
WOODSTOCK, QUEI TRE GIORNI DI “PACE, AMORE E MUSICA” PER ANNUNCIARE CHE C’ERA UNA NUOVA AMERICA - UN LIBRO RACCOGLIE GLI SCATTI INEDITI DEL FESTIVAL, DOVE I GIOVANI SI LIBERAVANO ED ERANO TUTTI FOTOGENICI
woodstock fu espressione della controcultura americana
Woodstock non è solo il festival di musica più famoso di tutti i tempi, ma uno dei momenti topici della controcultura americana, l’evento che portò mezzo milione di persone a unirsi in un messaggio di pace, amore e LSD.
Baron Wolman, all’epoca fotografo della rivista “Rolling Stone”, si trovava lì nella zona rurale di Bethel dal 15 al 18 agosto 1969, e, dopo 45 anni, ha deciso di pubblicare gli scatti inediti nel libro “Woodstock”.
Una volta sul luogo, si scoprì più incuriosito dalla folla che dagli artisti chiamati a suonare. Racconta Wolman: «Tutto negli anni Sessanta era diverso, i comportamenti erano nuovi e inaspettati. I cambiamenti mentali delle persone venivano ampiamente manifestati. Ecco perché sono così fotogeniche»
Aveva già fotografato Janis Joplin, Rolling Stones, Who, Jimi Hendrix, Pink Floyd e Bob Dylan ma non resistette al fascino di quei giovani. Si ritiene un voyeur, ed è questo il suo dono: «Sono più felice quando sono invisibile. Sono un camaleonte, mi adatto a qualsiasi situazione, è così che si ottengono immagini oneste».
La prefazione è di Carlos Santana, il volume è pubblicato da Reel Art Press.
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invece di cinquantamila persone, ne arrivarono cinquecentomila
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mezzo milione di persone a woodstock
nella citta rurale di bethel
vista dalla collinetta di woodstock