marchionne fiat

MARCHIONNE VISTO DA CALABRESI - ''AMAVA OBAMA MA ERA CERTO DELL'ELEZIONE DI TRUMP: "CHI NON LO CAPISCE, NON CAPISCE L'AMERICANO MEDIO" - LE PUBBLICITÀ DEL SUPERBOWL - QUEI MANAGER CHE A TORINO SPARIVANO ALL'ORA DI PRANZO PER UNA PARTITA A TENNIS - UNA STATUETTA DI GANESH ERA IL SUO PORTAFORTUNA - GLI PIACQUE RENZI MA SBAGLIO' A CIRCONDARSI DI UNA CERCHIA STRETTA DI AMICI FIORENTINI''

Mario Calabresi per “la Repubblica” - ESTRATTO

 

………….

NAPOLITANO MARCHIONNE ELKANN CALABRESI

Il Golia da battere nell' ultimo decennio sono state le case automobilistiche tedesche e le pubblicità del Superbowl erano ogni anno il suo manifesto. Le curava in ogni dettaglio, diventò matto per avere Eminem, poi Clint Eastwood e infine Bob Dylan, il suo cruccio era non aver convinto Bruce Springsteen. 

 

……

I ritmi a cui costringeva chi lavorava con lui, per molti sono stati insostenibili. Non ne faceva mistero e prendeva in giro quei manager che a Torino sparivano all' ora di pranzo per una partita a tennis: «Si mettono la protezione cinquanta per non farsi vedere abbronzati» . 

SERGIO MARCHIONNE

 

…..

Era un uomo del West, poche raffinatezze, viaggiava con uno zainetto o molto spesso semplicemente due buste di plastica, una per le sigarette e il the freddo, l' altra con i caricatori dei cellulari.

Ne aveva tre: uno americano, uno svizzero e uno italiano. A seconda degli appuntamenti o degli orari accendeva il telefono del fuso giusto. Dal sacchetto dei telefoni faceva capolino una statuetta di Ganesh, la divinità indiana con la testa di elefante, era il suo portafortuna.

 

……

SERGIO MARCHIONNE E DONALD TRUMP

Era fissato con il metodo di lavoro: mai interrompere una riunione finché non era conclusa, concentrarsi su una cosa alla volta e chiuderla. E non distrarsi con i telefoni. Mettere un finto appuntamento in agenda ogni due ore, per aver uno spazio dove risolvere i problemi improvvisi. E se non succede niente? «Ho un' occasione per riordinare la musica». Migliaia di brani che teneva sul Mac, da Keith Jarrett alla Callas.

 

……

L' amore per il metodo lo legava a John Elkann, spesso parlavano in inglese tra loro, per fare più in fretta a capirsi. Marchionne era fissato con la velocità: «La lingua italiana è troppo complessa e lenta, per un concetto che in inglese si spiega in due parole, in italiano ne occorrono almeno sei». 

 

SERGIO MARCHIONNE E JOHN ELKANN

……

Sulla sua incapacità di mediare, di essere rotondo, molto è stato detto, ma lui rifiutava l' etichetta: «Ho riportato in Italia una produzione che era stata delocalizzata in Polonia, quella della Cinquecento, e trovano il modo per contestarmi. Ho rilanciato Pomigliano, una fabbrica del sud Italia, un luogo dove c' erano i cani randagi in giro per lo stabilimento, dove trovavi i loro peli sulla carrozzeria dopo la verniciatura».

 

……

Gli piacque Renzi, perché gli sembrava diverso, più dinamico, non ingessato, con un modo di parlare diretto. Pensò che avrebbe cambiato davvero l' Italia.

Quando lo vide in difficoltà ragionò che aveva sbagliato a non scegliere i migliori, ma a circondarsi di una cerchia stretta di amici fiorentini.

 

…….

SERGIO MARCHIONNE

Sono stato direttore per quasi sette anni della Stampa, allora di proprietà della Fiat. Marchionne mi chiamò una sola volta per lamentarsi del giornale, per la precisione di un titolo sul sito, in cui si diceva che Franco Fiorito detto "Er Batman" si era comprato una jeep con i soldi pubblici. «Non ha comprato una Jeep ma un fuoristrada, non si può usare il termine come fosse generico perché è un marchio, soprattutto perché non facciamo automobili per politici ladri». 

…..

 

All' inizio del 2010, durante il governo Berlusconi, mi propose un' intervista per dire che Fiat non aveva alcun interesse a chiedere incentivi per la rottamazione. Alla fine del colloquio si alzò e disse soddisfatto: «Con questa intervista ho comprato la mia e la tua libertà».

marchionne manuela battezzato

……

Dell' editoria se ne è sempre occupato John Elkann, ma una volta l' anno chiedeva i conti e non sopportava il rosso, però di fronte a un piano serio di recupero non fece problemi ad investire.

«Se perdete e vi dobbiamo sovvenzionare ogni anno allora finirete per essere l' Illustrato Fiat, ma a me la cosa non interessa: state in piedi da soli e questa sarà la migliore garanzia della libertà del giornale». 

…..

SERGIO MARCHIONNE

Diverso era il rapporto con la politica americana. Amò molto Obama, di cui lodava la capacità di visione, di aver salvato Detroit, l' auto e un pezzo fondamentale della storia dell' industria americana. Di aver aperto la porta agli italiani. Il rapporto tra i due era fortissimo. Questo non gli impedì una certa familiarità anche con Donald Trump: « Chi non lo capisce non capisce l' americano medio, che non è quello che vive a New York o a San Francisco, ma che sta nel mezzo. Quello che è orgoglioso di farti vedere quanto è grande il suo televisore o ti trascina in garage prima del barbecue per mostrarti la macchina nuova. Trump è esattamente quella cosa lì. Quando sono entrato alla Casa Bianca, mi ha portato a fare il giro delle stanze per farmi vedere tutto quello che aveva cambiato, le sue aggiunte, dalle tv alle tende dorate. Poi mi ha dato una gran pacca sulla schiena. La rappresentazione perfetta dell' americano medio » . 

obama marchionne

……

Era convinto che avesse vinto per questo: «Hillary aveva l' accordo con i leader sindacali, ma anche nelle nostre fabbriche gli operai hanno votato per Trump. Erano storici elettori democratici ma avevano trovato uno che per la prima volta parlava la loro lingua e diceva quello che volevano sentirsi dire: nessuno porterà mai più il lavoro fuori dai confini dell' America».

OBAMA E MARCHIONNE JUST MARRIED

 

obama marchionne obama marchionne

……

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...