renzi campo dall orto maggioni berlinguer orfeo ercolani

NOMINE-RAI, IL RUSH FINALE - PER RAI1 SI INFILA ANCHE RUFFINI, VISTO CHE LA ERCOLANI (CHE RESTA FAVORITA) È IN CONFLITTO D'INTERESSE E LA ANDREATTA DOVREBBE MOLLARE RAIFICTION - CHI PRENDE IL POSTO DI CARESSA AL VERTICE DI SKY SPORT? - DI BELLA ULTIMA CHANCE PER RESUSCITARE IL NOIOSO CARROZZONE DI RAINEWS

 

Marco Castoro per la Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

 paolo mieli, stefania giannini, luca lotti, luigi gubitosi, franco marini, simona ercolani paolo mieli, stefania giannini, luca lotti, luigi gubitosi, franco marini, simona ercolani

 

  1. RAIUNO, SPUNTA RUFFINI

Dopo Sanremo si dovrebbe assistere alla girandola delle reti. Campo Dall’Orto non vuole perdere altro tempo perché ci sono da preparare i palinsesti della prossima stagione. A Raiuno la conferma di Leone potrebbe dipendere dall’esito del Festival di Sanremo. I nomi più gettonati che si fanno per Raiuno sono quelli di Simona Ercolani (preferita dai renziani) ed Eleonora Andreatta (ala cattolica).

 

Smantellare Raiuno sarebbe un’autorete clamorosa. Il candidato ideale è un equilibratore tra cattolici e renziani. L’ex Raitre Paolo Ruffini, oggi alla guida della tv dei vescovi Tv 2000, potrebbe essere il terzo incomodo. Anche perché la Ercolani è autrice di format e rischia conflitti di interessi mentre la Andreatta dovrebbe lasciare RaiFiction.

 

Paolo Ruffini Paolo Ruffini

Per Raidue e Raitre si fanno i nomi di Ilaria Dallatana (ex Magnolia e consulente Mediaset) e di Andrea Salerno (direttore editoriale di Fandango e autore di Gazebo). Per Teodoli e soprattutto Vianello non sarà facile mantenere l’incarico.

 

  1. TESTATE SPORTIVE IN FERMENTO

IlarIa DallatanaIlarIa Dallatana

A Sky Sport Fabio Caressa ha fatto intendere che non è intenzionato a restare come direttore perché ha una grande voglia di tornare alle telecronache. Gli mancano troppo i tè caldi e l’input di mandare tutti sotto la doccia. Recentemente sono stati nominati i due vicedirettori, Federico Ferri e Matteo Marani, quest’ultimo ex direttore del Guerin Sportivo, che ha rimpiazzato Fiorenzo Pompei neo pensionato. Per la successione di Caressa si pensa a una soluzione interna.

 

Probabilmente toccherà a Massimo Corcione la poltronissima, mentre ai vice toccherà metterci la faccia perché a tutto il resto penserà l’esperto Corcione. L’ex Premium Marco Foroni è diventato da pochi giorni il direttore di Fox Sport. Ha preso il posto di Fabio Guadagnini entrato nella squadra di Roma 2024. A Premium Sandro Sabatini, promosso caporedattore centrale,  è il nuovo conduttore della Champions.  Il direttore Alberto Brandi è ben solido e non corre alcun rischio.

fabio caressa sky sportfabio caressa sky sport

 

Non è così per il suo interlocutore di Raisport. Carlo Paris è tenuto sotto osservazione da Carlo Verdelli, il direttore editoriale di Viale Mazzini che preferirebbe Mario Orfeo alla guida della testata sportiva, quest’anno determinante per catturare inserzionisti, visto che sono in programma gli Europei di calcio e le Olimpiadi di Rio. La Maggioni spinge per Marco Franzelli. Finora la stagione di Paris non è stata positiva.

 

andrea vianelloandrea vianello

Solo Novantesimo minuto sta tenendo fede alle attese, mentre la Domenica sportiva, nonostante le ottime performance di Antinelli ha risultati altalenanti. E poi c’è il Processo del Lunedì che non decolla, anche perché avrebbe bisogno di una mezz’ora in più di spazio nella programmazione. Se Orfeo continuerà a dire no in panchina c’è Vianello.

 

  1. DI BELLA L’ULTIMA CHANCE

Rainews ha bisogno di idee. Va rinnovata. Non si può vivere solo di tiggì. Non può restare noiosa così com’è adesso. Con sempre gli stessi ospiti (giornalisti e politici) che si parlano addosso. L’obiettivo del neo direttore Di Bella dovrà essere quello di portare la gente dentro il canale, non di farla fuggire. Il servizio pubblico va rispettato ma gli spazi dedicati alla politica sono troppi e noiosi. Sembrano colloqui riservati tra il conduttore e i soliti ospiti. Dei loro discorsi al pubblico a casa non interessa nulla.

 

Antonio Di Bella Antonio Di Bella

La Maggioni ci ha messo anima e corpo ma tirando le somme non è riuscita a far decollare la rete come avrebbe voluto. Nonostante i mezzi a disposizione che l’ex dg Gubitosi le ha concesso. Per questo un direttore alla Di Bella può cambiare tutto. Gli spazi vanno vivacizzati, cercando anche nuovi personaggi da intervistare. Gli approfondimenti dei tiggì andrebbero fatti alla maniera de La Vita in diretta, di Unomattina, di Costume e società, Linea Notte. Vivacità la parola d’ordine.

 

Collegamenti dalle piazze, più cronaca, più ritmo: basta con gli imbalsamati in studio. SkyTg24 rappresenta un modello da seguire, tanto più che ora è un competitor diretto, essendo sbarcato sul digitale terrestre anche sul canale 50. Di Bella a Rainews potrà fare di tutto meno che peggiorare le cose. Anche perché peggio di così è impossibile. Pure Capello amava prendere le squadre a pezzi per poi portarle alla vittoria. Tra l’altro, in comune con il tecnico, Di Bella ha la stessa agenzia Cariparma di Milano. Che sia un primo segno di affinità?

 

  1. LE LACRIME DI VESPA

maggioni campo dall ortomaggioni campo dall orto

Appello ai telespettatori di Raiuno. Doniamo un nipotino a Bruno Vespa. Ormai l’anchorman più famoso della Rai si commuove quando sente le storie raccontate dai ragazzi. Il pubblico in studio e a casa ha potuto vedere gli occhioni lucidi durante lo spazio di Porta a Porta che ha ospitato Francesca Barra e il 14enne egiziano cristiano Remon che da solo ha lasciato l’Egitto, per raggiungere su un peschereccio semidistrutto l’Italia.

 

Un viaggio diventato ora un libro, “Il mare nasconde le stelle” (Garzanti) scritto dalla Barra, che alla fine è riuscita a commuovere il conduttore. Della serie anche un cronista è un uomo.  E anche Vespa ha dei sentimenti.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....