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LOS ANGELES, UNA CITTA' DI DIAVOLI - UNA NOTTE AL “SANCTUM CLUB”, SULLE COLLINE DI MULHOLLAND, NEL CLUB PIU’ SEGRETO E PERVERSO DELLA CITTÀ. DOVE TROVARE ''CONIGLI'' ESPERTI DI BONDAGE, "MINOTAURI" CHE RICEVONO 'SERVIZI', DOMINATRICI ESPERTE E CRUDELI (VIDEO)

VIDEO - SANCTUM CLUB PROMO

 

 

Jen Yamato per http://www.thedailybeast.com/

 

 

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Era da poco passata mezzanotte quando i miei occhi videro per la prima volta un Minotauro ricevere un pompino. Quando vidi quella scena, dentro al Sanctum Club di Los Angeles, mi accorsi che era l’esperienza più esoterica e al tempo stesso inquietante che avessi mai fatto.

 

Il Sanctum occupa una posizione particolare nelle notti hard-core di Los Angeles. I biglietti sono molto costosi, giacca e cravatta sono obbligatorie per tutti. Tutti i presenti sono stati invitati. Si, perché le location sono segrete e vengono comunicate agli invitati poco prima dell’inizio del party, quando creature meravigliose, coppie di scambisti, feticisti, voyeuristi entrano in casa mascherati per scopare davanti ad estranei, protetti dall’anonimato.

 

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Con la sua intrigante atmosfera alla “Eyes wide Shut”, un ambiente che rievoca i riti sessuali pseudo-pagani, quasi mi aspettavo di assistere al sacrificio di una vergine per invocare la seconda venuta di Sodoma e Gomorra.

 

Ma ciò che ho trovato dentro quella casa, situata sulle colline vicino a Mulholland, non è proprio quell’ambiente misterioso e baccanale che ho descritto sopra: la musica dance sparata a tutto volume e i cocktail che vanno dai 17 ai 44 dollari non sono, per esempio, strumenti adatti ad iniziare un viaggio interiore attraverso gli impulsi sessuali più reconditi.

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Metà teatro erotico, metà sex party snob, il Sanctum offre un parco giochi un po’ deviato per chi vuole andare oltre le solite manette di velluto, e sentirsi un po’ Christian Grey.

 

Al party del sabato sera, gli ospiti sono accolti da due ragazze che si toccano e si baciano senza pudore nella sala principale. Da qualche altra parte, un uomo detto “The Bunnyman” stava legando una donna ad una sedia praticando lo “shibari”, l’intricato bondage giapponese.

 

Poi c’è stata la scena del Minotauro, uno stallone tatuato con un perizoma striminzito che se lo faceva succhiare in una camera da letto chiamata “Petting Zoo”. Chi voleva fare qualcosa con una delle ragazze della festa poteva comprare un gettone da 50 dollari per un’esperienza “interattiva”.

 

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Ma i più infoiati non hanno bisogno di questo, sfruttano le camere da letto libere, la tromba delle scale e le superfici morbide per farlo di fronte a tutti. E più la notte va avanti, più queste scene diventano frequenti, si aggiungono persone, frotte di uomini si spostano da una camera all’altra come se lì dentro regalassero soldi, ma c’è molto di più.

 

 

Molti altri si limitano a guardare quello che succede da una distanza di sicurezza. Penso perfino di aver visto la produttrice di “Cinquanta sfumature di grigio”, Dana Brunetti, mascherata a bordo piscina. Dopo la festa, infatti, ha rivelato su Instagram di aver partecipato al party per cogliere l’ispirazione per il sequel dei suoi film BDSM.

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Cinquanta sfumature di Grigio porta in scena quello che è il livello d’ingresso di un party al Sanctum. “Non è una cella hardcore dove si pratica fetish estremo, ma nemmeno un banale ritrovo per scambisti” spiega il fondatore del Sanctum, Damon Lawner.

 

Lawner aveva lanciato il club a Beverly Hills nel 2013 come un posto per “l’esplorazione erotica senza giudizio”. All’inizio non è stato facile – racconta - soprattutto perché la festa era frequentata in parte da persone entusiaste e con la mentalità giusta, in parte da una platea di sfigati e di uomini in carriera che erano solo abbastanza ricchi da comprarsi il biglietto - che costa 300 dollari al mese o 2,500 all’anno per gli uomini.

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È stato allora che hanno iniziato a criticarlo perché le feste non erano all’altezza, perché l’atmosfera non era abbastanza “calda”. Lawner ha reagito iniziando a ridurre il numero di biglietti a 200, dando anche la precedenza alle donne e alle coppie. Ora, per essere ammessi, bisogna innanzitutto fare domanda, inviando una lettera con un desiderio sessuale e qualche foto. Solo allora, se si è scelti, si può prendere parte alla serata (smoking per l’uomo e abito da sera e lingerie per le donne) per guardare e godere dei vantaggi del Sanctum Club.

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Giù, nella prima camera da letto, gli ospiti hanno subito assistito a uno show improvvisato: una ragazza con la faccia da bambina si è spogliata, rimanendo solo con le mutandine nere appoggiata ad un muro. Poco dopo, è entrata in scena una dominatrice che con una frusta ha iniziato a tormentarle i capezzoli a ritmo di musica, per la gioia sua e del pubblico.

 

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Mentre assistevo allo spettacolo un uomo è entrato, invitandomi a vedere cosa stesse succedendo nell’altra camera. Mi sono diretta là, facendo una coda terribile durante la quale la gente iniziava a perdere l’inibizione, insieme ai vestiti. Arrivata là, ho visto una donna con la bocca aperta che succhiava il pene del suo compagno, che spuntava dalla zip dei pantaloni. Presi dai loro affari, non si sono nemmeno accorti che dall’altra parte della stanza andava in scena un ménage à trois, con una ragazza che masturbava un uomo mentre un altro la prendeva da dietro.

 

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Dopo di questo spettacolo mi sono spostata, insieme ad un’amica che aveva insistito nell’accompagnarmi per assicurarsi che non mi succedesse niente, e ci siamo messe in un angolo dove era possibile avere una buona visuale su una scena particolare: riuscivamo infatti ad intravedere l’inizio di una fustigazione indetta da una signora bionda, avviluppata in un completo fetish e con un cappello militare in testa.

 

Tornati nella sala principale, un’altra ragazza era finita nelle grinfie del coniglio, che la stava legando a testa in giù sulla sedia. Dopo aver finito il bondage, ha estratto un vibratore nero come fosse uno scalpello chirurgico, e l’ha messo nel punto erogeno della ragazza. Dopo aver terminato l’operazione, lei lo ha lasciato con un bacio di ringraziamento.

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“Quello è uno dei nostri membri più vecchi”, ha sussurrato Lawner riferendosi al “coniglio”. Verso l’alba, Lawner abbassa la musica elettronica e mette le note più dolci dei Led Zeppelin, un cortese segnale che la festa sta per chiudere. Quella serata è andata particolarmente bene, mi ha confessato al telefono qualche giorno più tardi.

 

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“Stanno diventando progressivamente più normali”, ha detto Lawner riferendosi a quel pugno di ospiti che si erano guadagnati l’invito. “Dopo il primo anno di sperimentazione – ha aggiunto – ho iniziato a selezionare personalmente gli invitati, dando la priorità alle donne, con il risultato di avere party migliori”. “La mia soddisfazione più grande – ha concluso - è vedere che questo è il risultato dello sforzo che ho fatto”.

 

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