“AMICI” SÌ, COMPAGNI MAI – AL TEMPO DELLE FESTE DELL’UNITÀ GLI ARTISTI FACEVANO A GARA PER ESSERE TRA I “MIGLIORI”, ADESSO ANCHE UN MORENO QUALSIASI PUÒ DIRE: “IL MIO CONCERTO NON C’ENTRA NULLA CON LA FESTA DEL PD!”

Carlo Moretti per "La Repubblica"

Fa un po' ridere che si dica che io suono alla Festa del Pd. Il mio concerto e la Festa democratica sono due cose diverse: la festa dell'Unità è alla Foce, il mio concerto è al Porto antico. Sono entrambi a Genova, ma in due zone distinte, ci vogliono due autobus per andare da una all'altra. Io vado al concerto di Moreno, cioè al mio show». Il rapper genovese prende le distanze dalla Festa nazionale del Pd, dove domani sera terrà il concerto di chiusura.

Al contrario di quanto accadeva fino a qualche anno fa, e certamente fino quando si chiamavano ancora Feste dell'Unità, chi sale oggi su quel palco lo fa come se fosse in un qualsiasi palasport. Nessuna necessità di sintonia o visione del mondo.

Da più di tre mesi Moreno, vincitore del talent show di Canale 5 "Amici", è in vetta alle classifiche di vendita con l'album "Stecca", ha 23 anni, proviene da una famiglia operaia e nella sua vita precedente è stato un parrucchiere. Oggi tutti parlano di lui come del golden boy del rap italiano. Nei suoi testi la voglia di riscatto si incarna negli eroi dei manga giapponesi, nei personaggi dei videogiochi, ribolle il mondo della televisione, cita icone pop come Valeria Marini e Fabrizio Corona.

Moreno, al Porto antico non ci sarà dunque nessun segno che collegherà il suo concerto alla Festa del Pd?
«Nessun tipo di segno, assolutamente nessuno, anzi, mi fa un po' sorridere tanto clamore.
In queste settimane sono in giro a far concerti e la sesta tappa del mio "Confusione tour" si tiene a Genova.

Sono a casa, finalmente faccio la data a casa mia e non ho bisogno di essere appoggiato da un partito, qualunque sia. Non mi sento sotto nessun cappello, posso ringraziare ma una data a Genova l'avrei fatta comunque, sono convinto che la gente aspettasse da tempo il mio concerto, non c'è bisogno di altro».

Ma il suo nome, insieme a quello di altri artisti, è stato scelto dagli organizzatori.
«Certo. Ma alla festa dell'Unità c'è sempre la musica, e quest'anno magari si saranno accorti che c'è il rap, di questo ne posso essere solo contento ».

Si ritroverà per la seconda volta ospite di un evento in cui viene invitato a parlare anche Matteo Renzi: l'ha incontrato ad "Amici"?
«No, partecipando al talent show di Maria De Filippi non si poteva avere contatti con nessuno. L'ho seguito dai monitor, ma come facevo con tutti gli ospiti, ci mancherebbe. Solo Al Pacino alla fine della puntata si è avvicinato a stringerci la mano, ed è stato un onore per me, ho visto tutti i suoi film».

Inevitabilmente, le sue parole saranno le ultime pronunciate alla Festa democratica. Cosa dirà?
"Dirò: "Grazie a tutti". Siamo in una situazione politica delicata, io mi voglio concentrare sulla musica e su nient'altro. È importante interessarsi e votare, ma per il resto non dico di più».

 

IL RAPPER MORENOIL RAPPER MORENOIL RAPPER MORENORAPPER MORENO E MARIA DE FILIPPIEPIFANI CAPACCHIONE LETTA FOTO LAPRESSE

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

luca zaia matteo salvini giorgia meloni

PRONTI? VIA: LE GRANDI MANOVRE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO SONO PARTITE. MATTEO SALVINI SOSTIENE CHE IL VERTICE DI OGGI A PALAZZO CHIGI SULLE CANDIDATURE SIA “ANDATO BENISSIMO”. MA A ZAIA FRULLANO I CABASISI E STA PENSANDO DI APPOGGIARE UN CANDIDATO DELLA LIGA VENETA. SE MELONI E SALVINI METTONO IN CAMPO IL FRATELLO D’ITALIA LUCA DE CARLO, IL “DOGE” LO ASFALTA ALLE URNE – CAOS PD: NELLA ROSSA TOSCANA ELLY SCHLEIN FA UNA FIGURACCIA ED È COSTRETTA A FARE PIPPA DI FRONTE AL CONSENSO DI EUGENIO GIANI – PER CHI SUONA LA CAMPANIA? IL SINDACO DI NAPOLI, MANFREDI, TRATTA CON DE LUCA E CONTE. E ELLY È FUORI DAI GIOCHI…