isotta d'annunzio ovidio

LE METAMORFOSI DELLA MUSICA – ISOTTA: "PIÙ DI OMERO E VIRGILIO, È OVIDIO AD OFFRIRE DA SECOLI ISPIRAZIONE ALLA LIRICA E AL TEATRO MUSICALE" – UN VIAGGIO NEI MILLENNI CHE APPRODA A D’ANNUNZIO, "IL PIU’ GRANDE FRATELLO MODERNO DEL POETA DI SULMONA" - LO STUDIO PER QUESTO LIBRO INIZIATO NEL LUGLIO DEL 1975, AL FESTIVAL DI MONACO, QUANDO ASSISTETTI ALLA 'DAPHNE' DI STRAUSS…

paolo isotta

Per gentile concessione dell' editore pubblichiamo una parte dell' Avvertenza del saggio La dotta lira. Ovidio e la musica (Marsilio, pagg. 426, euro 22). Ovidio, morto duemila anni fa in esilio sul Mar Nero, è stato uno straordinario poeta. I suoi versi hanno ispirato altri poeti, artisti e musicisti. Paolo Isotta, con il suo stile unico, raffinato e insieme accessibile, affronta il rapporto tra la poesia di Ovidio e la musica, fornendo il primo studio sistematico in materia. Un viaggio nei millenni che approda a Gabriele d' Annunzio.

 

 

Brano del libro “La dotta lira”di Paolo Isotta pubbliato da il Giornale

 

 La sintesi mitica delle Metamorfosi diviene il più formidabile suscitatore d' altra arte che la civiltà conosca. Di poesia, naturalmente. Uno dei più grandi storici della letteratura, Salvatore Battaglia, ricostruisce il ruolo di primo piano che il poeta, il mitico e l' erotico, svolge nel Medio Evo, come colui che più di ogni altro tramanda e fa rivivere la civiltà antica: durante la Rinascenza carolina del IX secolo e, ancor più, in quella vera e propria Rinascenza del XII, che a buon diritto venne chiamata l'«aetas ovidiana».

 

ovidio sulmona

Non parliamo poi dell' altro Rinascimento, da Petrarca e Poliziano in poi. Ancora in anni recenti il Poeta di Sulmona ha ispirato un bel romanzo, Il mondo estremo, di Cristoph Ransmayr (1988), e un capolavoro della narrativa, Dieu est né en exil (1960), scritto in un meraviglioso francese da un altro esiliato, Vintila Horia, figlio di quella patria romena a me carissima che nelle radici della latinità, poi trascorsa attraverso le vicende della storia, ha riconosciuto la propria identità. Ma l' arte figurativa, ancor più che a Omero e Virgilio, guarda a Ovidio e ne fa fonte d' ispirazione per due millenni. La fioritura sontuosa e miracolosa avvolge la miniatura, la statuaria, la pittura.

 

Se ne generano alcuni dei più alti capolavori dell' arte della figura; sono tanti, e così alti, che farne un elenco, da Pollaiolo a Raffaello, a Tiziano, a Carracci, a Bernini in poi, sarebbe, più che impossibile, stucchevole.

 

isotta cover

Ricordo solo, per la sua fedeltà ovidiana protratta lungo l' arco della vita, uno dei pittori più cari al mio cuore, Poussin. La storia dell' arte e l' iconologia si sono occupate nel modo più ampio del tema, sebbene esso paia quasi inesauribile; e non certo farò qui una storia della fortuna di Ovidio, altro e da questo diverso libro. Si tratta di un' opera ch' è fonte di apprendimento e, in sommo grado, di godimento.

 

Or anche la musica, sin dalle Odi umanistiche, e soprattutto dalle origini quattrocentesche e cinquecentesche del teatro musicale, sembra guardare alle Metamorfosi e alle Eroidi, ancor più che all' Iliade, all' Odissea e all' Eneide, quali fonti, più o meno rispettate, per attingere storie da narrare e rappresentare; e addirittura per forgiare, traendoli dalla poesia, caratteri e forme drammaticomusicali.

 

Ovidio nacque a Sulmona, e apparteneva al popolo dei Peligni: Sulmona nella valle Peligna, or verde e aprica, or scabra, come sa chi voglia pervenirvi non con la linea di pullman, ma col lento treno che s' inerpica verso Avezzano costeggiando tratturi che «ab immemorabili» vennero scavati dagli asini selvatici. Il treno va a zig-zag fra le montagne di Forca Caruso per scendere di cinquecento metri in pochi chilometri in linea d' aria.

 

isotta

D' Annunzio apparteneva al popolo dei Marrucini, che s' insediarono nella parte orientale e marina degli Abruzzi. I Marrucini e i Frentani occuparono quella porzione costiera adriatica sulla quale sorge Ortona, patria di Francesco Paolo Tosti, uno dei più eleganti melodisti a cavallo fra Ottocento e Novecento, sodale di D' Annunzio: altra gloria degli Abruzzi, intonò alcune poesie di Gabriele e sarebbe stato degno di mettere in musica qualche carme erotico o melancolico di Ovidio. Gl' Irpini erano una bellicosa popolazione del ramo sannita. L' identità romana e quella italiana scaturiscono dal più fecondo crogiuolo che la storia abbia inventato, quell' assimilazione fatta da Roma delle popolazioni italiche, alle quali il genio politico romano lasciò usi e culti. L' anno, ripeto, trascorreva; e non vedevo apparire alcunché, fosse pure un piccolo articolo.

 

ovidio

All' inizio di ottobre, conscio di quanto per me fosse, non difficile, difficillimo, scrivere un libro sul tema, ho tuttavia principiato il lavoro. Ed è facile la considerazione: le fortune di Ovidio sono così basse ch' egli dovrà accontentarsi, in mancanza di meglio, di un' opera mia.

 

La difficoltà nasceva per me già dalla disposizione dell' argomento: si poteva fare in cento modi diversi: ne ho scelto uno che, pur esordiendo nei primi due capitoli in modo rigorosamente storico, si configurava dal terzo in poi per aree tematiche. Ossia, se posso osare, mimando il procedimento dell' elaborazione motivica proprio della musica, che già il più grande fratello moderno di Ovidio, Gabriele D' Annunzio, dalla musica desume nei suoi romanzi. Egli parte da Wagner; poi, sempre sul modello wagneriano, Proust nella Recherche e Mann, da I Buddenbrook a Giuseppe e i suoi fratelli, se ne sono serviti, con ductus e originalità proprî e grandissimi.

 

OVIDIO ARS AMATORIA 1

Non si tratta, per me, che di un metodo: questi numi posso a stento nominarli con venerazione. L' accusa di dilettantismo, che certo mi verrà rivolta, sarà rafforzata dalla circostanza che un' opera come la presente, la quale richiede la conoscenza di biblioteche, è stata scritta in otto mesi.

 

d'annunzio

Ma Verdi, con la sua assoluta lucidità in tema di estetica, dice che un' opera d' arte, per quanto lungo ne sia il concepimento, dev' esser rapidamente realizzata affinché lo stile ne sia omogeneo. La presente non è certo un' opera d' arte, è solo una ricerca sull' arte: la legge enunciata da Verdi vale pure per essa. Lo studio per questo libro è stato infatti lunghissimo; è per me incominciato a luglio del 1975, quando, durante il Festival di Monaco, assistetti al Nationaltheater alla Daphne di Strauss sotto la splendida direzione di Wolfgang Sawallisch; quella Daphne che in Italia era stata diretta la prima volta dal «mio», e sommo, Gino Marinuzzi.

d'annunzio

 

Pochissimo allora compresi dell' altezza del capolavoro; mi ci sono voluti quarantatré anni: ma il seme entro di me era stato gettato; e infatti ricordo che le mie noterelle l' avevo intitolate «Mollia cinguntur tenui praecordia libro»: verso che ritenevo a memoria insieme con l' episodio del Venticinquesimo dell' Inferno da Ovidio ispirato e col quale Dante afferma di aver gareggiato con lui e di averlo superato. A completare le poche parole sulla ratio del lavoro, non mi sfugge affatto che il soggetto richiedeva ben altra minuzia e vastità, a voler trattarlo esaurientemente e analiticamente. Diciamo mille pagine, invece di poco più di quattrocento.

PAOLO ISOTTAOVIDIO 6

 

Credo che il motivo di Ovidio e la musica, prospettato in questa guisa, sarebbe una tesi di laurea o di dottorato. A un anziano scrittore quale sono, il libro del quale apparve quarantaquattro anni fa, si conviene piuttosto l' affresco: più difficile, più rischioso. Alla mia età si deve osare di più: «Fortem facit vicina libertas senem», dice Seneca nella Fedra; sebbene, che la prossimità almeno comparativa della morte faccia coraggioso il vecchio, è più un auspicio che un fatto. Me lo ha insegnato dapprima, quand' ero ragazzo, l' Alcesti di Euripide; poi, la vita.

OVIDIO ARS AMATORIAOVIDIO ARS AMATORIA 3OVIDIO ARS AMATORIA 2OVIDIO 5OVIDIO MOSTRA SCUDERIE QUIRINALEOVIDIOovidio e corinnaovidioOVIDIO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…