renzi sensi campo orto verdelli merlo rai

1. MISTERO BUFFO A VIALE MAZZINI! NESSUNO RIESCE A CAPIRE COSA STIA FACENDO DA OTTO MESI OTTO IL DG RAI, NEANCHE I RENZIANI CHE LO HANNO NOMINATO! E ORA CAMPOSANTO DALL’ORTO RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN NUOVO CASO MARINO… 2. MERLO HA MOLLATO “REPUBBLICA” PERCHE’ ERA ENTRATO IN COLLISIONE CON CALABRESI

CAMPO DALL ORTOCAMPO DALL ORTO

1. CAMPO DALL`ORTO NEL MIRINO DEL PD, DOPO IL BOOM DI ASSUNTI E POLTRONE 

Enrico Paoli per “Libero”

 

I più smaliziati, soprattutto quelli abituati a risolvere tutto con una battuta (e nel Pd iniziano ad essere in tanti), vanno sostenendo che maggioranza e governo, in Rai, rischiano di ritrovarsi a fare i conti con un altro caso «Marino». Come l`ex sindaco di Roma, dimissionato per la sua incapacità nell`assecondare i voleri dei ras locali del partito più che per gli scontrini, anche Antonio Campo Dall`Orto, amministratore delegato scelto e voluto dal premier Matteo Renzi, sembra non rispondere più ai «comandi».

renzi nomine rairenzi nomine rai

 

Troppe le scelte «incomprensibili» fatte in solitudine e pochi gli atti concreti, compreso il piano editoriale appena presentato. Arrivati a questo punto anche Palazzo Chigi hanno iniziato a porsi seriamente la domanda, in stretto slang fiorentin-toscano: «E ora icchè si fa?». Mollarlo o difenderlo? La voglia di rovesciare il tavolo ci sarebbe pure, ma il rischio è troppo alto, soprattutto con le amministrative alle porte.

campo dall'orto renzi raicampo dall'orto renzi raicampo dall'orto renzi nomine raicampo dall'orto renzi nomine rai

 

«Dici Rai e la gente si arrabbia», sussurrano membri del governo a cui fanno eco esponenti della maggioranza, «e la colpa è tutta del governo». Insomma, «RaiRenzi» così com`è non funziona, non asseconda lo storytelling renziano. Tanto che a dare corpo e anima alle «voci» ci pensa il solito Michele Anzaldi, deputato dem tutt`altro che fuori sintonia rispetto a Palazzo Chigi.

 

«Il piano industriale è un contenitore vuoto», sostiene l`esponente del Pd, membro della Commissione di Vigilanza e grande amico di Filippo Sensi, portavoce del premier, «non c`è la svolta che il Paese si aspetta, non c`è un progetto chiaro, dettagliato. Sono otto mesi che a viale Mazzini tutto è immobile. Una tv pubblica così allo sbando non si era mai vista e non credo che possa bastare la nuova squadra di Verdelli a fare il miracolo». Ma non è solo l`assenza di progettualità a creare un problema alla maggioranza e al governo.

 

MICHELE ANZALDI COME GOEBBELS SUL BLOG DI BEPPE GRILLOMICHELE ANZALDI COME GOEBBELS SUL BLOG DI BEPPE GRILLO

A provocare un ulteriore imbarazzo sono le continue nomine esterne, che finiscono con l`aggravare il bilancio dell`azienda. «Con l`alto numero di assunzioni esterne decise dagli attuali vertici la Rai sta violando il suo stesso statuto», dice ancora Anzaldi, «credo che anche il rappresentante della Corte dei Conti in Cda Rai debba esprimersi: ritiene che siamo di fronte ad un danno erariale?».

 

francesco merlo mario calabresifrancesco merlo mario calabresi

Trattandosi di uso dei soldi pubblici la domanda è più che legittima. «I dirigenti esterni assunti sarebbero già 21. Le modifiche allo Statuto impongono un tetto del 5% di esterni sul totale degli interni, che sono 252. Quindi la Rai non dovrebbe avere più di 13 dirigenti esterni. Ma il tetto è stato sforato di quasi il doppio. Chi si assume la responsabilità di questa violazione? Mi auguro che in Vigilanza Campo Dall`Orto possa dare immediati chiarimenti».

 

MASSIMO GIANNINI - RENZI - ANDREA SCANZIMASSIMO GIANNINI - RENZI - ANDREA SCANZI

A completare il quadro ci pensa il conduttore di Ballarò Massimo Giannini, sempre più in bilico. Ospite di Andrea Scanzi nel suo programma Reputescion, in onda ieri sera su La3 (Canale 163 di Sky) il giornalista si è levato qualche sassolino dalle scarpe. «Anche se i talk show politici sono una nicchia, in termini di ascolti, non sono del tutto irrilevanti, né ininfluenti», spiega l`ex vice direttore di Repubblica rispondendo agli attacchi del presidente del Consiglio, «sicuramente gli danno fastidio. Ed è giusto che noi gli diamo fastidio, altrimenti è inutile che ci stiamo».

 

RENZI GIANNINIRENZI GIANNINI

Il conduttore di Ballarò spiega anche la genesi del suo rapporto travagliato col premier, ricordando il suo editoriale sull`incontro tra Renzi e Berlusconi ad Arcore, nel giugno del 2010, e un`intervista a Renzi del 2013, all`epoca sindaco di Firenze e candidato alle primarie del Pd.

GIANNINI E RENZI A BALLAROGIANNINI E RENZI A BALLARO

 

«Gli feci un paio di domande abbastanza antipatiche su una sua cena con Briatore e un incontro con i responsabili di tutti i fondi Locusta guidati da Davide Serra. Mi resi conto che avevo compromesso il mio rapporto con lui, perché mi rispose malamente. Da allora con lui non si è mai ricomposta la frattura». 

 

2. QUANDO MERLO SCRIVEVA: «LA RAI È IL POZZO DEL POTERE»

Laura Rio per “il Giornale”

verdelliverdelli

 

Certo che Francesco Merlo si è imbarcato in una missione davvero impossibile. Cercare di risanare «il pozzo dove si annida da sempre il potere italiano», «la madre di tutte le raccomandazioni», «la torta per eccellenza di tutte le spartizioni»... Sue stesse parole. Così il giornalista candidato a diventare il vice direttore dell' informazione Rai descriveva infatti la tv di Stato in un articolo del 2014 in occasione di uno sciopero proclamato dai dipendenti.

 

RENZI CAMPODALLORTO VERDELLIRENZI CAMPODALLORTO VERDELLI

La sua penna si scagliava durissima e furente contro «la sedizione del mezzobusto che rivuole il padrone», «il Vespro della casta catodica». E, ora, se la proposta avanzata tra tante polemiche l' altro ieri da Carlo Verdelli, neo direttore editoriale delle news Rai, dovesse passare il vaglio del dg Campo Dall'Orto, l'editorialista di Repubblica si troverà a governare (in una task force insieme a Verdelli stesso, Pino Corrias e Diego Antonelli) questa massa di funzionari «dell' informazione servile più pagata e pletorica d' Europa» e avrà a che fare anche con «l' intrattenimento indecente e il varietà più volgare». Proprio una missione sociale.

fia53 carlo verdelli walter veltronifia53 carlo verdelli walter veltroni


Forse per questo Merlo potrebbe pensare di condurre la battaglia gratuitamente. Perché, essendo un pensionato, secondo le nuove norme, non potrebbe avere contratti con aziende pubbliche se non, appunto, a titolo gratuito (come accade per i consiglieri del cda in pensione). Ma in Rai stanno studiando un sistema per risolvere la questione: mica un mega giornalista del calibro di Merlo può affrontare cotanta impresa senza emolumenti.
 

FRANCESCO MERLOFRANCESCO MERLO

Così gli impiegati della tv pubblica, e soprattutto i 1600 giornalisti, saranno ben contenti di essere messi in riga dopo anni di prima repubblica e ventennio berlusconiano in cui «star in disuso, politici trombati e giornalisti di serie c vennero promossi a inviati, a direttori, conduttori, opinionisti...» e in cui neppure i nomi noti «Floris, Fazio, Vespa, Conti, Giletti alzarono la testa con uno sciopero bianco o un minuto di silenzio quando Berlusconi fece della Rai la bottega del suo mercimonio».

 

francesco merlo francesco merlo

Per fortuna poi è arrivato Renzi che si è rifiutato di «trattare con la casamatta del consenso», «non ha mai voluto incontrare nessuno» rivendicando «la sua distanza da tutto l' universo Rai», rinunciando a infilarci «emissari governativi travestiti da giornalisti». Parole, ancora, di Merlo, a breve vice direttore di tutta l'informazione Rai.

 

 

Ultimi Dagoreport

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”