margiela

MODA FLUIDA, SESSO INCERTO – SULLA PASSERELLA DELLA MAISON MARGIELA JOHN GALLIANO, TRA LA TRENTINA DI MODELLE, INFILA TRE RAGAZZI ALTI E MAGRI, LA PELLE DIAFANA, GLI OCCHI TRUCCATI. LE LABBRA ROSA PESCA. LO CHIGNON ALTO O IL CIUFFO DA DIVA, E CON GLI STESSI ABITI DELLE MODELLE

vincent beiervincent beier

Paola Pollo per il “Corriere della Sera”


Alti e magri. La pelle diafana. Gli occhi truccati. Le labbra rosa pesca. Lo chignon alto o il ciuffo da diva. Lo stesso incedere felpato e serioso delle loro colleghe dalle quali si distinguono soltanto perché osano il petto nudo e glabro e pure mingherlino. 
 

Sono in tre i ragazzi sulla passerella della Maison Margiela by John Galliano tra la trentina di modelle nella sfilata. Altro che gender, lo stilista inglese va oltre e sfuma ancor più sui contorni, confondendo e svelando per raccontare la sua visione della moda per la prossima estate. Non c’è provocazione. Ma un messaggio sulla normalità di un mondo che esiste e che ha un posto, nel caso, nella storia del costume e della moda. La giacca verde, la blusa di macro rete, la gonna di broccato, il pantalone nero: senza distinzione di sesso.

sfilata di galliano per margielasfilata di galliano per margiela

 

Libera scelta. 
Lo show è un crescendo di pezzi incredibili dove sembra che il tempo sia passato lasciando un segno: orli che si disfano, colori impolverati, stampe che perdono i contorni, decori che sono pezzi di vetro, pennellate scrostate. Si comincia dal bianco, che è il colore della Maison, per cappotti e abiti e poi via verso colori e broccati sino al rosso di taffetà pennellato d’oro. 

rivoluzione di genere nella modarivoluzione di genere nella moda


Materiali sorprendenti: il neoprene che tagliato al vivo pare quasi gommapiuma o certi dettagli in una sorta di pellicola trasparente che diventa addirittura calze autoreggenti sopra i collant a rete. C’è un segno forte dall’immaginario punk e japan: i ricami metallici da una parte e i tagli kimono, o la vernice e le borse annodate sul petto alla maniera delle geishe. Passato e futuro, in rottura e in armonia. 

muse fluide di gallianomuse fluide di galliano


«La mode aime Paris» e per ricordarlo a tutta la città la scritta si accende sulla Tour Eiffel. Appena scende la sera. E si vede: novanta sfilate per nove giorni e non un centinaio in sei scarsi come Milano. La città lascia insomma il tempo di vivere e gustare gli show, con ritmi più umani e la volontà di raccontarli nel migliore dei modi. 

modello di john gallianomodello di john galliano


Ad aprire, addirittura nella sede di radio France, un Anthony Vaccarello in grande spolvero creativo capace di spingersi oltre i feticci del sexy senza mai scivolare nel volgare, anzi: mini asimmetriche, ma anche tailleur precisi e abiti con spacchi vertiginosi.

 

maison margiela maison margiela

Ieri Dries Van Noten aveva scelto uno spazio enorme — una rimessa abbandonata — perché «così le modelle possono senza stress avvicinarsi alla gente», ha spiegato. È ricca di riferimenti e suggestioni la sfilata dello stilista belga: vivace, sofisticata, ammiccante, eccentrica o meglio kinky, che è il termine che va per la maggiore. Ispirazione ad hoc: quella Peggy Guggenheim (1898-1979) che in altri tempi era tutto questo.

maarten convensmaarten convens

 

Grande ricerche di materiali (sete per lo più) e colori e stampe, per short e gonnellone, e bomber e spolverini, pantaloni over e maschili e blazer, top e intriganti maglie tattoo che coprono tutto il corpo. Ed eccentricità protagonista anche da Rochas by Alessandro Dell’Acqua che dice di essersi ispirato niente meno che a Gala Dalí, moglie e musa del pittore. Il surrealismo pervade così la collezione con i suoi immaginari: giraffe e soli che sorgono su cappe di seta e tuniche di chiffon o scarpe décolleté di pizzo a forma di mascherina veneziana.

la moda non  piu binariala moda non piu binaria

 

Il touch sportivo dà brio: t-shirt dal mondo del surf che s’indossano sotto le vesti più ricamate o braghette di vernice usate a mo’ d’intimo. Da Guy Laroche il lavoro di tagliare e riassemblare i pezzi di un guardaroba fra il militare e il motociclista lascia più che perplessi. H&M non sfila ma presenta una bella collezione che ruba al trekking corde e drappeggi e crea una guardaroba cittadino ma vacanziero fatto di abiti canotta, camicie con la coulisse, felpe over, costumi «tecnici». 

i modelli di margielai modelli di margielagender revolutiongender revolutioncarl hejm sandqvistcarl hejm sandqvistgender fluidgender fluid

 

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO