polunin

“NON SIATE EFFEMINATI, SIATE UOMINI, LUPI E LEONI”, SERGEI POLUNIN, IL CIGNO NERO DEL BALLETTO FINISCE NELLA BUFERA PER UN POST SU INSTAGRAM. E L'OPERA DI PARIGI LO RESPINGE – FEDELE SOSTENITORE DI PUTIN, IL BAD BOY UCRAINO HA UN TATUAGGIO CON IL VISO DELLO ZAR SUL PETTO – LA ABBAGNATO, DIRETTRICE DEL BALLO ALL’OPERA DI ROMA: “AVREI VOLUTO INVITARLO, MA ORA E’ IMPOSSIBILE”- VIDEO

Simona Antonucci per il Messaggero

 

polunin

LA POLEMICA «Non siate effeminati, siate uomini, lupi e leoni». Sergei Polunin, star mondiale della danza, ma anche attore e modello, provocatore e predicatore, lancia una bomba sul suo profilo Instagram. E da Parigi arriva il bollino rosso: fuori dal teatro. Il Cigno nero non sarà più nel Lago dell' Opera di Parigi, in programma tra febbraio e marzo. Un evento, annullato da una lettera interna al teatro inviata sabato 12 gennaio da Aurélie Dupont.

 

Di poche, gelide e definitive parole, dopo ore bollenti sui social e siti di addetti ai lavori: la direttrice del corpo di ballo della prestigiosa istituzione francese, nel riconoscere la qualità artistica di Sergei Polunin, «è fuori discussione», condanna i suoi comportamenti come «incompatibili» con i valori della direzione e con quelli del corpo di ballo di cui è responsabile. E cancella la sua partecipazione, con il ruolo di Seigfried nel Lago dei Cigni in cartellone dal 16 febbraio al 19 marzo a l' Opéra Bastille.

 

GLI ECCESSI Il bad boy, un talento nel far diventare virale ogni suo passo e ogni sua esternazione, dal video girato da David La Chapelle dove volteggia sulle musiche di Take me to Church di Hozier al tatuaggio con il viso di Putin che troneggia sul suo petto (è un suo fedele sostenitore), stavolta ha scatenato un putiferio che supera tutti gli altri eccessi che hanno accompagnato finora la sua brillante e delirante carriera. Tweet, messaggi, mail, barricate, prima sui social, poi nelle sale prove e a piramide nelle stanze dei bottoni dei teatri.

polunin

 

Lui, biondo, efebico, famoso prima per essere il più giovane primo ballerino del Royal Ballet e poi per essere l' unico ad aver sbattuto la porta della prestigiosa istituzione, ora ha preso di petto i suoi colleghi, danzatori effeminati. online, qualche giorno fa, a ruota libera, ha proclamato a «tutti gli uomini che fanno balletto»: «Smettetela di essere deboli, siate guerrieri». Spiegando: «Ci sono già le donne a fare le ballerine, siate maschi. Gli uomini devono essere uomini e le donne devono essere donne». Incitando: «Siete lupi, leoni, i leader della famiglia.

 

Dovete occuparvi di tutto. Che succede?». Concludendo con la massima: «È per questo che avete le balls (testicoli)».

 

polunin

Una presa di posizione omofoba e sessista che non è passata inosservata. E ha scatenato un nuovo terremoto nel fatato mondo dei tutù. Che si trova a dover ricomporre le fila e a restare impettito sulle punte nonostante ripetuti scossoni, se non addirittura casi giudiziari. A cominciare dal Bolshoj dove il direttore del ballo Sergej Filin venne sfregiato per aver scartato una ballerina (Pavel Dmitrichenko, il mandante finì in prigione), per finire al New York Ballet investito a gennaio scorso dallo scandalo delle molestie sessuali: Peter Martins, il direttore, 71 anni, danese, accusato da una ventina di ballerini di molestie verbali e fisiche, si ritirò dal teatro. Prestigioso tempio finito sui giornali anche per l' allontanamento di due ballerini coinvolti in una vicenda legata alla circolazione di foto inappropriate, Zachary Catazaro, 29 anni, e Amar Ramasar, 36, che è a Roma per le prove della Carmen, in scena nei prossimi giorni al Costanzi: «Non ho letto il messaggio di Polunin, mi sembra inverosimile», risponde incredulo, «quanto alla mia storia a New York, sono io che ho deciso di abbandonare quell' ambiente».

 

Un capitolo scottante. Uno osé come quello di Karina Sarkissova, la ballerina di danza classica di origine russa che venne licenziata dall' Opera di Vienna per aver posato nuda. O uno presunto osé riguardante lo spettacolo dedicato a Nureyev al Bolshoj, licenziato anch' esso, e poi ripreso ma con una diversa regia, per delle scene con corpi nudi e artisti travestiti da donne.

 

polunin

L' IMMAGINARIO Pagine che raccontano il dark side della danza, un lato oscuro di un mondo che nell' immaginario collettivo passa per essere fiabesco come le storie che raccontano sotto i riflettori. «Quando si diventa personaggi pubblici», spiega Eleonora Abbagnato, étoile dell' Opera di Parigi e direttrice del corpo di ballo dell' Opera di Roma, «bisogna fare attenzione a quello che si dice o si scrive sui social seguiti da migliaia di fan. Io mi auguro che Polunin si ricreda e ritratti la sua dichiarazione. È un ballerino bravissimo, mi sarebbe piaciuto invitarlo anche qui a Roma, ma dopo quello che ha fatto...

 

polunin

Una follia anche perché la danza non è più così. E ci danneggia tutti, uomini, donne».

Secondo il russo Vadim Muntagirov, del Royal Ballet di Londra che domenica e lunedì prossimo sarà protagonista all' Auditorium per lo spettacolo Les étoiles, certi aspetti oscuri dell' ambiente sono causati anche dalla durezza della competizione e dallo sforzo cui siamo perennemente sottoposti.

«A Londra mi trovo benissimo, i colleghi sono carini e amichevoli, ma è comunque surreale la vita che conduciamo». Quanto a Polunin che ha conosciuto a Losanna: «È come se avesse due personalità, sui social diventa irriconoscibile».

sergei poluninpamela anderson e sergei poluninpamela anderson e sergei polunin.sergei polunin rasatosergei polunin in take me to churchsergei polunin la perfezionesergei polunin 1 sergei polunin bad boy del ballettosergei poluninsergei polunin sergei polunin 2polunin 4polunin 3polunin 5polunin 1polunin 6polunin 2polunin 7sergei polunin 3sergei polunin editorial voguepamela anderson e sergei polunin copia 2sergei polunin dal ballo al cinemasergei polunin stella del ballettosergei polunin 1

 

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?