jessica scatterson tredici

“SI È SUICIDATA DOPO AVER VISTO LA SERIE ‘TREDICI’” – UNA MAMMA ACCUSA NETFLIX PER LA MORTE DELLA FIGLIA 12ENNE: “JESSICA STAVA GUARDANDO QUELLA SERIE CON I SUOI AMICI E HA ELENCATO I SEI MOTIVI PER CUI VOLEVA MORIRE. DOVREBBE ESSERE VIETATA” – SECONDO UNA RIVISTA SCIENTIFICA DOPO IL LANCIO DEL TELEFILM I SUICIDI TRA GLI ADOLESCENTI SONO AUMENTATI DEL 30% – NELLA STANZA DI JESSICA È STATA TROVATA LA… – VIDEO

 

Da www.ilmessaggero.it

 

tredici la serie 3

«Mia figlia si è suicidata dopo aver visto la serie Netflix Tredici. Dovrebbe essere vietata». Lo sfogo è della mamma di Jessica Scatterson che si è tolta la vita a soli 12 anni e ha lasciato un messaggio in cui ha spiegato i suoi “sei motivi per uccidersi”, come la protagonista di 13 Reason Why.

 

jessica scatterson 2

È successo a Warrington, nel Cheshire, in Inghilterra. Il fatto risale al 2017, ma la madre della ragazzina inglese, Rachael Warburton, ha deciso solo adesso di rilasciare interviste alla stampa straniera, per mettere in guardia i genitori e lanciare loro un appello. «Jessica stava guardando la serie tv con i suoi amici e ha elencato i sei motivi per cui voleva morire - ha dichiarato Rachel al Mirror - dovrebbe essere vietato, perché mia figlia lo guardava e spinge i ragazzi all’autolesionismo».

 

tredici la serie 7

L’inchiesta sulla morte della ragazza ha rivelato che lei e le sue amiche si erano auto inflitte dei tagli superficiali a forma di lettere sulle gambe. Il padre di Jessica ha scoperto il suo corpo senza vita nella sua camera da letto. Nella stessa stanza è stata trovata la lama di un temperamatite, degli scritti con riferimenti al suicidio - con su riportato il nome di un presunto bullo - e un disegno che ritrae un atto suicida. La dodicenne si è tolta la vita tre settimane dopo aver visto la serie. Secondo il Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, riporta il Daily Mail, dopo il rilascio di “Tredici” i suicidi tra gli adolescenti sono aumentati del 30%. Un portavoce di Netflix ha difeso la produzione: «È un argomento di fondamentale importanza e abbiamo lavorato sodo per garantire al pubblico la gestione di questo problema in modo responsabile».

jessica scatterson 3

 

2 – C’È UN NUOVO STUDIO SU “TREDICI” E I SUICIDI DEGLI ADOLESCENTI

Da www.ilpost.it

 

Sul Journal of American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, un’importante rivista scientifica di psichiatria pediatrica, è stato pubblicato uno studio che mostra come a un mese dall’uscita su Netlix di una discussa serie tv intitolata 13 Reasons Why i tassi di suicidio negli Stati Uniti siano aumentati in modo significativo tra i ragazzi che hanno tra i 10 e i 17 anni.

 

La serie tv, che in Italia è intitolata Tredici, avrà presto una terza stagione, e affronta il tema del suicidio tra adolescenti in un modo che ha fatto discutere fin da quando è stata diffusa su Netflix, nel 2017. Va precisato che lo studio si basa sul metodo correlazionale: ha indagato la misura in cui due fenomeni sono in relazione tra loro, senza però stabilire se uno sia la causa dell’altro.

tredici la serie 5

 

Significa che lo studio non ha in alcun modo stabilito un nesso causale e definitivo tra la diffusione della serie e l’aumento dei suicidi, ma ha rilevato dei dati mettendoli in correlazione con un determinato periodo di tempo. Correlation is not causation, come dicono gli esperti.

 

 

Tredici racconta la storia di Hannah Baker, una studentessa di un liceo americano che si uccide e che, prima di farlo, registra alcune audiocassette in cui spiega le ragioni che l’hanno portata a suicidarsi. Il lato di ogni cassetta è dedicato a un amico o a un conoscente che ha avuto un ruolo nella sua vita e nella sua decisione di uccidersi.

 

tredici la serie 1

La serie, che è stata co-prodotta dalla cantante Selena Gomez, è stata accusata fin da subito di rendere affascinante il suicidio, di mostrarlo come un modo come un altro per “regolare i conti”, di giustificarlo come un gesto che può avere un senso, e in generale di trattare nel modo sbagliato temi molto delicati. La serie è un teen drama, quindi si rivolge principalmente agli adolescenti. In teoria la sua visione è sconsigliata alle persone sotto i 17 anni, ma in pratica è diventata presto molto popolare tra i più giovani.

 

jessica scatterson 1

La prima stagione di Tredici è uscita il 31 marzo 2017. Il mese dopo, dice questo nuovo studio, negli Stati Uniti c’è stato il più alto tasso di suicidi degli ultimi cinque anni tra i ragazzi che hanno dai 10 ai 17 anni. Nell’analisi, un team di scienziati guidato da Jeffrey A. Bridge del Research Institute al Nationwide Children’s Hospital di Columbus, Ohio, ha analizzato i dati sui suicidi avvenuti tra il gennaio del 2013 e il dicembre del 2017.

 

Dopo aver corretto le tendenze e gli effetti stagionali, il gruppo ha riscontrato che le percentuali per le persone di età superiore ai 18 anni non avevano niente di anomalo. Tra le persone di età compresa tra 10 e 17 anni, però, il tasso nell’aprile 2017 è aumentato quasi del 30 per cento ed è rimasto più alto per i due mesi successivi e per tutto l’anno. Lo studio, contrariamente alle aspettative, ha anche stabilito che il tasso di suicidi non è aumentato in modo significativo tra le ragazze di quella stessa fascia d’età, nonostante siano proprio le ragazze ad avere maggiori possibilità di identificazione con la protagonista di Tredici.

jessica scatterson

 

Lisa M. Horowitz, co-autrice dello studio e scienziata del National Institute of Mental Health’s Intramural Research Program, ha detto al New York Times che «il suicidio è un problema in tutto il mondo» e che è «davvero difficile riuscire a far diminuire questi dati», aggiungendo che «l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è qualcosa che li faccia aumentare».

 

tredici la serie 2

Un portavoce di Netflix ha dichiarato che lo studio in questione è in conflitto con una ricerca pubblicata la scorsa settimana dall’Università della Pennsylvania, che mostra come gli adolescenti che abbiano visto la seconda stagione completa di Tredici siano meno portati a sperimentare autolesionismo o a pensare al suicidio rispetto a quelli che non l’hanno vista o ne hanno interrotto la visione.

jessica scatterson 4

 

La stessa ricerca dice che chi ha visto la serie ha anche maggiori probabilità di provare interesse nell’aiutare una persona con pensieri suicidi. Il portavoce di Netflix ha poi dichiarato che l’azienda sta lavorando per gestire «questo problema delicato in modo responsabile».

 

jessica scatterson 5

Già prima che uscisse la serie, uno dei produttori aveva cercato di ottenere una specie di dichiarazione di sostegno dalla JED Foundation, un’organizzazione che si occupa di prevenire i suicidi tra gli adolescenti. Victor Schwartz, uno degli psicologi a capo dell’organizzazione, aveva spiegato al New York Times che dopo aver visto la serie non avevano potuto sostenerla, perché era «una lunga storia di vendetta».

jessica scatterson 7

 

L’organizzazione aveva addirittura diffuso una guida con dei consigli per guardare la serie, in cui si diceva di non vederla da soli e di lasciare passare un po’ di tempo tra un episodio e l’altro. Anche la National Association of School Psychologists americana aveva sconsigliato ai ragazzi che hanno pensato al suicidio di vedere la serie. Dopo le critiche, Netflix aveva deciso di aggiungere segnalazioni e raccomandazioni.

tredici la serie 6jessica scatterson 6

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?