totti noemi bocchi

MO JE FACCIO ER CUCCHIAIO? NO, LA MANO A CUCCHIARA! “CHI” SCODELLA LE FOTO DELLA FUGA D’AMORE A VENEZIA DI TOTTI E NOEMI BOCCHI PER SAN VALENTINO – ALTRO CHE CRISI, LA COPPIA SI MOSTRA PIU’ INNAMORATA CHE MAI TRA RICCHE LIMONATE E LE MANI IN FUORIGIOCO DI LUI IL 14 MARZO È FISSATA LA PRIMA UDIENZA PER LA SEPARAZIONE DA ILARY (MA LA DATA VERRÀ SPOSTATA). LA COPPIA SI TROVERÀ PER PARLARE DELL'UNICO TEMA SUL TAVOLO: L'ASSEGNO PER IL MANTENIMENTO DEI FIGLI CHE TOTTI DOVRÀ CORRISPONDERE

Valerio Palmieri per “Chi”

 

(...)

 

noemi bocchi e francesco totti a venezia foto chi 8

Totti e Noemi sono due innamorati che si godono il proprio momento, conquistato dopo essersi nascosti per mesi, dopo aver negato la loro unione, dopo che Totti aveva provato a restare aggrappato al matrimonio con la Blasi per il bene della famiglia, pur frequentando Noemi. Una soluzione che non poteva funzionare. Perché Ilary credeva nel matrimonio. E credeva a suo marito quando le diceva che con Noemi non c'era nulla. Poi la dura verità, le foto su "Chi” di Totti sotto casa di Noemi, la separazione, la guerra dei Rolex e delle borsette, gli incontri in tribunale, l'intervista di Totti al Corriere, nella quale accusava Ilary di non esserci stata quando lui aveva bisogno e di averlo tradito lei per prima.

 

E poi, come sempre accade in questi casi, quando i riflettori sono accesi, ecco spuntare testimonianze e retroscena. L'ex marito della Bocchi. Mario Caucci, ha invitato i giornali a informarsi meglio su Noemi e cioè ad appurare se realmente sia laureata, faccia la flower designer e provenga da Roma Nord, come è stato scritto. Oltre al racconto della loro dolorosa separazione, finita con una causa in tribunale promossa da Noemi contro l'ex marito per maltrattamenti. E poi le inchieste sui conti di Totti. i prestiti agli amici. Non è andata meglio a llary Blasi.

noemi bocchi e francesco totti a venezia foto chi 9

 

Nonostante non abbia mai parlato della separazione da Totti e abbia dovuto passare mesi a vedere l'ex marito in copertina con Noemi Bocchi, ha viaggiato, si è chiusa nel silenzio, circondata dall'affetto di amici e familiari. Poi, anche lei, ha trovato un amore. Bastian Muller, questo il nome dell'aitante giovanotto che da qualche mese è al suo fianco. Un ragazzo che lavora nell'azienda di famiglia, una storica famiglia di imprenditori, che ha fatto la gavetta anche lavorando in un hotel a St Moritz, come avevamo scritto. Troppo poco, secondo alcuni, per reggere il confronto con Totti.

 

Anzi, una narrazione che andava rivista: la famiglia di Bastian ha un'azienda che fatturerebbe "solo" poco più di due milioni di euro l'anno e avrebbe debiti con le banche, e poi lui avrebbe lavorato, da ragazzo, in un hotel come "butler", maggiordomo, occupandosi del benessere dei clienti. Tutte cose che probabilmente Ilary sapeva. Muller non si è spacciato per quello che non era, ha lavorato e lavora tuttora nell'impresa di famiglia e può godere di un certo benessere.

copertina chi noemi bocchi e francesco totti

 

In ogni caso la rivalsa di una donna che è stata lasciata non è quella di mettersi con un uomo ricco, ma di aver trovato un uomo che la renda felice. Sembrava che Ilary dovesse nascondersi e provare quasi vergogna per come è stata trattata, accusata di aver trafugato i beni del marito o di aver fatto chissà quali richieste per la separazione.

 

Il 14 marzo è fissata la prima udienza (ma probabilmente la data verrà spostata). La coppia si troverà per parlare dell'unico tema sul tavolo: l'assegno per il mantenimento dei figli che Totti dovrà corrispondere. Probabilmente si farà luce anche sui conti bancari del capitano visto che, secondo il quotidiano La Verità, Totti sarebbe stato più volte attenzionato dall'unità di risk management della Banca d'Italia per alcuni movimenti di denaro.

 

Di recente l'ex calciatore ha detto di voler parlare con Luciano Spalletti, l'allenatore che lo lasciava in panchina alla Roma e che contribuì al suo addio al calcio. La Blasi definì l'allenatore "piccolo uomo" per come stava trattando il marito e fu accusata di intromettersi nella sua carriera e di non capire niente di calcio. Nonostante la serie e il documentario sulla vita di Totti, approvate dal capitano, parlassero delle umiliazioni che aveva subito e di come il suo umore fosse cambiato, anche in casa.

 

noemi bocchi e francesco totti a venezia foto chi 12

Ora l'ex calciatore vuole confrontarsi con l'allenatore e anche Spalletti si è detto disponibile. Un altro gesto che segna la distanza da Ilary. Prima accusata di non aver capi to i momenti difficili del marito e poi di averli capiti fin troppo. Ma, in una separazione, non c'è mai un vincitore e la verità è la prima cosa a essere tradita, a uso delle rispettive visioni.

noemi bocchi e francesco totti a venezia foto chi 10noemi bocchi e francesco totti a venezia foto chi 3noemi bocchi e francesco totti a venezia foto chi 2noemi bocchi e francesco totti a venezia foto chi 1noemi bocchi e francesco totti a venezia foto chi 6noemi bocchi e francesco totti a venezia foto chi 7noemi bocchi e francesco totti a venezia foto chi 5noemi bocchi e francesco totti a venezia foto chi 16noemi bocchi e francesco totti a venezia foto chi 4noemi bocchi e francesco totti a venezia foto chi 17noemi bocchi e francesco totti a venezia foto chi 15noemi bocchi e francesco totti a venezia foto chi 13noemi bocchi e francesco totti a venezia foto chi 14

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?