IL MISTERO GAUDIOSO DELLA TV DI SAN MARINO: PERCHÉ LA PAGA LA RAI?

1. I SAMMARINESI BATTONO CASSA CON LA RAI
Scrive Filippo Tiraboschi per "Italia Oggi". Carlo Romeo batte cassa. Da responsabile del settore sociale della Rai a direttore della tv di San Marino che, non si sa perché, è a carico della Rai, che appunto ne nomina il direttore e lo scorso anno ha versato (attraverso le casse statali) 3,6 milioni di euro all'Eras, l'ente della tv sammarinese.

L'Eras è al 50% Rai e al 50% dello Stato di San Marino. Romeo e i suoi collaboratori sono andati in pellegrinaggio a Saxa Rubra dal presidente Anna Maria Tarantola per chiedere l'erogazione del sostanzioso obolo per il 2013. Ma in tempi di vacche magre c'è chi storce il naso e vorrebbe che San Marino si autofinanziasse la propria televisione

2. RAI: ANZALDI (PD), VERIFICARE COSTI CONVENZIONE CON SAN MARINO =
INTERROGAZIONE AI MINISTRI DEGLI ESTERI E DELL'ECONOMIA

(Adnkronos) - ''Il Governo chieda alla Rai di fare piena luce sulla convenzione che la lega alla tv di San Marino, per verificare se in tempi di spending review sia sostenibile e conveniente un contratto cosi' oneroso del quale proprio in questi giorni si starebbe procedendo al pagamento''.

E' quanto chiede il deputato del Pd Michele Anzaldi, in un'interrogazione urgente al ministro degli Esteri, Emma Bonino, e al ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni. ''Secondo quanto riportato dagli organi di stampa - spiega Anzaldi - l'ente di radiodiffusione della Repubblica di San Marino Eras starebbe facendo pressioni per ottenere il pagamento del contributo annuale da parte della Rai che lo scorso anno sarebbe ammontato a 3,6 milioni di euro. Insieme a Eras, la Rai e' socia al 50% di San Marino RTV, di cui esprime il direttore generale, tre consiglieri di amministrazione e il presidente del collegio dei sindaci revisori''.

''Data l'esiguita' del territorio coinvolto -aggiunge il parlamentare del Pd- e data la bassa o nulla incidenza della collaborazione con San Marino sulla programmazione dei canali Rai, il governo verifichi quali motivazioni strategiche stanno ancora alla base della convenzione e se e' possibile una riduzione dei costi, cosi' come accaduto negli altri settori del servizio pubblico''.

3. RAI. INCONTRO TARANTOLA-SEGRETARIO TELECOMUNICAZIONI S.MARINO
(DIRE) - Venerdi' scorso ha avuto luogo, presso la sede della Rai a Roma, un incontro fra il segretario per le telecomunicazioni di San Marino Matteo Fiorini, in qualita' di Presidente di Eras (Ente per la radiodiffusione sammarinese, proprietaria al 50% di San Marino RTV) e il Presidente della Rai, Anna Maria Tarantola.

L'incontro tra i vertici dei due proprietari di San Marino RTV e' stata l'occasione per ribadire l'interesse della Rai a continuare ad investire sulla radiotelevisione sammarinese e a promuovere il miglioramento di tutti quegli aspetti strutturali che determineranno lo sviluppo dell'emittente. Entrambi i soci sono consapevoli delle potenzialita' della nostra emittente di Stato, sia sotto il profilo istituzionale, che per quanto concerne lo sviluppo di progetti che possano potenziare il capitale di professionalita' presente in San Marino RTV.

Particolare attenzione e' stata posta alle azioni necessarie per ottenere dall'Italia, in tempi brevi, l'erogazione del contributo annuale, ad oggi non perfezionata a causa dell'assenza di pieni poteri da parte del Governo italiano. Il Segretario Fiorini e la Presidente Tarantola hanno concordato sulla necessita' di lavorare congiuntamente per gli obiettivi futuri, al fine di garantire condizioni di certezza propedeutiche alla pianificazione futura dell'attivita' della nostra emittente di Stato.

 

Anna Maria Tarantola ANNA MARIA TARANTOLA san marinoGubitosi Luigi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”