
ANCHE "ONLYFANS" HA I SUOI "OPERAI" PORCELLINI - IN MOLTI USANO LA PIATTAFORMA PER ARROTONDARE VENDENDO I PROPRI CONTENUTI HOT, SENZA PUNTARE A CIFRE DA CAPOGIRO COME LE PORNOSTAR - È IL CASO DI UNA COPPIA DI PISA, LUI LAVORA IN UN’AZIENDA CHE FA IL PANGRATTATO ("SONO ANCHE RAPPRESENTATE SINDACALE”) - LA RAGAZZA ERA UNA COMMESSA E ORA VENDE I SUOI ASSORBENTI USATI A 40 EURO L'UNO - "LE NOSTRE FAMIGLIE E A LAVORO NON SANNO NIENTE..."
Nell’articolato mondo di Only Fans non tutti hanno la fortuna, o anche solo l’interesse, di raggiungere stipendi da capogiro inondando il web di foto e video piccanti, infatti esistono e sono sempre in crescita i cosiddetti “operai” di Only Fans. Persone comuni con un lavoro comune che sfruttano la piattaforma per fare un guadagno extra, un po’ per gioco, curiosità e anche un tocco di esibizionismo.
Eduard Dine e Alessia Berti, entrambi toscani della provincia di Pisa (Pontedera), 28 anni lui, 24 lei, sono dei veri e propri “operai onlyfanser” che ai microfoni di Radio24 a La Zanzara si raccontano e si confessano pubblicamente per la prima volta: “Lavoro in un’azienda che fa il pangrattato e sono anche rappresentante sindacale” - dice Eduard - “i miei datori di lavoro non sanno niente ma lo sapranno a breve anche perchè ho chiesto un giorno di ferie proprio per venire qui”.
“La paura di perdere il lavoro? Non credo sia un problema che mi dedichi anche a questo altro tipo di lavoro e comunque non sarebbe una giusta causa per licenziarmi. Faccio due lavori quindi posso dirmi un gran lavoratore. E comunque abbiamo intrapreso questa strada e vogliamo portarla avnatPoi la parola passa ad Alessia, fidanzata di Eduard:
“Prima facevo la commessa e ora da qualche mese mi sto dedicando a Only Fans. Con il mio ragazzo abbiamo voluto provare e al momento sta andando bene, spero di crescere ancora. Non sono mai stata una vera esibizionista anche se può sembrare il contrario, anzi quando ero più piccola ero molto timida e non particolarmente estroversa”.
“I contenuti che facciamo sono di natura esplicita (quindi porno) - continuano - e li giriamo sempre insieme, non abbiamo aperto ad altri e non ci interessa nemmeno l’ingresso di altre persone in questa nostra relazione”.
Ma c’è altro: “Oltre al discorso dei contenuti sessuali, spesso mi vengono fatte richieste strane come quella degli assorbenti”. Cioè vendi i tuoi assorbenti? chiede Cruciani: “Si li vedo usati, con il sangue naturalmente a 40 euro circa. So bene che sono stranezze ma finché questo porta soldi a me va benissimo”.
Poi il rapporto con la famiglia: “La mia famiglia come quella del mio ragazzo e le mie amiche non sanno niente e probabilmente da stasera lo sapranno ma non so come potranno reagire”.
Infine l’appello di Cruciani alla famiglia: “Cari genitori di Alessia, se verrete a sapere di questa confessione e per quanto questo possa magari arrecare un piccolo dolore, abbracciate fortissimo questa ragazza e ditele di proseguire diretta in questa strada se è questo che la rende felice”.