CORVI PER NIENTE IN GABBIA - NUZZI CONTRO VESPA: ''INVITA BERTONE A CENA MA NON MI DÀ DIRITTO DI REPLICA'', E MANDA UN SMS A RENZI: ''POSSIBILE CHE IL GOVERNO ITALIANO NON DICA NULLA SU GIORNALISTI INQUISITI DA UNO STATO STRANIERO?'' NESSUNA RISPOSTA - CHAOUQUI: ''DA VALLEJO ACCUSE FOLLI, TIPO CHE LAVORO PER LA MAFIA CINESE E HO COMBATTUTO COI TAMIL''

nuzzi fittipaldi chaouquinuzzi fittipaldi chaouqui

1. VATILEAKS 2: NUZZI, HO MANDATO SMS A RENZI, NON HA RISPOSTO

 (ANSA) - "Ho mandato un sms a Matteo Renzi: silenzio sorprendente del governo sul processo a due giornalisti italiani in uno stato straniero". Lo ha detto Gianluigi Nuzzi, sotto processo in Vaticano per il suo libro 'Via Crucis', intervistato questa mattina da 'Mattino cinque'.

 

gianluigi nuzzi e emiliano fittipaldigianluigi nuzzi e emiliano fittipaldi

"Stamattina - ha proseguito il giornalista, secondo quanto riferisce una nota - mi sono svegliato e ho fatto un gesto, magari sbagliato. Mi sono svegliato alle 8 e ho mandato un Sms al nostro Presidente del Consiglio Matteo Renzi scrivendogli: 'Presidente, è sorprendente questo silenzio di tutto il governo sul processo che viene fatto a due giornalisti italiani in uno stato straniero'. Risposta: nessuna. Mi scuso con Renzi se svelo questa cosa, mi sono permesso di mandare questo messaggio e credo che sia un messaggio cortese".

 

"Faccio una domanda: se noi fossimo stati in Corea del Nord - osserva Nuzzi - e fossimo accusati dello stesso reato, i nostri politici avrebbero preso posizione in tanti, avrebbero criticato il governo della Corea del Nord. Sul Vaticano, che è molto più vicino e col quale noi abbiamo un bellissimo rapporto storico di amicizia, c'è un silenzio pneumatico".

BERGOGLIO - RENZIBERGOGLIO - RENZI

 

 

2. NUZZI CONTRO VESPA: "INVITAVA BERTONE A CENA, A PORTA A PORTA NON MI DÀ DIRITTO DI REPLICA"

Massimo Galanto per www.tvblog.it

 

Gianluigi Nuzzi su Twitter ieri notte ha manifestato tutta la sua amarezza (eufemismo) per come Bruno Vespa ha trattato nella puntata di ieri sera di Porta a Porta il caso Vatileaks e in particolare la notizia dell'inizio del processo in Vaticano che vede tra gli imputati anche il giornalista, in quanto autore del libro Via Crucis.

 

Nuzzi, che è anche vice direttore di Videonews, la testata giornalistica di Mediaset ha tuonato contro certi conduttori televisivi che vanno (andavano?) a cena con il cardinal Bertone.

 

Gianluigi Nuzzi ? @GianluigiNuzzi

VESPA BERTONE VESPA BERTONE

Ma ricordo solo io le cene di #Bertone con certi conduttori televisivi ? Ahhhh

 

Il riferimento si è fatto poco dopo esplicito:

 

Gianluigi Nuzzi ? @GianluigiNuzzi

Capisco: @BrunoVespa invitava a cena #Bertone,quello dell'attico,ma non  dar replica a @RaiPortaaPorta ai giornalisti mah servizio pubblico?

 

 

BRUNO VESPA PRENDE LA COMUNIONE DA MONSIGNOR VALLEJO I PAPI SANTI SULLA TERRAZZA DELLA PREFETTURABRUNO VESPA PRENDE LA COMUNIONE DA MONSIGNOR VALLEJO I PAPI SANTI SULLA TERRAZZA DELLA PREFETTURA

Il conduttore di Quarto Grado, che ieri sera ha presenziato nel salotto di Floris a DiMartedì, ha annunciato che potrebbe procedere con una querela. Nei confronti di chi? Non lo sappiamo. Sappiamo che ospiti di Bruno Vespa erano Giovanni Maria Vian, direttore dell'Osservatore Romano, il giornalista e scrittore Stefano Lorenzetto (che in puntata ha parlato esplicitamente di "ricettazione" e "furto" da parte dei giornalisti imputati), Caroline Pigozzi, corrispondente di Paris Match e Valentina Alazraki, vaticanista di Televisa.

 

 

Gianluigi Nuzzi ? @GianluigiNuzzi

A @RaiPortaaPorta @BrunoVespa da' spazio a uno che mi accusa di  inesistente ricettazione ora valuto querela e complimenti x diritto replica

 

bruno vespa sulla terrazza dei papi santibruno vespa sulla terrazza dei papi santi

 

nickpugliese ‏@nickpugliese50

@GianluigiNuzzi @RaiPortaaPorta @BrunoVespa lo stesso diritto di replica che hai dato a tutte le persone che accusi nel tuo libro

 

 

 

‏@GianluigiNuzzi

@nickpugliese50 @RaiPortaaPorta @BrunoVespa non è' lo stesso: lì si accampano opinioni su falsità, nel libro solo fatti

 

Arriverà la replica di Vespa?

 

 

3. VATILEAKS2, LA CHAOUQUI: «TUTTE BUGIE, CHIEDERÒ LO STATUS DI RIFUGIATA»

Virginia Piccolillo per il ''Corriere della Sera''

 

I PAPI SANTI TERRAZZA PREFETTURA BRUNO VESPA E FRANCESCA CHAOUQUI I PAPI SANTI TERRAZZA PREFETTURA BRUNO VESPA E FRANCESCA CHAOUQUI

«Sono innocente. Se condannata, rifiuterò la grazia. Dovranno preparare una cella per me e una per il mio bambino». Parla Francesca Immacolata Chaouqui, nel giorno in cui si è aperto il processo contro i «corvi» di Vatileaks II, rivendica la propria innocenza, si prepara a chiedere lo status di rifugiato politico in Italia. Ma soprattutto tuona contro monsignor Angel Lucio Vallejo Balda: «Lo querelo».

 

Addirittura. Perché? La «pierre» è un fiume di lava infuocata: «Ha depositato una memoria contro di me con accuse surreali, patetiche». Tipo? «Essere la rappresentante in Italia della mafia cinese e che ho fatto la guerra con i Tamil...».

 

francesca chaouqui francesca chaouqui

Il dibattimento è iniziato martedì E Francesca Immacolata Chaouqui si è ritrovata nello stesso banco degli imputati con il suo ex capo nella commissione Cosea, voluta da papa Francesco per la trasparenza delle finanze vaticane. Come ci è arrivata a quella consulenza? «Sono stata chiamata dalla segreteria di Stato. Ero nella comunicazione di Ernst & Young, non avevo avuto contatti con il Vaticano, solo con qualche cardinale».

 

Al processo l’hanno descritta sciatta e con i pantaloni sbottonati: «Sbottonati? Non me ne sono accorta. Per me trovarmi nel luogo del cuore, dove mi sono recata per servire e ho fatto tutto gratis, è stata dura. Ma vedere Balda col clergyman , sorridere ai giornalisti e dire che sta bene è la cosa che mi ha fatto più male», accusa. E spiega: «Lui era l’unico prete della commissione. Quello che avrebbe dovuto guidarci, invece ci ha messo in questa situazione gravissima nei confronti del Papa».

 

FRANCESCA CHAOUQUI INTERVISTATA DALLE IENEFRANCESCA CHAOUQUI INTERVISTATA DALLE IENE

C’è chi obietta che la fuga di notizie è servita a far emergere la verità: «Ma il suo compito era combattere la corruzione nella Curia, non dare notizie», contesta la Chaouqui. In realtà anche lei è accusata della diffusione dei documenti finiti in «Via Crucis» di Gian Luigi Nuzzi e «Avarizia» di Emiliano Fittipaldi. Ma lei nega: «Vedrete. Non c’è una prova documentale che abbia dato anche solo un foglio».

 

Nel processo si ipotizzano pressioni. «Mai ricevute. Mai fatte», dice sicura. Neanche su monsignor Balda? C’è chi parla di ricatti. «Ricattarlo io? Anzi. Ho appreso dagli atti che lui aveva una grande familiarità con i giornalisti: pranzi, cene, incontri. Forse nel tentativo disperato di salvarsi, ha detto quelle cose surreali su di me». Anche lei non è stata tenera con il monsignore. In chat lo insulta con epiteti come «verme».

 

corrado lanino  francesca immacolata chaouquicorrado lanino francesca immacolata chaouqui

Come mai? «Per me è stata una persona importante, un amico. Era da solo a Roma e lo invitavo, assieme alla madre, a cena da me». I maligni hanno sussurrato di un rapporto speciale. «Ma per carità. È ben altro l’oggetto dell’interesse del monsignore. Ad un tratto gli è scattato una sorta di raptus narcisistico. Andava alle feste. Offriva cene e biglietti gratis. Quindi ho preso le distanze». Ma dirgli «sei un religioso di m...», un «povero c...» non è un po’ troppo? «Lui aveva cominciato a parlare male di me».

 

In quei messaggi, di lei, Balda dice: «Vuole controllare la mia vita». Di suoi ricatti sospetta anche la procura di Terni.Possibile che capitino tutte a lei? «Vorrei trovarlo almeno uno che si sente ricattato da me. Di quell’indagine ho solo letto sui giornali cose false». Accuse pesanti: aver utilizzato segreti vaticani raccolti anche grazie alla complicità di suo marito tecnico informatico. «Questa è la più bella. Mio marito, consulente informatico privato, non ha mai lavorato in Vaticano, dove è venuto solo per la Messa».

FRANCESCA CHAOUQUI PRENDE LA COMUNIONEFRANCESCA CHAOUQUI PRENDE LA COMUNIONE

 

Il suo avvocato, Giulia Bongiorno, parla di «reato politico» e valuta di farla astenere dal processo: «Il corpo della gendarmeria e il comandante Giani hanno l’umanità e la cortesia raccomandata da papa Francesco. Ma invocherò l’aiuto delle mie istituzioni dichiarandomi rifugiata». E se tutto dovesse andare storto? «Intanto c’è il mio bambino che è un dono di Dio. E se mi condanneranno, mi dovranno portare in galera».

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