reality

REALITY SCIÒ! - IGNAZIO MOSER AL ‘GFVIP’: ‘SONO STATO CON 163 DONNE. SE LE SCOPI BENE TORNANO TUTTE’ - VIDEO: A ‘PECHINO EXPRESS’ UNA ‘FRIGNANTE’ ANTONELLA ELIA LITIGA CON ACHILLE LAURO: ‘COGLIONE, CHE SEI VENUTO A FARE QUI?

ignazio moser

1. LA LISTA DI IGNAZIO MOSER RIVELA CHE È STATO CON 163 DONNE: “SE LE SC*** BENE TORNANO TUTTE”

Stefania Rocco per http://gossip.fanpage.it/

 

Sta circolando sul web un video tratto dall’edizione in corso del Grande Fratello Vip e riferito a Ignazio Moser. Il ciclista ha rivelato nei giorni scorsi di tenere una lista delle sue donne, una specie di elenco all’interno del quale registra meticolosamente tutte le sue conquiste e abbina un voto a ogni nome a seconda dell’abilità dimostrata a letto.

 

ignazio moser gfvip

Aiutato dall’indiscutibile prestanza fisica, Moser ha reso noto il numero delle sue amanti: addirittura 163. In un momento di quella che potrebbe essere definita goliardia – ma sono molte le donne che hanno storto il naso – il ciclista, rivolto a Gianluca Impastato, ha aggiunto: “Se le sco** bene tornano tutte”.

 

 

 

2. PECHINO EXPRESS, LITE SUBLIME TRA LA ‘FRIGNANTE’ ANTONELLA ELIA E L’ANTIPATICO ACHILLE LAURO. LEI: “COGLIONE E TU CHE SEI VENUTO A FARE QUI?”

Davide Turrini per www.ilfattoquotidiano.it

 

ignazio moser and friends

La gara di 404 chilometri, da Baguio a Munoz nelle Filippine, suddivisa in tre giorni e tre notti di ricerca di pernottamento, passaggi e cibarie senza il becco di un soldo, ha visto vincere la coppia più antipatica e odiosa della tv contemporanea: I Compositori

 

Please, please, please. Non è Fiona Apple ad intonare il suo brano omonimo ma il leitmotiv di Pechino Express – Verso il Sol Levante, la sesta edizione del reality esotico di RaiDue giunto alla sua quarta puntata con ricchi premi, incazzature, pianti e cotillion. La richiesta impellente di un passaggio su un mezzo di trasporto da parte delle sei coppie (rimaste) di concorrenti è l’aspetto più divertente del meccanismo di gioco con prove assortite che quest’anno è iniziato a Padre Burgos nelle Filippine, attraverserà Taiwan e finirà a Tokyo, in Giappone.

 

antonella elia

Intanto nell’ultima puntata nessuna coppia è stata eliminata grazie alla “busta nera” che ha cancellato sul finale la sentenza sul campo degli ultimi arrivati in quarta tappa, ovvero I Maschi (Francesco Arca e Rocco Giusti).  Secondo, la gara di 404 chilometri, da Baguio a Munoz nelle Filippine, suddivisa in tre giorni e tre notti di ricerca di pernottamento, passaggi e cibarie senza il becco di un soldo, ha visto vincere la coppia più antipatica e odiosa della tv contemporanea: I Compositori.

 

Achille Lauro ed Edoardo Manozzi sono due figure esteticamente borderline perfino nella loro studiata e calcolata costruzione dei personaggi a tavolino con gli autori. Esseri impalpabili, androgini e perturbanti, che in alcuni momenti rievocano i Drughi di Arancia Meccanica con quell’algido atteggiamento strafottente da agitatori di quartiere. Ebbene i due hanno vinto la gara, soprattutto per una sorta di bonus guadagnato sul campo.

antonella elia achille lauro pechino express

 

 

Tappa che altrimenti sarebbe stata vinta da Le Caporali, una sempre splendida frignante Antonella Elia e la G.I.Joe del fitness con variante sul sacro Jill Cooper. La Elia si è infatti esibita in uno show/litigio davvero sublime con uno dei Compositori reo di aver rifilato una bastonata nel viso alla compagna durante la prova dei “pugni di riso”, classico step alla Giochi senza frontiere con i concorrenti in piedi su un sottile tronco di legno verticale che si devono dare colpi l’uno sul corpo dell’altro spingendo il nemico a cadere giù nel fango.

 

E mentre la Elia perdeva ogni incontro, la collega Jill la salvava portandola in finale. Poi vinto lo scontro dai Compositori l’ex valletta di Corrado si è imbestialita per l’esito della gara ed è sbottata riferita a Lauro che la sfotteva per essere riapparsa in tv solo per lamentarsi. “Mi ha detto sei venuta qui a farti vedere in televisione! Coglione e tu che sei venuto a fare qui?”, ha confessato tra le lacrime la Elia. “Sono cinque anni che non faccio più l’ospite in tv. Ho fatto teatro, non voglio più fare ospitate”.

antonella elia

 

Pechino Express comunque gira a mille. Mai una situazione viene tirata per le lunghe, e il montaggio in post lavora rapido per tagliare ogni divagazione e peculiarità possibile che non sia già quella rappresentata dai “tipi” delle coppie. Tanto che in questa osservazione parecchio colonial/turistica sul mondo esotico fatto di frutti tipici, pioggia, terrazzamenti e tracce evidenti di slum, sembra quasi di essere in un posto qualunque dell’Asia sudorientale popolato da mille anonime formichine. Il format belga-olandese è così si sa. Non siamo con Licia Colò Alle falde del Kilimangiaro.

 

ignazio moser gfvip

Al timone c’è invece la sorniona presenza di Costantino della Gherardesca, dieta ferrea che ne sgonfia il fare autoritario e lo ricolloca nel dolce e divertito ruolo dell’anfitrione che talvolta sfocia anche in comicità non sense (il risveglio nelle capanne era un pezzo di bravura degli autori italiani non da poco), aspetto da esplorare e proporre maggiormente durante le puntate.

 

Infine tifo convinto perché a vincere Pechino Express siano #LeClubber, Valentina Pegorer ed Ema Stokholma. Solo per sentire cosa (non) si dicono tra loro, quell’appellarsi “zia”, o finire nel mondo chic dello stivalino o del cinturone da disco giusto in mezzo alle povere capanne filippine. Valentina ed Ema le vorremmo sempre al top con un’inquadratura in più rispetto agli altri concorrenti.

 

ignazio moser

 

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…