sanremo - conti e emma

LA DISFIDA DELLE MUTANDE PAZZE - DUELLO A COLPI DI TWEET TRA I GIGANTI DELL’INTIMO YAMAMAY E CALZEDONIA - LA FIDANZATA DEL REGISTA ROBERTO CENCI (MANAGER DI CALZEDONIA) AL VELENO SUI TENORINI DE IL VOLO E SU CARLO CONTI: “SI È FATTO TUTTE LE VALLETTE DELL’EREDITÀ”

Selvaggia Lucarelli per “Libero quotidiano”

 

COMMENTO LAURA CASTELLUCCI MANAGER CALZEDONIACOMMENTO LAURA CASTELLUCCI MANAGER CALZEDONIA

Se pensate che la guerra delle mutande sia quella tra Fanny Neguesha e Cristina Buccino tra chi le porti più ridotte sull’Isola dei famosi, vi sbagliate di grosso. La battaglia è molto più alta e appassionante e si gioca se non proprio nella stanza dei bottoni, visto che di mutande si parla, almeno in quella degli elastici.

 

Protagonisti i due colossi dell’intimo italiano: Calzedonia contro Yamamay. Che è come dire Coca Cola contro Pepsi. Apple contro Samsung. Renzi contro Berlusconi. Belen contro Canalis. Insomma. Le due grandi aziende italiane che si spartiscono la fetta più grossa del fatturato sottovesti, si stanno scontrando a colpi di giarrettiera. Partiamo dall’inizio perché la storia è intricata e ha come causa scatenante non una modella scippata all’altro o un push up scopiazzato ma, incredibilmente, la vittoria sanremese de Il volo, i cui tre giovani componenti avevano sì posato profeticamente in mutande in camerino poco tempo fa, ma certo non potevano immaginare cosa avrebbero scatenato.

 

rocio moralez e carlo contirocio moralez e carlo conti

Il debutto dei tre è avvenuto nel 2009 nel programma tv Ti lascio una canzone condotto da Antonella Clerici. I tre tenorini si erano presentati come solisti e il regista della trasmissione, Roberto Cenci, ebbe la fortunata idea di costituire il trio. Insomma, come direbbe il buon Baudo, Il volo l’ha inventato lui! Di lì il successo del gruppo e le strade che si dividono. Il volo quest’anno partecipa a Sanremo e vince mentre Roberto Cenci è il regista della nuova edizione dell’Isola dei famosi. E qui viene il bello.

charlize theron carlo conticharlize theron carlo conti

 

L’isola è sponsorizzata da Tezenis, gruppo Calzedonia e casualmente la fidanzata del regista Cenci, Laura Castellucci, è la brand manager dell’azienda veronese Calzedonia. A Sanremo intanto debutta il nuovo spot del concorrente Yamamay con la top model Mathilde Golher. Una mutanda a te e una a me come in un’ammucchiata educata e pare filare tutto liscio, finché i tre de Il volo non si beccano l’orrido palmizio d’oro e, microfono in mano, ringraziano la gente per averli votati al festivale e tanti saluti. Tragedia greca.

 

Non hanno ringraziato il loro pigmalione Roberto Cenci il quale, piccato, scrive un post risentito su Facebook in cui li taccia di ingratitudine. E deve essersi sfogato parecchio anche in casa, oltre che sui social, perché la fidanzata manager di Calzedonia Laura Castellucci a quel punto impugna la tastiera e dopo un giretto qua e là sul web, approda sulla pagina facebook di Vanity Fair dove sotto una foto del povero Carlo Conti, scrive testuale: «Si è fatto tutte le ereditiere negli anni, in Rai lo sanno tutti e le faceva raccomandare come ballerine in altre trasmissioni».

il volo in mutande 013 12 16 a 08.02.16il volo in mutande 013 12 16 a 08.02.16

 

Insomma, se a questa Castellucci fosse andata male come manager in Calzedonia poteva sempre tentare la via diplomatica in Medioriente. Che poi, pure se fosse vero, chiamalo scemo. Ma soprattutto: manco avesse dato un ministero a ’ste ballerine. Seguono poi altri commenti al vetriolo su Rocio, Malika e, naturalmente, sui ragazzi de Il volo: «Se non fosse per chi li ha lanciati sarebbero a coltivare arance in Sicilia o a fare la transumanza in Abruzzo», scrive la Castellucci questa volta sulla sua pagina Facebook. Insomma, più che stracci in faccia, Cenci in faccia.

 

Qualcuno (Alessandra Menzani di Libero), purtroppo per la povera Castellucci, si accorge dei suoi commenti su Vanity Fair e li segnala in un pezzo sugli strascichi sanremesi. Come accade sempre in questi casi, ovvero quando le persone si accorgono tardivamente di aver usato i social network come lo scarico del wc di casa propria, si tira fuori la vecchia scusa «mi hanno rubato l’account».

JULIA ROBERTS CALZEDONIAJULIA ROBERTS CALZEDONIA

 

Sia Roberto Cenci che la fidanzata, trascorrono l’allegra serata prima a denunciare pubblicamente il furto dell’account della manager e poi a rimuovere il di lei profilo. Anche voi, come me, immagino crediate che nel mirino di Anonymous ci fossero da tempo i siti di propaganda Isis, i siti del Pentagono, l’intera rete internet della Corea del Nord e Laura Castellucci. Anonymous ha puntato da un po’ il nemico della democrazia Carlo Conti e ha deciso di annientarlo dall’account della temutissima leader estremista della mutanda fiorata Laura Castellucci. Ovvio.

 

Fatto sta che quando la vicenda diventa pubblica e il web la commenta tra il basito e il divertito, in una discussione su Facebook interviene il nemico giurato del gruppo Calzedonia, ovvero il fascinoso presidente di Yamamay Gianluigi Cimmino, il quale senza tanta diplomazia commenta così la scivolata della manager rivale: «Forse la signora Castellucci era nervosa per il flop dell’Isola dei famosi e lo straordinario successo di Yamamay a Sanremo. Tipico del loro stile».

 

Non solo, sulla sua pagina Facebook rincara la dose: «Purtroppo la botta di Sanremo è stata tostissima per i nostri amici di Verona. Che pensino all’isola dei cafoni!». Insomma, se fosse mai esistito il dubbio che tra Yamamay e Calzedonia potesse esserci una competizione allegra e leggera, quel dubbio è definitivamente fugato. A questo punto, non resta che un duello finale. Non resta che la sfida all’ultimo perizoma.

MARICA PELLEGRINELLI YAMAMAYMARICA PELLEGRINELLI YAMAMAY

 

Non pretendiamo che i proprietari di Calzedonia e Yamamay Sandro Veronesi e Gianluigi Cimmino se le diano di santa ragione, ma potrebbero chiudere la faccenda con un bel catfight nel fango tra le due testimonial dei rispettivi marchi Julia Roberts e Marica Pellegrinelli. Non so se loro farebbero poi pace, ma le vendite dell’intimo si impennerebbero notevolmente. E di sicuro, con questa storia, si potrebbe girare il remake di Mutande pazze.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA ALL'EUROPA E LONTANA DAL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, EVITANDO OGNI COLLISIONE CON LA FRANCIA E FACENDO ASSE CON GERMANIA E POLONIA - MA ''IO SONO GIORGIA" HA DAVANTI DUE OSTACOLI: L'ESTREMISMO "PATRIOTA" DI SALVINI E LO ZOCCOLO DURO DI FRATELLI D'ITALIA GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...