diane ladd

IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - SE NE VA DIANE LADD, 89 ANNI, GRANDE ATTRICE AMERICANA DIVISA NEI PRIMI ANNI ’60 TRA TEATRO OFF-BROADWAY, INFINITE SERIE TV E CINEMA - FURONO GLI INCONTRI CON MARTIN SCORSESE IN “ALICE NON ABITA PIÙ QUI” E CON DAVID LYNCH, “CUORE SELVAGGIO”, DOVE È LA MADRE DELLA SUA VERA FIGLIA, LAURA DERN, A SEGNARLA E A FARNE LA FORMIDABILE INTERPRETE CHE CONOSCIAMO - IN NESSUN FILM DI HOLLYWOOD ABBIAMO UN RAPPORTO MADRE-FIGLIA COSÌ REALISTICO COME QUELLO CHE DIMOSTRANO DIANE LADD E LAURA DERN IN “CUORE SELVAGGIO”, FORSE ANCHE PER IL FATTO CHE LA SORELLA MAGGIORE DI LAURA, È MORTA A SOLI 18 MESI PER UN TERRIBILE INCIDENTE… - VIDEO

diane ladd

 

Marco Giusti per Dagospia

 

Se ne va Diane Ladd, 89 anni, grande attrice americana divisa nei primi anni ’60 tra teatro off-Broadway, infinite serie tv e il cinema violento dei bikers di Roger Corman, “I selvaggi”, dove recita col suo primo marito, Bruce Dern, e la sua migliore amica, Nancy Sinatra. Ma furono gli incontri successivi, ormai quarantenne, con Martin Scorsese in “Alice non abita più qui” e con David Lynch, “Cuore selvaggio”, dove è la madre della sua vera figlia, Laura Dern, avuta con Bruce Dern a segnarla profondamente e a farne la formidabile interprete che conosciamo.

 

bruce dern e diane ladd in i selvaggi

 Pronta a interpretare qualsiasi ruolo. Per tre volte venne così candidata all’Oscar come non protagonista, “Alice non abita più qui”, “Rosa Scompiglio e i suoi amanti” di Martha Coolidge e “Cuore selvaggio”, ma quello che colpisce è la sua capacità di passare dalla commedia, dalla soap americana più tipica al dramma e all’horror, come dai personaggi più popolari a quelli più sofisticati.

 

diane ladd e laura dern in cuore selvaggio

“Da piccola avevo tre sogni”, dirà, “fare la suora, l’avvocato o l’attrice. Alla fine ho realizzato l’ultimo sogno”. Nata nel 1935 a Meridian, Mississippi, figlia di un’attrice, Mary Lanier, di origini tedesche e norvegesi e di un veterinario, Paul Ladner, a sedici anni si trasferisce a New Orleans per studiare. Fa un po’ di teatro con la scuola e si accorge di lei un amico di John Carradine, che la manda a Hollywood per un ruolo a teatro di “Tobacco Road” proprio col vecchio Carradine.

diane ladd 5

 

Non sfonda, così si guadagna la vita e gli studi teatrali come Chorus Girl tra Los Angeles e Las Vegas. A New York diventa una “Copa Girl” al Copacabana, ma sempre per pagarsi gli studi di teatro. Finisce in compagnia di Ben Gazzara e Harry Guardino a teatro con “Un cappello pieno di pioggia”. Si incontra con Bruce Dern quando recita insieme a lui a New York in una memorabile edizione di “Orpheus Descending” di Tennesse Williams, dove interpreta Carol Cutere e vincerà il premio “Best Off Broadway Actress”.

laura dern e diane ladd

Lo sposa nel 1960. E’ allora che si spostano in California pensando al cinema ma facendo tanta tv. La vediamo in decine e decine di apparizioni e ruoli diversi in “Daniel Boone”, “Naked Cty”, “Mr. Novak”, “Alfred Hitchcock Hour”. Può fare qualsiasi ruolo, ma è perfetta come donna del sud.

 

Fa il suo esordio nel cinema con una piccola parte in “Momento selvaggio”, bel film di Jack Garfein con Carroll Baker e Ralph Meeker, poi nella commedia “20 chili di guai”, ma è solo con “I selvaggi” di Roger Corman, accanto a Peter Fonda, Nancy Sinatra, fresca del successo di “These Boots are Made for Walkin', e Bruce Dern, suo marito, che si lancia davvero nel cinema. E si accorgono di lei. Sui giornali del tempo ne parlano come fosse appunto il suo primo vero film, malgrado avesse già girato 60 telefilm.

 

Alla domanda sul perché fosse arrivata tardi al cinema, risponde che è inutile fare tanta tv per avere piccoli ruoli al cinema. Meglio aspettare un ruolo vero e fare tv o teatro. Quello che fa in “I selvaggi”, come moglie del suo vero marito Bruce Dern lo considera “un ruolo carnoso che dice qualcosa”. Il suo primo vero ruolo al cinema. Ma il suo meglio lo lascia ancora al teatro, nel 1965 è protagonista di “The Goddess” di Paddy Chayefsky.

PETER FONDA NANCY SINATRA E DIANE LADD IN I SELVAGGI

 

Poi la troviamo nella commedia di Robert Alan Arthur “Carry Me Back to Morningside Heights” con Cicely Tyson e Louis Gossett, diretta da Sydney Poitier, dove è una donna bianca del sud in mezzo a un cast di neri, bravissimi. E’ una ragazza intelligente che rilascia, a metà degli anni ’60, interviste sul bisogno di cultura che ha il suo paese (“la cultura è un’arma che serve alla preservazione di una paese come una bomba”), si vanta della sua lontana parentela con Tennesse Williams.

 

ellen burstyn e diane ladd in alice non abita piu qui

Ma i ruoli al cinema sono ancora modesti. La troviamo così in “Boon il saccheggiatore” di Mark Rydell con Steve McQueen, in un altro bikers-movie come “The Rebel Rousers”  diretto dall’oscuro Martin B. Cohen (è il suo unico film) con un cast clamoroso, Cameron Mitchell, Jack Nicholson, Diane Ladd, Bruce Dern e Harry Dean Stanton. Sul set del western “Macho Callahan” di Bernard Kowalski fa amicizia con Jean Seberg.

diane ladd laura dern e bruce dern

Ma la troviamo anche in “WUSA” di Stuart Rosenberg con Paul Newman e Joanne Woodward, in “The Steagle” di Paul Sylbert, in “McKlusky metà uomo metà odio” di Joseph Sargent con Burt Reynolds, sempre in ruoli minore. Il successo le arriva finalmente interpretando Flo, l’amica del cuore di Ellen Burstyn in “Alice non abita più qui” di Martin Scorsese nel 1974, che la porterà alla nomination all’Oscar e alla serie nata dal film.

 

diane ladd e joe antell in chinatown

La troviamo così in film importanti, come “Chinatown” di Roman Polanski, dove è Ida Session, in “Embyro” di Ralph Nelson. Ha un bel ruolo nello sfortunato horror, il primo prodotto dalla Disney, “Qualcosa di sinistro sta per accadere”, diretto da un maestro come Jack Clayton con Jason Robards e Jonathan Pryce, che viene massacrato al montaggio dalla produzione, poi in “La vedova nera” di Bob Rafelson, ma è nel ruolo della madre della protagonista Lula, Laura Dern, in “Cuore selvaggio” di David Lynch che diventa un’attrice di culto.

 

diane ladd e laura dern

La mamma più cattiva e vendicativa del mondo che ogni figlia vede solo nei suoi peggiori incubi. Lynch ne fa un personaggio incandescente, che riprenderà anni dopo in “Inland Empire”. In nessun film di Hollywood abbiamo un rapporto madre-figlia così realistico come quello che dimostrano Diane Ladd e Laura Dern in “Cuore selvaggio”, forse anche per il fatto che la sorella maggiore di Laura, è morta a soli 18 mesi in una piscina di Hollywood per un terribile incidente.

 

E questo deve aver sconvolta non poco la madre e segnato il rapporto con la sua seconda e unica figlia. “Cuore selvaggio” e il successivo “Rosa Scompiglio e i suoi amanti” di Martha Coolidge, dove ancora interpreta la mamma di Laura Dern la portano alle altre due nomination agli Oscar. Che non vincerà. Ma saranno ruoli che le apriranno le porte del cinema di serie A di Hollywood per i successivi trent’anni.

diane ladd 4

 

La troveremo in film come “L’agguato” di Rob Reiner, “I colori della vittoria” e “Charlie’s War” di Mike Nichols, “Indian” di Roger Donaldson, “Joy” di David O. Russell. Per non parlare dei 47 episodi della serie “Cheasepeake Shores” tra il 2016 e il 2022.

diane ladd in la citta in controlucejane fonda e diane ladd in womanspeakdiane ladd in cuore selvaggiobruce dern e diane ladd in i selvaggidiane ladd in cuore selvaggiodiane ladddiane ladd 1diane ladd 2diane ladd 3diane ladd e bruce dern in i selvagginancy sinatra diane ladd e peter fonda in i selvaggidiane ladd e nancy sinatra in i selvaggidiane ladd e laura dern in enlightened la nuova mechristopher plummer e diane ladd in era mio figliodiane ladd in chesapeake shores martin scorsese, ellen burstyn, and diane ladd in alice non abita piu quidiane ladd in qualcosa di sinistro sta per accadere

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?