eleonora giorgi

IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - CI LASCIA ELEONORA GIORGI, SCOMPARSA OGGI A 71 ANNI. BELLA, SCANDALOSA, SFRONTATA, INCAPACE, ALMENO NELLA PRIMA PARTE DELLA SUA CARRIERA, DI NON BRUCIARE TUTTO DI CORSA - È STATA UNA INDIMENTICABILE STAR DEL CINEMA ITALIANO DEGLI ANNI ’70 E ’80, A METÀ TRA FILM DI GENERE, COMMEDIE E FILM D’AUTORE - HA RAPPRESENTATO NON UN OGGETTO DEL DESIDERIO MA UNA RAGAZZA MODERNA IN CUI IDENTIFICARSI. HA FATTO USCIRE PAZZA UN’INTERA GENERAZIONE - CREDO CHE LA SUA CARRIERA PIÙ VERA SIA RACCHIUSA TRA “APPASSIONATA” E “BOROTALCO”, CI MANCHERÀ… - VIDEO

eleonora giorgi

Marco Giusti per Dagospia

 

Andava veloce Eleonora Giorgi, scomparsa oggi, troppo presto, a 71 anni. Andava veloce su quella moto che vediamo già nel suo primo film, “Roma” di Federico Fellini, e sulla quale adorava farsi fotografare nei primi anni ’70. La stessa che presta a Alessandro Momo, suo amico del cuore, quando si schianta nel 1974, all’inizio della sua carriera. E lei si sente un po’ responsabile. E comunque la segna.

 

ELEONORA GIORGI

Bella, scandalosa, sfrontata, incapace, almeno nella prima parte della sua carriera di non bruciare tutto di corsa, Eleonora Giorgi è stata una indimenticabile star del cinema italiano degli anni ’70 e ’80, a metà tra film di genere, commedie e film d’autore, grazie a grandi successi come “Appassionata” di Gianluigi Calderone, che la lanciò assieme a Ornella Muti come coppia di teenager sexy e pericolose, “Borotalco” di Carlo Verdone, dove si reinventa comicamente, “Dimenticare Venezia” di Franco Brusati, dove recita assieme a Erland Josephson e Mariangela Melato, “Inferno” di Dario Argento, “Grand Hotel Excelsior” di Castellano e Pipolo, dove divide la scena con i grandi comici del momento, Celentano, Abatantuono, Verdone.

 

Una delle rare attrici degli anni ’70, assieme a Ornella Muti, capace di passare, da subito, dalla commedia al drammatico. Senza etichette. Costanzo Costantini, sul “Messaggero”, poco prima dell’uscita di “Appassionata”, intervista sia Ornella Muti che la Giorgi allora ragazzine, alle prese con il loro primo film importante e decisamente erotico.

ornella muti eleonora giorgi appassionata

 

“Nel copione di Appassionata”, dice la Giorgi, “Ornella aveva un personaggio più malizioso del mio. Un’adolescente che tenta di sedurre il padre è un personaggio molto malizioso. Ma, a film finito, le cose sono cambiate. Lei è molto provocante, ma io sono molto più spregiudicata. Lei incarna i tabù e le malizie, io la spregiudicatezza e le modernità. Lei ha dei complessi rispetto al sesso, io non ho alcun complesso”. Ecco. Da subito, Eleonora Giorgi si è vista in grado di rappresentare non un oggetto del desiderio, come la Muti, ma una ragazza moderna nella quale identificarsi.

eleonora giorgi ornella muti

Ricordo che al liceo eravamo divisi tra fan della Giorgi e fan della Muti. Magari la Muti era più sexy, ma la Giorgi era più vicina a noi, era una ragazza come noi. Come diceva lei, spregiudicata e moderna. Ha fatto uscire pazza un’intera generazione. Nata a Roma nel 1953, la troviamo tra gli attor giovani del nostro cinema nei primissimi anni ’70 quando non ha ancora vent’anni. “Roma” di Fellini, “La tarantola dal ventre nero” di Paolo Cavara, un ruolino accanto a bellissime come Claudine Auger e Barbara Bach, “Number One” di Gianni Buffardi, il trashissimo “Tutto per uno, botte per tutti” di Bruno Corbucci.

 

eleonora giorgi

Esplose come la scandalosa e nudissima Suor Agnese nel tonaca movie “Storia di una monaca di clausura”, diretto da Domenico Paolella con Catherine Spaak, non un sequel, ma una sorta di numero 2 rispetto a “le monache di Sant’Arcangelo”, sempre diretto da Paolella con Anne Heywood e Ornella Muti. E’ grazie al successo di questi due tonaca movies prodotti da Tonino Cervi con le ragazzine che nasce l’idea di metterle insieme per “Appassionata” di Gianluigi Calderone, dove provocheranno sessualmente il dottor Rutelli (sic!), dentista maturo interpretato da Gabriele Ferzetti.

 

eleonora giorgi e carlo verdone borotalco

 Il film verrà censurato, messi in salamoia per quattro mesi per poi uscire nel luglio del 1974. Ovviamente ci andai il primo giorno al primo spettacolo. E chi se lo sarebbe perso. Erano due ragazze bellissime in un film che mixava un sub-nertoluccismo con le pruderie alla Samperi. Ha il ruolo di una cameriera caruccia nel curioso “Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno”,  diretto da Luciano Salce con Paolo Villaggio e Lila Kedrova. La ritroveremo ne “Il bacio” di Mario Lanfranchi, tentativo poco riuscito di dar vita al genere del romanzo d’appendice.

 

eleonora giorgi storia di una monaca di clausura

Torna alla commedia sexy con “La sbandata”, diretto, ma non firmato, per problemi contrattuali, da Salvatore Samperi, che diventa “produttore” con Domenico Modugno in un ruolo alla Turi Ferro. Sulle pagine de “Il Giornale dello Spettacolo” viene lanciato con una grande foto di Eleonora Giorgi in moto, probabilmente una foto di Playboy, e la scritta «Salvatore Samperi comunica che La sbandata uscirà a Natale». Eleonora Giorgi ricordava il film con simpatia.

renato pozzetto eleonora giorgi mia moglie e una strega

«Visto oggi appartiene a quel filone meraviglioso del cinema italiano… anche quel tipo di erotismo, che allora sembrava chissà cosa, era ingenuo, ancillare». Ma il film non ha lo stesso successo dei primi film di Samperi. Modugno, che ha preso il posto di Marcello Mastroianni, non viene accettato dal pubblico come attore. La critica lo massacra. Per Renato Palazzi, Corriere della Sera, è «Grossolano nei risvolti erotici, privo di autentico sviluppo drammatico, punta soprattutto sull’esuberanza di Domenico Modugno, che suona tuttavia il suo violino su una corda sola e nelle grazie un po’ asinine della formosa Eleonora Giorgi». Che cafoni…

eleonora giorgi adriano celentano mani di velluto

 

Più carino, e molto spinto (nelle edizioni internazionali aveva anche scene hard girate con attori dell’hard) è “Conviene far bene l’amore” di Pasquale Festa Campanile con Christian De Sica e Gigi Proietti. L’idea, fantascientifica e grottesca, è che l’energia del sesso possa diventare una sorta di nuova energia con la crisi della benzina e dell’elettricità. La Giorgi negli anni ’70 gira un po’ di tutto, è una infermiera sexy in “Cuore di cane” di Alberto Lattuada con Max Von Sydow e Cochi Ponzoni, ma la troviamo anche nell’impegnato “L’Agnese va a morire” di Giuliano Montaldo, nel poliziesco “Liberi armati e pericolosi” di Romolo Guerrieri con Stefano Patrizi e Tomas Milian, “L’ultima volta” di Aldo Lado con Joe Dallesandro e Massimo Ranieri.

 

eleonora giorgi nino manfredi nudo di donna

Fanno scandalo le sue scene di nudo in “Disposta a tutto” di Giorgio Stegani con Bekim Fehmiu, l’Ulisse televisivo, e Barbara Magnolfi. Invitata in tv da Enzo Biagi per un dibattitto su erotismo e censura, è chiaramente alterata. Intervistata da “L’Europeo” nel 1982 dichiara che è “La mia peggior esperienza. Non l’ho neppure visto sullo schermo”. Nei film della fine degli anni ’70 sembra proprio che si stia buttando via. La troviamo nell’erotico basso “Suggestionata” di Alfredo Rizzo con Gabriele Ferzetti e Gioia Scola, nell’erotico alto “Una spirala di nebbia” di Eriprando Visconti, nell’avventuroso “6000 km di paura” di Bitto Albertini con un Joe Dallesandro non proprio lucido, nel non bellissimo “Non sparate su di noi” di Gianni Crea.

eleonora giorgi foto di bacco

Ricordo bene che pensavamo di averla perso, quando dal rapporto con Angelo Rizzoli, ritornò come star di prima grandezza in film come “Un uomo in ginocchio” di Damiano Damiani e, soprattutto, in “Dimenticare Venezia” di Franco Brusati, che ebbe un grande successo e dove recita assieme a Erland Josephson e Mariangela Melato. Negli anni ’80 sembrava un’altra attrice in grandi successi come “Mani di velluto” di Castellano e Pipolo con Celentano, la prima di tante commedie che girerà con i nostri comici maggiori.

 

Se il tentativo di film d’autore con Alberto Lattuada, “Nudo di donna”, farà una pessima fine, Lattuada lascerà il set e il film lo girerà malamente Nino Manfredi, l’incontro con Carlo Verdone produrrà “Borotalco”, uno dei film comici italiani più amati di sempre. E indicherà alla Giorgi la strada più giusta. Infatti non funziona nell’ambizioso “Oltre la porta”, prodotto dal marito Angelo Rizzoli con la regia di Liliana Cavani, vero e proprio disastro dove recita com Marcello Mastroianni e Tom Berenger. Suscitò perplessità e risate a Venezia, dove Giovanni Buttafava lo bollò come “uno dei film più brutti di sempre”.

eleonora giorgi nudo di donna

 

Con “personaggi inesistenti, recitato malissimo (povero Mastroianni)”. Rizzoli cercava di inserirla in un cinema più alto, quando in realtà funziona decisamente meglio nelle commedie, come “Grand Hotel Excelsior”. O come “Sapore di mare 2”, dove recita col suo futuro compagno, Massimo Ciavarro. Seguiterà a girare qualche buon film, a muoversi tra tv e cinema, diventerà anche regista e produttrice. Ma credo che la sua carriera più vera sia tutta racchiusa tra “Appassionata” e “Borotalco”.

 

 Ci mancherà, perché ha segnato qualcosa che ci sembrava moderno e leggero all’inizio degli anni ’70, e che presto si trasformerà in qualcosa di cupo e davvero poco leggero. Ma seppe sempre come uscirne, come inventarsi di nuovo, come tornare a rimettersi in gioco.

ELEONORA GIORGI MASSIMO TROISIeleonora giorgieleonora giorgi grand hotel excelsioradriano celentano eleonora giorgi grand hotel excelsior eleonora giorgi appassionata penthouse ita eleonora giorgieleonora giorgi carlo verdone foto di bacco (4)eleonora giorgi carlo verdone foto di bacco (5)eleonora giorgi foto di baccoeleonora giorgi carlo verdone borotalcoeleonora giorgi mia moglie e' una strega eleonora giorgi nino manfredi nudo di donna ELEONORA GIORGI MASSIMO TROISIeleonora giorgi mia moglie e una stregaeleonora giorgi adriano celentano mani di velluto ELEONORA GIORGI PINO DANIELEeleonora giorgi adriano celentano mani di velluto

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…