LA NOTTE DEL CALCIO PORTA DELIRIO - GASPARRI SENZA FRENI SU TWITTER DOPO LA VITTORIA DELLA NAZIONALE: "FA PIACERE MANDARE A FARE… GLI INGLESI, BORIOSI E COGLIONI" - TUTTI FURIOSI CON L'EX MINISTRO E LUI RISPONDE CON INSULTI E MINACCE DI QUERELE

Marco Bresolin per "La Stampa"

 

«God save Gasparri». Dai commenti poco british di cui è vittima, ma soprattutto carnefice. 

Capita che l’Italia finisca di giocare una partita, e di vincerla, alle due di notte. Capita anche che a quell’ora di sabato l’euforia possa prendere il sopravvento e offuscare la mente, anche se è quella di un ex ministro. Capita così che Maurizio Gasparri rispolveri il suo fervente orgoglio nazionalista e digiti sui tasti del telefono una sequenza di lettere. 

Intervento di Maurizio Gasparri Intervento di Maurizio Gasparri

 

Purtroppo non casuale: «Fa piacere mandare a fare… gli inglesi, boriosi e c…oni». I puntini dopo «fare» li ha messi il vicepresidente del Senato (ché il ruolo istituzionale, si sa, impone bon ton), ma la parola mancante si capisce benissimo (vi diamo un indizio: non voleva mandarli a fermare il declino). Quelli nella parola «c…oni» li abbiamo messi noi, ma anche in questo caso si capisce benissimo (altro indizio: la parola, visto il risultato dell’altra sera, non è «campioni»). Del caso si è occupato anche il Guardian, che ha dedicato un servizio al caso-Gasparri mettendo le parole inglesi giuste al posto dei puntini.

 

Risolti i rebus, resta solo una domanda a cui rispondere: «Perché?». «Ma occupatevi di cose più serie anziché dei miei tweet, il Paese ha problemi molto più seri», replica il senatore di Forza Italia. Preferisce dunque non rispondere, a differenza di come ha fatto per tutta la giornata di ieri a chi – sempre su Twitter, non sempre con eleganza – lo ha criticato per quegli insulti. 

 

INGHILTERRAINGHILTERRA

Ecco una mini-rassegna delle risposte: «Demente», «Sciò», «Sciò, nullità», «Lei è quello che si prende con la paletta» (a chi lo paragonava alla prestazione del difensore azzurro Paletta), «Compri un cervello, vedrà che progressi», «Dimittiti da nullità» (letterale), «Puah», «Querelato», «Patetico», «Smetti, la droga fa male», «Cespugli di imbecilli», «Tutti in discarica». Tra un insulto e l’altro ci scappa anche la definizione di «shampista» per il ministro degli Esteri Federica Mogherini, ma il top arriva quando l’account Twitter della rivista «Wired Italia» rilancia un articolo dal titolo: «Togliete Twitter a Gasparri, è per il suo bene». 

 

Lui, piccatissimo, risponde «@wireditalia non so chi sia, per viltà come tanti si cela dietro l’anonimato, serve nome e cognome per indicare a nettezza urbana». Poi qualcuno gli ha spiegato che Wired non è un utente anonimo, bensì una rivista. Ma lui non arretra: «Gli insulti agli inglesi? Eddai, era solo una battuta notturna». E quelli agli utenti di Twitter? «Puah, quattro comunisti». E la Mogherini? «Non c’è alcun problema, davvero. Come dice Renzi: state sereni».

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