MAI DIRE RAI! - IL VENTO INIZIA A CAMBIARE ANCHE A VIALE MAZZINI: DOPO QUASI VENT’ANNI DI DOMINIO INCONTRASTATO FARFALLINA PETRUNI TROMBATA DALLA TELECRONACA DEL PALIO DI SIENA - CON L'USCITA DEL BANANA, I SENESI (E OPUS LEI) PRENDONO CORAGGIO. PENSIONATO ANCHE IL MITOLOGICO EMILIO RAVEL - LA RAI IN BOLLETTA, CROLLA LA RACCOLTA DI PUBBLICITA’: IN VISTA 60 MILIONI DI TAGLI. VEDREMO SOLO REPLICHE…

1 - NIENTE PIU' PALIO DI SIENA PER FARFALLINA PETRUNI...
Dal "Corriere di Siena"


Il Palio su Rai2, con una trasmissione ridotta nei minuti rispetto al solito. E soprattutto, commento tutto "made in Siena", senza le due voci nazionali "storiche" di Susanna Petruni ed Emilio Ravel. Le trattative tra Consorzio per la Tutela del Palio ed emittente televisiva nazionale sono ancora aperte, ma si può considerare di essere in dirittura d'arrivo. Mancano le firme definitive ma l'accordo di massima c'è e le nuove linee della trasmissione Rai del Palio possono già essere delineate.

2 - RAI, ALLARME PER I CONTI 2012 IN VISTA 60 MILIONI DI TAGLI...
Paolo Conti per il "Corriere della Sera"

Ennesimo allarme rosso alla Rai sui conti della tv pubblica. Stavolta si tratta del 2012, subito dopo l'approvazione del bilancio 2011 con un utile prossimo ai 4 milioni di euro, frutto della manovra correttiva da 60 milioni che il Consiglio di amministrazione chiese nel maggio 2011 all'allora nuovo direttore generale Lorenza Lei. L'allarme è scattato dopo i risultati della Sipra, la concessionaria pubblicitaria della Rai, nel primo trimestre 2012: -17% a gennaio, rispetto alle previsioni. Ancora: -14% a febbraio e un durissimo -22% a marzo.

La crisi si fa sentire, nonostante gli apprezzabili sforzi dei vertici Sipra. Traducendo tutto questo in denaro, si parla di circa -40 milioni di euro rispetto alle previsioni trimestrali. La Sipra dovrebbe in teoria chiudere il 2012 con introiti prossimi al miliardo di euro: c'è chi ormai prevede invece un realistico 915-920 milioni. Anche se è tutto da stabilire, poiché Olimpiade e Europei di calcio potrebbero produrre ottimi affari. Comunque vadano le cose, Sipra chiuderebbe ad almeno -50 milioni: questo, nella migliore delle ipotesi possibili.

Un duro colpo non solo per l'azienda ma anche per la stessa Lorenza Lei, candidata alla successione di se stessa, che contava di poter mostrare al ministero del Tesoro (azionista Rai, dunque Mario Monti in persona) e al ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera una ottimistica previsione di pareggio anche per il 2012. Per mantenere un simile impegno, non le resta che dare il via a una ulteriore manovra (leggi: tagli).

Tre giorni fa, in una ristretta riunione in vista del Consiglio di amministrazione convocato per il 26 aprile (quando si discuterà la prima riprevisione di bilancio 2012) Lorenza Lei e i vicedirettori generali Gianfranco Comanducci e Antonio Marano, con i dirigenti del comparto finanziario, hanno messo a punto una possibile manovra da ben 60 milioni di euro. Solo e soltanto tagli, inevitabilmente. La fetta che riguarda più da vicino il telespettatore è il -20 milioni immaginato per gli investimenti nella produzione. Cioè meno soldi per la fiction, per tutti i programmi prodotti dalla Rai, per l'intrattenimento e gli show.

Dunque, ciò che vediamo. Reti sempre più povere: -5 milioni a Raiuno, -3,5 a Raidue, -1 a Raitre, -2 al resto della produzione delle varie reti digitali e ovviamente dell'informazione, perché i risparmi riguarderanno anche l'informazione. Ancora: -15 milioni di euro alle società controllate dalla Rai (a partire dal cinema). E -5 milioni alle spese della Corporate (dagli impegni di rappresentanza alla comunicazione). Altri 20 milioni, e questo sarà un capitolo doloroso per i dipendenti, verranno ricavati dalla scomparsa dei premi di risultato previsti in caso di bilancio positivi e alle parti mobili degli stipendi dei dirigenti.

Ora il dossier, dopo un'ultima limatura da parte dei vicedirettori generali, è sul tavolo di Lorenza Lei. Che dovrà affrontare un nodo spinosissimo. Può la Rai, tv pubblica e legata a un contratto di servizio, incidere così pesantemente sulla quantità e la qualità dei programmi condannando i palinsesti a un inevitabile impoverimento editoriale e anche a un congruo ricorso alle repliche? Altro punto interrogativo.

Tagliare sul prodotto significa necessariamente produrre meno novità e diventare meno appetibili verso i clienti pubblicitari. Non si aggraverebbero così i problemi della Sipra? Un direttore generale che abbia davanti a sé altri due anni di incarico potrebbe sostenere il peso di un bilancio negativo puntando a una migliore performance l'anno seguente. Ma Lorenza Lei deve necessariamente pensare all'immediato. Difficile pensare che deciderà di non tagliare.

A dimostrazione del clima che regna alla Rai, ci sono i 38 dipendenti licenziati a New York da Rai Corporation, attiva da 51 anni negli Stati Uniti, per la politica di ottimizzazione delle risorse decisa nei consigli di amministrazione della fine dello scorso anno. «Per il modo ed il metodo non vi sono molti precedenti nella storia del servizio pubblico», dicono in una dichiarazione congiunta Vincenzo Vita, senatore pd, e Beppe Giulietti, portavoce dell'associazione Articolo 21.

 

 

SUSANNA FARFALLINA PETRUNI SUSANNA PETRUNI LORENZA LEI CORRADO PASSERA Antonio Marano Gianfranco Comanducci

Ultimi Dagoreport

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)

orazio schillaci gemmato meloni ministero salute

DAGOREPORT – ALLA SALUTE DI GIORGIA! IL FEDELISSIMO DELLA MELONI, IL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO, È DESTINATO A ESSERE PROMOSSO A VICEMINISTRO DELLA SALUTE – MA A FRENARE LA SUA NOMINA È IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI, CHE NUTRE DUBBI SUL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI DEL SOTTOSEGRETARIO, TITOLARE DI UNA FARMACIA IN PUGLIA – BASTA VEDERE IL PROVVEDIMENTO CHE HA FATTO FELICI I FARMACISTI: ORA POSSONO VENDERE CON RICCHI MARGINI DI GUADAGNO UNA SERIE DI FARMACI CHE PRIMA ERANO NELLA CATEGORIA “ASSISTENZA DIRETTA” ED ERANO DISTRIBUITI DAGLI OSPEDALI – LA DUCETTA HA CAPITO CHE ANCHE MATTARELLA POTREBBE STORCERE IL NASO DAVANTI ALLA NOMINA DI GEMMATO, E PER ORA PRENDE TEMPO…