OMOSEXY! - L’AFRICA IMPAZZISCE PER OMOTOLA, LA STAR NIGERIANA CHE DÀ UNA PISTA A OPRAH

Ben Arogundade per "The Daily Telegraph"
Traduzione di Carlo A. Biscotto per "il Fatto Quotidiano"

Nella scala Richter di Hollywood è ferma a zero. Non è mai apparsa in un film importante. L'ultimo, Last flight to Abuja, nulla dice ai cinefili. Quando qualche mese fa in occasione di una cena organizzata dalla rivista Time l'hanno messa a tavola accanto a Steven Spielberg, il regista ignorava persino il suo nome. Eppure Omotola Jalade Ekeinde era stata invitata per la stessa ragione per cui avevano invitato Spielberg: entrambi figuravano nell'elenco delle 100 persone più influenti del mondo. Con loro, tanto per fare qualche nome, c'erano Kate Middleton, Michelle Obama e Beyoncè.

Omotola, che le legioni di fan chiamano "Omosexy", ha girato oltre 300 film e in Africa è molto più nota di Halle Berry. Il suo reality televisivo ha una audience maggiore degli show di Oprah e Tyra messi insieme e il suo profilo Facebook ha superato il milione di amici. Quando per intervistarla l'ho incontrata in uno studio fotografico a Londra si stava riprendendo dall'assalto subito dai suoi beniamini in un negozio Tesco situato in un quartiere africano-caraibico. "Quando mi hanno riconosciuto hanno dovuto chiudere il negozio", mi dice. "Mi sono spaventata".

Omotola è una delle principali star di Nollywood, l'industria cinematografica nigeriana che produce film in lingua inglese a basso costo. La produzione annua - tra i 1.000 e i 2.000 film - supera quella di Hollywood e Bollywood. Alcuni vengono distribuiti nelle sale, la maggior parte finiscono direttamente sul mercato dell'home video. A guardarla mentre la fotografano viene in mente un solo aggettivo: grande. Tutto in lei è grande: il corpo, i capelli, la personalità, il sorriso, la simpatia.

"Molti miei fan credono che io mi chiami davvero ‘Omosexy'", mi dice ridendo. Il soprannome glielo ha dato il marito che fa il pilota. "Nel 2009 mi ha regalato un'auto e sulla targa c'era scritto Omosexy. Pensavo mi avrebbe attirato qualche critica e invece quel nomignolo è diventato immediatamente popolare".

La trentacinquenne star africana recita da quando aveva 16 anni. Il suo più grande successo è stato forse il film del 1995 Mortal Inheritance nel quale interpretava una malata che lotta per la sua vita. In media gira 16 film l'anno. Probabilmente è l'attrice più prolifica del mondo, le dico. Scoppia a ridere: "Sono certa che in Nigeria ci sono attori e attrici che lavorano più di me. In Nigeria si gira in continuazione. La giornata di lavoro è interminabile. Stiamo sul set fin quando crolliamo a terra. Il budget è limitato e non possiamo perdere tempo".

Nollywood è nata una ventina di anni fa nelle trafficate strade di Lagos. I pionieri furono commercianti e contrabbandieri che vendevano copie piratate dei film di Hollywood prima di mettersi in proprio come produttori. I film hanno in genere un budget di 30.000 euro. Le copie vengono immediatamente vendute ai distributori che le distribuiscono nei mercati, nei negozi e agli angoli delle strade per 3 euro.

Qual è il segreto della popolarità di Omotola? "Non saprei", risponde. "Mi piacerebbe che qualcuno me lo dicesse. Suppongo che la gente si identifichi nei miei personaggi. Molti spettatori sono cresciuti insieme a me". In un Paese nel quale la religione svolge un ruolo importante, Omotola è un modello positivo: è una donna timorata di Dio, con quattro figli e sposata con lo stesso uomo da 17 anni.

Omotola Jalade Ekeinde è nata a Lagos in una famiglia del ceto medio di stretta osservanza metodista. Suo padre era direttore del Lagos Country Club e sua madre lavorava per una catena di supermercati. "Fin da giovane i ragazzi avevano paura di me perché sapevo quello che volevo. Mia madre mi diceva che con quell'atteggiamento non avrei mai trovato marito".

Da bambina era più legata al padre: "Era un africano diverso da tutti gli altri. Mi chiedeva sempre quello che volevo e mi incoraggiava a dire la mia. Mi trattava come un maschio". Morì in un incidente stradale quando Omotola aveva 12 anni. "Ero in collegio e quando tornai a casa mi dissero che mia madre piangeva da giorni e che io, che ero la più grande, dovevo essere forte. In realtà sono stata arrabbiata per anni".

A 16 anni in chiesa Omotola conobbe il suo futuro marito, Matthew Ekeinde, allora ventiseienne. "Fu un colpo di fulmine, Cominciò subito a frequentare la mia famiglia e divenne una sorta di figura paterna per i miei fratelli". Matthew le chiese di sposarlo quando lei aveva 18 anni. La madre sulle prime si oppose, ma Matthew era un tipo deciso. "È una delle cose che mi ha sempre affascinato di mio marito. È un uomo straordinario. Non avrei mai potuto sposare nessun altro".

Col tempo e con la popolarità della moglie, Matthew Ekeinde è diventato, suo malgrado, il modello di africano di nuova generazione. "Molti uomini lo avvicinano e gli chiedono come riesce a sopportare il ruolo di amante e marito di una donna popolare come me. Lo invitano persino a tenere conferenze su questo argomento".

L'ascesa di Omotola a Nollywood iniziò l'anno in cui conobbe il marito. All'epoca faceva la modella. Un giorno accompagnò una collega a un'audizione. L'amica non ottenne la parte, ma il regista notò Omotola e le affidò il suo primo ruolo. "Purtroppo fu la fine della nostra amicizia".

Oltre ai film, Omotola ha anche inciso tre album. Inoltre fa molta beneficenza. "Prima che attrice o cantante mi considero una persona che cerca di fare del bene". Nel 2005 ha cominciato a collaborare come ambasciatrice con il Programma Alimentare Mondiale dell'Onu. Ora ha anche una sua fondazione, l'"Omotola Youth Empowerment Programme", che "si propone di dare voce a chi soffre e a chi è senza speranza".

Il suo show è seguito da 150 milioni di persone in ogni angolo del continente. "Molte donne mi dicono che sono il loro modello di donna. Mi scrivono anche molti uomini e mi dicono che grazie a me permettono alle loro mogli di lavorare. Sono queste le cose che mi rendono felice". Le piacerebbe lavorare con Spielberg? "Magari", mi risponde battendo le mani. Alla cena di Time si è fatta dare il numero di telefono da Spielberg? "Certo, non sarei africana se non l'avessi fatto".

 

 

Omotola Jalade Ekeinde Omotola Jalade Ekeinde Omotola Jalade Ekeinde Omotola Jalade Ekeinde Omotola Jalade Ekeinde col marito Matthew Ekeinde Omotola Jalade Ekeinde col marito Matthew Ekeinde Omotola con Stephen Spielberg and Lincoln actor Daniel day Lewis CINEMA NIGERIANO NOLLYWOOD CINEMA NIGERIANO NOLLYWOOD CINEMA NIGERIANO NOLLYWOOD

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”