vandelli shapiro

MAURIZIO VANDELLI MEMORIES - "DURANTE UNA JAM SESSION IN UNA VILLA FECI UNA GAFFE CON LENNON. YOKO ONO EMETTEVA SUONI STRAZIANTI E CHIESI A JOHN CHI FOSSE QUELLA CORNACCHIA. GIRAVA ROBA BUONA" – "OSPITAI HENDRIX: ROLLAVA CANNE IN CONTINUAZIONE, EBBE UN FLIRT CON..." – LA SBERLA A BOBBY SOLO E QUEI CANTAGIRO IN CUI "TIRAVANO BUSTE PIENE DI MER*A" – IL NUOVO ALBUM E IL TOUR CON SHEL SHAPIRO - VIDEO

 

Stefano Mannucci per “il Fatto quotidiano”

 

vandelli shapiro

Si insultano da più di mezzo secolo. La prima volta fu il 15 febbraio 1965, la sera di inaugurazione del Piper. Vandelli se la ricorda bene. "Noi dell' Equipe 84 arrivammo mentre i Rokes erano alle prese con il soundcheck. Non ci cagarono affatto. Si comportavano da divi. Mi venne l' idea di proporre a Shapiro di fare un pezzo insieme noi e loro, dopo le nostre esibizioni. Bussai al camerino di Shel, gliene parlai. Lui stava leggendo un libro, alzò gli occhi e mi rispose: 'Nessuno al mondo deve dirmi cosa fare!'.

Urlai un sonoro vaffanculo e sbattei la porta".

 

Shapiro ride: "Maurizio, io soffrirò pure di amnesie, ma è da allora che ripeti questa storia! Sei rimasto traumatizzato, lo capisco. Per questo ora abbiamo fatto un disco in coppia e affrontiamo il tour. È un atto umanitario nei tuoi confronti, mi fai tenerezza".

vandelli shapiro

E l' italiano: "Taci tu! Con quell' aria a metà tra il rivoluzionario e il rabbino! Io sono la tua vittima! E il tuo badante".

 

No, non la smetteranno mai. Ma si divertono come pazzi. Non sembrano nemici giurati o rivali: ricordano semmai i vecchietti del Muppet Show, che dal palchetto prendono per il culo tutto e tutti, a cominciare da loro stessi. I due sono al Teatro San Domenico di Crema a rodare lo show: lunedì 10, dal Verdi di Firenze, parte il giro di concerti in coabitazione, naturale esito dell' album Love and Peace, dove hanno rivisitato (scambiandoseli, in varia misura) i rispettivi successi dell' età d' oro del beat.

 

Hanno pure composto una cosuccia nuova, You raise me up, che fungerà da sigla di coda delle serate. "Proporremo un sacco di sorprese. Canteremo tutte le canzoni di Morandi! No, aspetta, questo è uno scherzo! Forse".

Battibeccano, giocano. Due eterni ragazzini hippie, scaraventati nel 2018 dalla macchina del tempo. Praticamente intatti.

vandelli shapiro

 

Grazie a Dio, non si avverte il polveroso effetto della nostalgia.

Shapiro: "Se ci siamo messi insieme dopo decenni di sana ostilità non è certo per piangerci addosso. Siamo carichi di rabbia, energia e divertimento. Guardiamo avanti, il mondo sta cambiando ancora, i ragazzi di oggi devono darsi una svegliata".

Vandelli: "Io mi sono armato comprando nuove chitarre e una mazza da baseball.

Nel peggiore dei casi, la darò in testa a Shel".

 

In realtà siete due alleati storici. Qual era il gruppo terzo incomodo, all' epoca?

Shapiro: "Mi rendo conto che suonerà poco umile, ma in Italia contavano solo i Rokes e l' Equipe 84. Sì, un paio di anni dopo arrivarono i Nomadi, i Camaleonti, i Pooh".

Vandelli: "Ah, i Pooh. Che dicevano di essere influenzati dai Beatles e dagli Stones, ma suonavano le nostre canzoni, agli esordi".

 

Voi, in compenso, pescavate a piene mani dal repertorio anglosassone. Tante cover risciacquate in italiano

vandelli

Shapiro: "Alt. Non erano cover. Magari nascevano altrove come canzoni d' amore, e noi le trasformavamo in pezzi di protesta che parlavano della società. Questo erano È la pioggia che va o Che colpa abbiamo noi. E a volte erano gli americani a riprendere le nostre cose: Piangi con me, lato B di un 45 giri dei Rokes, restò dodici settimane nella top ten Usa".

Vandelli: "Non dimentichiamo quelle scritte da Battisti e Mogol per noi: 29 settembre, Nel cuore nell' anima. E poi, quando montò la grande ondata dei complessi, le star non erano straniere, ma italiane. Mina, Pavone, Morandi, Celentano".

 

In seguito ne frequentaste, di colossi del rock mondiale.

Vandelli: "Mi ritrovai a cena con McCartney e altri, ma Paul mi girò la schiena e non mi filò per tutta la serata. Passai invece ore memorabili con Lennon".

Shapiro: "Sei andato a letto con John?!?".

shel shapiro

Vandelli: "Ma no, era una jam session con tanti altri in una villa nella campagna inglese. Yoko emetteva dei suoni strazianti e io feci una gaffe con Lennon chiedendogli chi fosse quella cornacchia. Girava roba buona".

 

Shapiro: "Io invece all' inizio della carriera accompagnavo Gene Vincent".

john lennon e yoko ono 5

Vandelli: "Suonavi con Gene Vincent?!?".

Shapiro: "Già. Quello di Be-Bop a Lula. Uno dei padri fondatori del rock' n'roll. Ma era uno strano personaggio, difficile comunicare con lui. Era un sudista della Virginia, culturalmente troppo lontano da me. Ricordo con maggior piacere di quando incontrai Eric Clapton e ci mettemmo a parlare di chitarre".

 

bobby solo

Vandelli: "Beh, nel '68 ebbi l' onore di ospitare nella grande casa milanese dell' Equipe 84, in via Bodoni, il signor Jimi Hendrix, che era in città per il suo tour. Rollava in continuazione, ebbe un flirt con una ragazza, credo fosse impegnata con il nostro Victor Sogliani. Che se ne fece una ragione".

 

vandelli

Al Cantagiro quante volte vi hanno presi di mira, voi capelloni?

Vandelli: "Tante. Ma la peggiore capitò a Bobby Solo, nella macchina davanti a noi.

Si fermò e fu avvicinato da un carbonaio, tutto nero di fuliggine, che gli mollò una sberla. Senza alcun motivo".

Shapiro: "Quella non era contestazione, ma pura ignoranza. A volte i poliziotti venivano presi a sassate, a noi tiravano buste piene di immondizie o di merda. Ecco perché non dobbiamo mai smettere di tentare di cambiare il mondo".

 

Quando Alfio Cantarella, batterista dell' Equipe 84, fu arrestato per possesso di hashish, dietro i tamburi del gruppo di Vandelli arrivò Mike Shepstone proprio dai Rokes. Uno scippo o un prestito?

Shapiro: "Ma no, una cosa bellissima. Questo è il rock: aggregazione, amicizia, partecipazione".

vandelli

Vandelli: "Shel, mi solleva sentirtelo dire. Butto via la mazza da baseball".

vandelli.jpgVANDELLIjimi hendrixhendrixbobby solo 4shel shapiro (4)JIMI HENDRIX - ELECTRIC LADYLANDhendrixSHEL SHAPIRO mita medici e shel shapirogino castaldo e shel shapiroernesto assante e shel shapiroshel shapiro (2)john lennon e yoko ono 4john lennon e yoko ono 2john lennon e yoko ono 3VANDELLI BATTISTI

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?