“LEI È UN BALOTELLI” - ESSERE MARIO IN SPAGNA DIVENTA UN INSULTO CHE IL QUOTIDIANO SPORTIVO “AS” USA PER PICCHIARE DURO SU MOURINHO (“UNA SPECIE DI BALOTELLI DELLE PANCHINE”) - MINO RAIOLA, INTANTO, DIFENDE IL SUO BALO DALLE UOVA D’ORO: “MELA MARCIA? MA NO, È UNA CILIEGINA. BERLUSCONI HA FATTO UNA GAFFE” - DOPO SNEIJDER, IL GALATASARAY CHIEDE ANCHE BOATENG: LA SERIE A È ORMAI PERIFERIA DELL’IMPERO (OTTOMANO)….

1- IL GALATASARAY NON LASCIA, RADDOPPIA DOPO SNEIJDER CHIEDE BOATENG
Monica Colombo per il "Corriere della Sera"

Derby alla Moschea blu di Istanbul? Il Galatasaray di Terim sogna lo shopping selvaggio a Milano, terra di conquista di numeri 10. Ha avvicinato Wesley Sneijder, separato in casa all'Inter, proponendo 9,5 milioni di euro alla società di Massimo Moratti e un contratto da 4,5 milioni all'olandese. L'accordo con i nerazzurri c'è, mentre Wesley ci sta pensando.

A dire il vero, sul Bosforo si respira grande ottimismo tanto che ieri il direttore sportivo del Galatasaray, Bülent Tulun, ha svelato: «Sneijder deciderà nelle prossime 24 ore se dire sì al Galatasaray. Nel 99% dei casi, a questo punto, le operazioni si chiudono. C'è una probabilità che Wesley possa venire da noi, non c'è comunque ancora niente di sicuro né in senso positivo, né negativo. Direi che abbiamo sensazioni positive. Ma non posso aspettarmi altro, in 24 ore sapremo».

In realtà il giocatore prende tempo in attesa di rilanci dalla Premier League. Chi invece si è mostrato allettato dal sondaggio effettuato nei suoi confronti è Kevin Prince Boateng, il giocatore milanista più citato di questo inizio di 2013.

Divenuto l'emblema della lotta al razzismo, dopo la pallonata in curva a Busto Arsizio e l'abbandono del campo (atteggiamenti per altro sconsigliati dalla stessa società milanista: subito dopo l'amichevole, Adriano Galliani ha inviato una lettera a tutti i giocatori e all'allenatore ricordando la procedura da seguire e sconsigliando future iniziative personali), Boateng aveva già nei giorni scorsi manifestato l'idea di andare via dall'Italia per i gesti discriminatori subiti. Ieri con il suo procuratore ha discusso per oltre due ore con Adriano Galliani, Ariedo Braida e Massimiliano Allegri dell'offerta ricevuta dai turchi.

Che garantirebbero un ingaggio da 4 milioni di euro, ben superiore ai 2,5 garantiti dal Milan. «Boateng non è in vendita, non c'è nessuna operazione, nessuno l'ha mai chiesto, se lo chiedessero diremmo di no. Il Boa ha 25 anni, fa parte del presente e del futuro del Milan» ha dichiarato netto Adriano Galliani. Boateng, uscendo dagli uffici di via Turati, interrogato sul suo futuro, ha risposto «buonasera» mentre Allegri, alla domanda se il ghanese potesse andare via ha replicato, lapidario: «Chiedetelo a lui».

Insomma la sensazione è che nonostante le smentite non tutti i discorsi con i turchi siano chiusi, aspettando un rilancio sui 15 milioni messi per ora sul piatto dal Galatasaray o valutando i nomi con cui eventualmente sostituire in futuro Boateng.

Di certo il Milan ha provato a soffiare Lodi all'Inter, ma il Catania non intende cedere il centrocampista prima di giugno. Sul fronte difensori si è raffreddata la pista che porta a Zaccardo del Parma mentre si segue Santon. In serata l'ad milanista ha cenato con Enrico Preziosi; portate del menù: Antonelli, Granqvist, Perin e Kucka.

Nel pomeriggio il vicepresidente rossonero ha incontrato Mino Raiola per un chiarimento dopo la battuta di Berlusconi su Balotelli definito mela marcia. «Mario non è una mela marcia, è una ciliegina. Berlusconi, con quelle parole ha sbagliato, è stata una gaffe» ha spiegato l'agente, che ha aggiunto che Robinho potrebbe rinnovare il contratto con il Milan. Piero Ausilio, uomo mercato nerazzurro, ha aggiunto: «Balotelli? Il nostro diritto di prelazione su di lui esiste». Intanto ha sondato Bellomo del Bari (seguito dalla Roma) e si informa con il Pescara su Weiss e Quintero. Gli abruzzesi vorrebbero Livaja, promesso all'Atalanta per Schelotto.

2 - «MOURINHO È COME BALOTELLI» ESSERE MARIO DIVENTA UN DIFETTO
Dal "Corriere della Sera"

«Lei è un Balotelli». Inteso come un grave difetto. Anzi, un insulto. È l'ultima conquista di cui può andare fiero Mario, da ieri con nuovo look biondo. Balotelli insomma come sinonimo non più di talento calcistico ma di qualcosa di molto negativo. È l'equazione fatta ieri dal quotidiano sportivo spagnolo As per criticare José Mourinho: «È una specie di Balotelli delle panchine», hanno scritto, intendendo che ormai José fa notizia solo per i suoi comportamenti extra campo, non per i risultati.

Il paragone, a dire la verità, sembra umiliante per il tecnico, ma tant'è: a questo punto è arrivata l'irritazione della critica di Madrid per la gestione del Real fatta da Mourinho finora. Quello che sorprende è che siano messi così sullo stesso piano il giocatore e proprio l'allenatore che più lo ha criticato per i suoi comportamenti durante il biennio trascorso all'Inter insieme.

«Uno che si allena con Cambiasso e Zanetti senza migliorare ha un solo neurone, forse pure infortunato», disse José di Mario. Chi avrebbe mai immaginato che qualcuno un giorno li avrebbe considerati simili? Di diverso tra i due, almeno per adesso, restano i capelli. Mario Balotelli si è presentato ieri all'allenamento del Manchester City con una nuova acconciatura choc, subito fotografata e rilanciata dal sito del club. Titolo: «Un nuovo anno, un nuovo taglio di capelli, un nuovo inizio?».

 

 

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