTO, PERCHÉ UNO DEGLI ELEMENTI D’ECCITAZIONE ERA IL FATTO DI NON CONOSCERE IL SOGGETTO COL QUALE M’INCONTRAVO E DI NON DOVER CERCARE DI PIACERGLI. INCOMPATIBILE CON GAY CHE RICERCA L’AFFETTO E LA CONDIVISIONE DEI SENTIMENTI”

1 - GAY & RECCHIE

Vittorio Feltri Vittorio Feltri

Carissimo Giuliano, l’altro ieri uscì sul Giornale un bell’articolo di Vittorio Feltri il quale incidentalmente mi chiamava in causa. Ho parlato con Vittorio, il quale è uno dei miei amici del cuore di una vita, e gli ho espresso alcune precisazioni sul punto; e gli ho annunciato che gliele avrei inviate affinché la testata le pubblicasse: il che ho fatto.

 

Vittorio le ha inoltrate ma non sono uscite e in ciò il direttore Sallusti ha abdicato alla sua abituale cortesia non facendomi nemmeno una telefonata. Approfitto allora della Tua cortesia, che comunque è impareggiabile, per chiederTi di ospitare qui di seguito a questo breve prodromo l’intervento in questione.

Ti ringrazio e Ti abbraccio.

Paolino

paolo isottapaolo isotta

 

 

Carissimo Vittorio,

leggo il tuo bell’articolo odierno dedicato al matrimonio dei ricchioni e di quei disgraziati che si denominano gays, ossia dei ricchioni piccolo-borghesi che cercano una consacrazione sociale e religiosa. L’articolo mi è molto piaciuto per la tesi che sostiene, ossia: “Vogliono sposarsi? Poveri loro, ma perché no?”.

 

Tale tesi, che condivido, esprime il meraviglioso distacco al quale sei giunto negli ultimi tempi e che a me piace tanto: onde ti chiamerò d’ora in poi Ipazio, dal nome della vergine alessandrina, filosofa, astronoma e matematica, assassinata crudelmente dai fanatici cristiani sotto Teodosio perché sosteneva i valori della tolleranza; però desidero tu sia un Ipazio vivo giacché dobbiamo avere la gioja d’invecchiare insieme.

 

vittorio feltri daniela santanche vittorio feltri daniela santanche

Tanto premesso, vorrai ospitare queste osservazioni. Tu mi metti tra i tuoi pochi amici e mi attribuisci la qualità di gay. Il fatto di essere tra i tuoi pochi amici mi fa tanto piacere che accetterei persino la qualifica di pedofilo. Però le cose non sono così semplici. Io ho avuto per tutta la vita anche rapporti omosessuali; ma caratterizzati dal fatto che questo tipo di eros lo concepisco come lo sfogo degl’istinti più violenti e profondi; e quindi come fondamentalmente carnale.

 

Tanto ciò vero che questi rapporti, sin da quando ero adolescente, li avevo a pagamento, perché uno degli elementi d’eccitazione era il fatto di non conoscere il soggetto col quale m’incontravo e di non dover cercare di piacergli; anzi, l’idea di fare l’amore con qualcuno che ti odiasse: sai, le forme che l’eros assume sono davvero infinite, ma la mia non è isolata né minoritaria.

 

gay pride a san franciscogay pride a san francisco

Credo che ciò, che sta passando di moda, sia incompatibile collo stesso status, come dire antropologico, del gay il quale ricerca l’affetto e la condivisione dei sentimenti dal suo compagno, occasionale o, sempre più, ahimé, istituzionale.

 

In quanto cattolico, se sono d’accordo con te a concedere ai gays il matrimonio civile, non posso accettare sia loro accordato un sacramento che Cristo ha previsto secondo forme immodificabili di fronte all’eternità. Coll’occasione mi permetterai di spaccare il capello in quattro. Mi definisci musicologo; io mi qualifico storico della musica giacché la musicologia, diceva il Maestro Guido Pannain, non so che cosa sia.

 

E mi permetterai di raccontare quanto segue. A diciassette anni san Gennaro mi fece capire che non avevo le qualità per fare il direttore d’orchestra, il mio sogno; e mi rivolsi verso qualcuno che mi facesse da maestro nella musicologia, la mia attività di ripiego: e allora non sapevo ancora che la musicologia non esiste, etc. Tuttavia ne avrei ricavato di che vivere per tutta la vita. Mi mandarono da un musicologo padovano residente a Parma, inutile a dirsi intellettuale organico del Pci. Questo accettò di farmi da maestro e, a titolo introduttivo, voleva introdurmi qualcosa in culo. Adesso sono un modesto critico musicale e storico della musica.

Ti abbraccio.

 

gay pride a singaporegay pride a singapore

2 - LETTERA DI PAOLO ISOTTA AL “FOGLIO”

Al direttore - Carissimo Giuliano, non considerarmi uno scocciatore; Ti prego voler pubblicare che ho ricevuto, in ordine al mio articolo da Te ospitato ieri, una cortesissima telefonata da Alessandro Sallusti, direttore del Giornale: egli mi dice di non aver pubblicato l’articolo in questione non avendolo mai ricevuto da Vittorio Feltri, sulla posta elettronica del quale l’avevo inviato affinché lo girasse a Sallusti.

 

Se Vittorio ha creduto di girare e per imperizia tecnica non l’ha fatto occorre ammirarlo; egli non è come me che ho il computer solo da agosto scorso e mi sono impratichito moltissimo: io ’e ccose nunn ’e facci’ a metà; ma un mio amico di Napoli, ’o Geometra, ha detto: “Abbiamo creato un mostro tecnologico!”.

Tuo. Paolo Isotta (Paolino)

 

 

crociera gay (9)crociera gay (9)

3 - LE NOZZE GAY NON TOLGONO NULLA AGLI ETERO

Vittorio Feltri per “il Giornale” del 6 luglio 2014

 

Ieri Paolo Guzzanti ha scritto un eccellente articolo sul Giornale, manifestando il suo stupore per quella che egli definisce un'iscrizione in massa all'Arcigay da parte di persone politicamente riconducibili al centrodestra. Un gesto, secondo lui, addirittura folcloristico, non supportato da spiegazioni che lo rendano comprensibile (giustificabile) agli occhi di tanti nostri lettori ancorati alla tradizione e ad antichi pregiudizi.


Poiché sono tra coloro che hanno aderito ai programmi di liberalizzazione sessuale, insieme con Francesca Pascale e Silvio Berlusconi, mi permetto di fare alcune precisazioni in modo che la mia - nostra - scelta non sembri una semplice stravaganza o, peggio, un goffo tentativo di salire sul carro del conformismo culturale.

TORTA NOZZE GAYTORTA NOZZE GAY


Sbaglierò, però secondo me per rompere il ghiaccio era necessario un colpo secco di piccone e non aspettare che fosse il sole a sciogliere la lastra. In politica serve rapidità, capacità di adeguarsi ai tempi e al pensiero corrente. Altrimenti si rimane indietro. Un eccesso di conservatorismo - spesso fratello gemello del bigottismo - aiuta a congelare due voti, ma te ne fa perdere otto.

 

Non è molto vantaggioso. Voltare pagina comporta qualche rischio momentaneo, ma apre le porte a molti benefici. Nel caso specifico, non rifiutare aprioristicamente il mondo omosessuale, che nella pratica è mescolato e omologato a quello etero, vuol solo dire accettare la vita nella sua complessità e considerare gli esseri umani, a prescindere dalle loro inclinazioni sessuali, tutti uguali, tutti portatori della stessa dignità, senza distinzioni pretestuose.


Guzzanti giustamente afferma che si abusa del termine liberale e del termine libertà, ma che di fatto nessuno sa esattamente che cosa essi significhino. Purtroppo il centrodestra è stato fin qui una mescolanza di archetipi italici: fascisti, cattolici, liberisti, libertari. Gente che si è coalizzata contro la sinistra allo scopo di portarle via il bastone del comando, ma che non è mai andata d'accordo sui principi, sugli ideali e sulle ideologie.

matrimonio gay matrimonio gay

 

Il denominatore comune dell'alleanza non è stato il liberalismo, bensì l'interesse a conquistare la maggioranza non tanto per governare in un certo modo, ma per impedire di governare agli avversari. Questo si doveva fare, e questo è stato fatto, però i risultati non sono stati esaltanti: per imporre un modello di società non è sufficiente ostacolare la realizzazione del modello opposto. Cosicché alla lunga il centrodestra ha ceduto terreno ai progressisti.


Se esso desidera recuperare posizioni - e riprendere voti - deve competere con il Pd e non con Beppe Grillo. Come? Rubando a Matteo Renzi la sua freschezza, battendolo sui temi di cui si discute in famiglia, che non sono lo spread, la Merkel, il superamento del Senato e del bicameralismo, ma il divorzio breve, la dolce morte (eutanasia e similari), la fecondazione assistita, l'accantonamento della sacralità dell'embrione, ora talmente adorato da essere intoccabile al contrario del feto soggetto all'aborto.

NOZZE GAYNOZZE GAY


I diritti civili non sono tutto, ma sono importanti perché consentono di stare sull'attualità, d'intervenire in un dibattito che coinvolge il popolo. La sera, davanti a un piatto di minestrina, non si parla di preferenze e di sistema elettorale, ma di figli in provetta, di matrimonio fra omosex, di roba del genere. Perché escludersi da queste discussioni lasciando spazio ampio alla sinistra? La mia iscrizione all'Arcigay è stata ispirata dall'esigenza di stare sul pezzo, come si dice.

 

Non siamo uomini del secolo scorso. Abbiamo le nostre convinzioni, ma non impediamo ad altri di avere le loro. Ci battiamo affinché ognuno abbia la facoltà di fare ciò che gli garba, a una condizione: che non leda la nostra libertà. I gay chiedono di sposarsi? Perché no? Si sposino. Chissenefrega. Al massimo potremo dire che non sanno a cosa vanno incontro. Ma se ci siamo sposati noi etero, raramente con soddisfazione, perché non consentire loro di fare altrettanto?

PASTA SESSO GAY PASTA SESSO GAY


Fra l'altro è assurdo pretendere che al 10 per cento dell'umanità - è questa grosso modo la proporzione di cittadini omosessuali calcolata sul numero di abitanti - sia vietato campare secondo regole differenti da quelle seguite dal 90 per cento della medesima umanità. Chi siamo noi etero per dettare legge? Ciascuno abbia i margini di libertà che hanno tutti o che speriamo tutti abbiano, presto. Ecco perché mi sono iscritto all'Arcigay. Un cazzotto in faccia alla brutta realtà in cui siamo immersi. Un invito perentorio a svegliarsi.


Qualcuno mi ha accusato di essere omofobo perché di tanto in tanto faccio una battuta sui gay, il che mi ha procurato in passato persino guai giudiziari. Ma sono persuaso che per non ghettizzare gli omosessuali sia indispensabile ritenerli identici a tutti gli altri individui, quindi suscettibili anche di essere presi in giro, come i preti, i cantanti, i bocciofili, i giornalisti eccetera.

BAIRES FROCIONA BAIRES FROCIONA


Ho pochi amici, sei o sette. Due sono gay e li frequento da oltre 30 anni. Uno, Paolo Isotta, grande musicologo, s'incazza perché, da buon napoletano, pretende di essere definito ricchione. L'altro, Bruno, è spiritoso e autoironico. Dov'è il problema? Caro Guzzanti, iscriviti anche tu all'Arcigay, così la piantiamo con questa menata della discriminazione.

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