massimo fini

“QUELLA IN UCRAINA È UNA GUERRA PER PROCURA DEGLI STATI UNITI VERSO LA RUSSIA ED E’ UN MODO PER GLI USA DI RIMETTERE LE MANI SULL’EUROPA” – MASSIMO FINI BOCCIA L'ACCORDO ITALIANO SUL GAS CON L’EGITTO, “UN PAESE GUIDATO DA UN DITTATORE CHE HA ATTUATO UN COLPO DI STATO. ABBIAMO DIMENTICATO IL CASO REGENI? SAREBBE STATO PREFERIBILE IL VENEZUELA"- ORSINI? “IL DEMONIZZATO CHE DIVENTA MARTIRE” - RENZI? "APRE LA BOCCA E GLI DÀ FIATO"

MASSIMO FINI

Maria Francesca Troisi per mowmag.com

 

La guerra in Ucraina è entrata nella seconda fase con l'offensiva russa per il controllo di Mariupol e del Donbass, mentre il nuovo ultimatum di Mosca coincide con la replica del battaglione Azov, che resiste nell'acciaieria Azovstal, intanto il presidente americano Biden annuncia il rifornimento per Kiev, col nuovo pacchetto di aiuti del valore di 800 milioni, uguale a quello appena varato.

 

PUTIN

Per cui, nessuna tregua si preannuncia ancora all'orizzonte. Intanto l'Italia, impensierita dal mancato approvvigionamento di gas russo, elemosina nuove partnership per le riforniture, pure con Paesi dubbi, quali Algeria ed Egitto. Così, visto il proliferare del conflitto e il pericolo oggettivo, sul fronte italiano, di ritrovarsi sotto scacco di altri governi dittatoriali, abbiamo fatto il punto della situazione col giornalista Massimo Fini, profondo conoscitore dello scenario internazionale, che sul lato dell'accordo italiano per il gas è ben lontano dal rassicurarci, mentre riconosce la responsabilità della mancata intesa tra Russia e Ucraina unicamente negli Stati Uniti, sostenendo la tesi della guerra per procura degli americani: "Per rimettere le mani sull'Europa".

 

 

Massimo Fini, come vede l'evolversi della guerra tra Russia e Ucraina? Sconfitta di Putin e vittoria dell'Ucraina grazie all'aiuto occidentale, o viceversa?

MASSIMO FINI

Al momento, nessuno dei due casi. Anche perché questa è una guerra degli Stati Uniti verso il loro eterno nemico, "l'Orso Russia". In realtà, negli ultimi anni, l'America si era un po' distaccata dalle questioni europee, eloquente una dichiarazione della Merkel di cinque anni fa: "Gli americani non sono più nostri amici come un tempo, dobbiamo imparare a difenderci da soli". Dunque questo conflitto è anche un modo, per gli americani, di rimettere le mani sull'Europa. L'Ucraina è solamente un pretesto.

 

Quindi sostiene la guerra per procura da parte degli Stati Uniti.

Sono le parole giuste, ha detto bene.

 

E non immagina una soluzione a breve termine?

Diciamo che non sarà una guerra di lunga durata, come quella in Afghanistan, per intenderci, ma tutto dipenderà da alcune varianti. Il problema vero è proprio l'atteggiamento oltranzista degli Stati Uniti, che impedisce un accordo fattibile tra le due parti.

 

Attribuisce in toto all'America la responsabilità della mancata intesa?

Sì, è colpa degli americani, assolutamente.

 

Intanto l'Italia sta promuovendo accordi per cercare di sostituire il gas russo con quello dell'Algeria ed Egitto. Paesi non così diversi dalla Russia: rischieremo di pentircene?

ZELENSKY BIDEN

Che dire, in particolare dell'Egitto. Un Paese guidato da un dittatore, che ha attuato un colpo di Stato... Eppure ci siamo accorti di che aria tiri da quelle parti col caso Regeni, ed è solamente la punta dell'iceberg. Dovevamo prendere le distanze da un Paese simile, invece di stringere pure intese commerciali. Anche se Matteo Renzi, da grande uomo di Stato, di colui che apre bocca e gli dà fiato, insomma, sostiene sia un Paese da difendere.

AL SISI

 

Una possibile alternativa all'Egitto?

Il Venezuela, un Paese socialista, ricco di petrolio. Era preferibile.

 

Invece che ne pensa di Alessandro Orsini, attaccato su più fronti per le sue posizioni controcorrente?

L'abbiamo verificato già col Covid, qualunque opinione differente dalla corrente mainstream viene demonizzata. Al contrario, ogni opinione andrebbe comunque rispettata. Questa è stata un po' anche la mia sorte, sono sempre stato etichettato come un provocatore, in realtà argomento ogni tesi con dei dati, e chi replica differentemente dovrebbe comportarsi in egual modo.

 

AL SISI 2

Intanto lui debutterà pure a teatro (a maggio) e lo slogan: "Ucraina, tutto quello che non ci dicono"…

Bè, la guerra in Ucraina viene usata da tutti, Papa incluso, da una parte e dell'altra, per garantirsi un'esposizione pubblica importante. Ma non è affatto un modo corretto di fronteggiare una tragedia simile.

 

Ma Orsini fa il finto martire?

Certo, il demonizzato poi fa anche il martire. Come si dice...

 

Ci zuppa il pane?

putin al sisi

Precisamente.

alessandro orsiniMASSIMO FINIREGENI AL SISIAL SISI RENZI AL SISI RENZIal sisimassimo fini

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…