MONTEZEMOLO DOVREBBE RISARCIRE I 2 MILIONI CHE TI HA CHIESTO, COSÌ ADDIO CAUSE TEMERARIE - AZZOLLINI: ALLA FINE TANTO FUMUS E POCO ARRESTUS - ALITALIA SI SCANDALIZZA DELLE NUDITÀ DI DAGOSPIA, IO MI SCANDALIZZO PERCHÉ OSCURATE IL PIFFERO DI EFE BAL!

 

Riceviamo e pubblichiamo:

 

uhuru kenyatta obama e il gruppo sauti soluhuru kenyatta obama e il gruppo sauti sol

Lettera 1

Caro Dago, Obama è andato in Africa, dove i principali problemi sono la fame, lo sviluppo e la sicurezza, e ha attaccato il solito discorso sui gay: ma dove pensava di essere, a Martha's Vineyard?

 

N.C.

 

Lettera 2

Azzollini: "Contro di me fumus persecutionis". Alla fine tanto fumus e poco arrestus.

 

A.Sorri

 

Lettera 3

Caro Dago, Alessandro Gassman che dall'Uruguay invita i romani ad armarsi di scopa e scendere in strada a ripulire la Capitale ricorda Oliviero Toscani che invitava i veneti ad accogliere i migranti dopo aver specificato che lui a casa sua "non vuole avere nessuno tra i coglioni".

 

John Doe Jr.

alessandro gassmann selfie dall uruguay alessandro gassmann selfie dall uruguay

 

Lettera 4

Ucciso il leone simbolo dello Zimbabwe da un terrorista americano.

Ora i leoni potranno sbranare tutti gli americani in nome della loro sicurezza.

Altro che gazzelle.

 

Ilm’ot

 

Lettera 5

Caro Roberto, sono veramente felice per l’esito della causa intenta da Montezemolo nei

Tuoi confronti. Sono certo, che Dio esiste e  guarda con simpatia il prodotto del Tuo intelletto. Trovo ingiusto che chi intenta una causa possa chiedere un risarcimento molto oneroso e che, viceversa, in caso di sconfitta se la possa cavare con meno di ventimila Euro. Mi auguro che in futuro il legislatore ponga riparo a questa norma illogica. Una norma che stabilisca un risarcimento pari alla richiesta del querelante, frenerebbe il ricorso alla Magistratura e non intaserebbe i tribunali. In ogni caso per Libera & Bella è una giusta lezione. Con stima ed affetto

Vittorio pietrosanti

 

Lettera 6

cecil il leone cecil il leone

Caro Dago, nel Pd non possono votare per l'arresto di Azzollini. Come farebbero poi a spiegare agli elettori che in Campania un codannato in primo grado può tranquillamente fare il governatore, mentre a Roma un semplice indagato non può nemmeno portare le chiappe al Senato?

 

Licio Ferdi

 

Lettera 7

Caro Dago,

 

sappi che se Alitalia si scandalizza di certe nudità che posti sul sito, io mi sono scandalizzato che le ultime volte non ci hai fatto vedere il piffero della efe in chiaro...il “blur” detto tra noi mi pare una grossa volgarità...e che cazzz!!!...

 

Alessandro

 

Lettera 8

Perché date dell'antisemita (come il giornalista tedesco che l'ha intervistata) alla ragazzina in Germania che ha pianto davanti alla Merkel ?

I palestinesi (immagini poi quelli costretti a fuggire all'estero decine di anni fa) ce l'avrebbero con qualunque stato che si fosse insediato fra di loro, a prescindere dal modo.

walter palmer che ha ucciso il leone cecil    walter palmer che ha ucciso il leone cecil

Quindi mi sembra che si debba usare l'espressione anti israeliana, non anti semita.

Non sono sinonimi.

 

Lettera 9

Mitico Dago,

Marino con i vertici dell'Atac ha dato il buon esempio, ha fatto quello che Renzi dovrebbe fare con lui.

Stefano55

 

Lettera 10

Caro Dago, dopo l'assoluzione del branco accusato di stupro, a Firenze la sinistra scende in piazza: ma come, non avevano sempre sostenuto che le sentenze non si commentano ma si applicano e si rispettano?

 

E.Moro

 

RENZI MARINORENZI MARINO

Lettera 11

Veramente originale, la decima intervista del Fatto (stesso autore) al fondatore di Dagospia, con "rivelazioni" su come è nato il sito e opinioni in libertà di D'Agostino.

E' come rileggere un libro già letto.

Contenti voi...

 

Lettera 12

Stavo riflettendo...negli USA, grazie all'appoggio dei media, la famiglia dei Kennedy passa per composta da uomini illuminati, attenti alle esigenze del proprio Paese, anche se è noto che fu una famiglia che fece lobotomizzare una componente "vivace", che ebbe rampolli illustri altrettanto "vivaci" come la sorella che tradirono le mogli con donne vicine ad ambienti loschi, quindi ricattabili, con fatti strani tipo morti con barbiturici, morti con incidenti d'auto, morti morti, scandali e scandaletti, conditi da alcool, in abbondanza. In Italia cose del genere non possono capitare, per fortuna. Mai successo che una famiglia ricca e potente potesse condizionare La Stampa.

 

Per dire, se un rampollo avesse truffato lo Stato portando capitali all'estero per non pagare tasse, avesse fatto uso di droghe, financo avesse tradito la moglie con attrici e attricette, sarebbe finito sulla graticola mediatica, altro che Senatore come i Kennedy!

Giuseppe Tubi

 

Lettera 13

Pensavo che i politici fossero la categoria più lontana dalla realtà, invece i giornalisti li battono. La prova? Continuano a intervistare Mario Monti (Corriere di oggi), uno dei personaggi più odiati e disprezzati del Paese. Credo che ogni volta che lo intervistano il giornale perde qualche migliaio di copie.

A.Del Giudice

 

Lettera 14

mario monti intervistato da alan friedman 2mario monti intervistato da alan friedman 2

Caro Dago, potrebbe essere una coincidenza ma hai notato che Marino e Renzi, entrambi del PD, hanno qualcosa che li accomuna , che va oltre la loro affinità politica, anche se uno meno abile dell'altro. Ridono sempre. Fanno figure di merda a destra e a manca e loro ridono, uno stile ad onor del vero al quale si è  istantaneamente adeguata la compagnia di giro che circola nei talk televisivi.

 

Negano la realtà con una battuta, uno sberleffo, una boutade e quando si rende necessario coprire l'inettitudine, confortati dall'assenza di contradittorio e da giornalisti, se così si possono definire, compiacenti, un vertiginoso rilancio di intenzioni e di calcolate promesse, con lo stile tipico del ridanciano truffatore di risparmi ai vecchietti. Me ne sono accorto, leggendo il commento di Feltri su Marino, commento che avrebbe potuto tranquillamente essere ribaltato su Renzi. Una personalissima smisurata ambizione che li divora, ed un' altrettanto incapacità di leggere la realtà. Uno pericoloso per Roma l'altro per il paese.    

Max

 

Lettera 15

Caro Dago,

"MARO', MATTARELLA IN CAMPO"

Subito dal primo minuto, o entrerà nella ripresa?

Saluti

MATTARELLA 25 APRILEMATTARELLA 25 APRILE

Gino Celoria

 

Lettera 16

Caro Dago,

oggi molti quotidiani riportano l'attacco di Pannella alla Bonino,  tra le altre dichiarazioni virgolettate c'è ne una che fa all'incirca così:  se lei telefona al presidente della repubblica per un appuntamento lo ottiene in 5 minuti mentre per me il presidente non ha mio tempo.

Bene! Pannella dovrebbe chiedersi perchè a lui le personalità si negano mentre con la Bonino sono disponibili.

 

Dopo aver allontanato dal partito coloro che hanno osato dissentire da lui e messo alla segreteria del partito e messo alla direzione della radio dei suoi "adoratori" , vuole cacciare anche la Bonino? Pannella, o chi per lui, si faccia due calcoli e consideri quanto gli convienga.

saluti

MONTEZEMOLO LASCIA LA PISTA DEL BAHRAIN IN ANTICIPO MONTEZEMOLO LASCIA LA PISTA DEL BAHRAIN IN ANTICIPO

gennarino calderoli

 

Lettera 17

caro dago,

non ho capito, mi puoi aiutare? da oggi chi pubblica le intercettazioni va in prigione. ma non vale per i giornalisti. ah no? chi le pubblica il macellaio o il portiere della scala? ma che dicono questi? come stanno? magari stessero alla frutta..stanno al conto. so' cotti.

vivo in polonia e ci rimango!

saluti a tutti

eugenio dv

 

Lettera 18

Caro Dago, alla fine, si sa, i nodi vengono al pettine. Se spendi pacchi di euro per andare a prendere e per ospitare gli immigrati alla fine qualcuno dovrà pagare il conto, e Renzi ha deciso di farlo pagare ai più deboli ed indifesi, gli ammalati. 10 miliardi di tagli alla Sanità per salvare e assistere ancora tanti africani lasciando crepare gli italiani che per anni hanno pagato le tasse!

 

Ugo

Nicoletta Mantovani Mario Durso e Lella Bertinotti Nicoletta Mantovani Mario Durso e Lella Bertinotti

 

Lettera 19

Caro DAGO,considerando che tutte le scope portano a Roma, la proposta di pulire la Capitale è lodevole,ma atteniamoci anche ai numeri. L'asfalto e i sampietrini hanno le loro misure. Stabiliamo quanti metri quadrati ripulire pro capite e quanti metri lineari conferiti in esclusiva. Per coloro che raccolgono qualche cacchetta, prevedere un bonus.Saluti, Labond

 

Lettera 20

Caro Dago,

 

I Bertinotti hanno ricevuto in eredità la bella somma di 500.000 euro. Sicuramente Fausto non vorrà entrare a far parte della categoria dei ricconi, oltre che di quella dei festaioli e modaioli di cui fa parte da anni. Ricordando i suoi valorosi trascorsi di (ex?)comunista e difensore di sfruttati ed oppressi, devolverà tale somma a favore di esodati, disoccupati, emarginati.

 

FB

 

Lettera 21

Caro Dago,

leggo dell'imminente dipartita di Scott Jovane dal carrozzone del Corriere della Sera.

Ogni santo giorno l'emorragia di copie, per quel che veniva considerato il più prestigioso quotidiano nazionale, continua e non stenta ad estinguersi.

JOHN ELKANN ANDREA CECCHERINI PIETRO SCOTT JOVANE A BAGNAIA JOHN ELKANN ANDREA CECCHERINI PIETRO SCOTT JOVANE A BAGNAIA

Tutto questo è abbastanza normale: se mi viene offerto un giornale che copia -male- Repubblica oppure Repubblica, l'originale, ho davvero pochi dubbi, mi butto direttamente sull'originale.

 

Quello che appare evidente in questa vicenda è il valore abbastanza discutibile del giovane Elkann, che si manifestano nella strategia del gruppo e nelle scelte editoriali.

Se in FCA viene mascherato dalla presenza di un gigante quale Marchionne -lo si ami o lo si odi gioca in una categoria a parte rispetto alla stragrande maggioranza dei manager italiani - nel Corrierone dimostra tutte le sue capacità, invero mediocri.

Aveva ragione Pierluigi Celli, nel suo "Comandare è fottere. Manuale politicamente scorretto per aspiranti carrieristi di successo": "nascere bene", aiuta.

 

Saluti,

 

Derek W.

 

Lettera 22

matteo renzi pier carlo padoanmatteo renzi pier carlo padoan

Caro Dago, dal Fmi la pietra tombale sul Jobs Act di Renzi: "Ci vorranno vent'anni perché la disoccupazione in Italia torni ai livelli pre-crisi".  Sarebbe ora che il premier si desse una svegliata, così magari, oltre a non scaldare la sedia inutilmente, risale anche nei sondaggi.

 

Piero Nuzzo

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