algoritmo di google

SE STATE PROVANDO A CAPIRE L'ALGORITMO DI GOOGLE, RINUNCIATE - PANDU NAYAK, RESPONSABILE DEL SETTORE SEARCH DI MOUNTAIN VIEW, SVELA I SEGRETI DEL MOTORE DI RICERCA: "SOLO NEL 2020 CI SONO STATE 4.887 MODIFICHE. A VOLTE SBAGLIAMO, COME CON QUEL SITO NEGAZIONISTA. MA IN FUTURO SI POTRÀ CERCARE ANCHE FRA DOCUMENTI AUDIO E VIDEO, OLTRE CHE IN LINGUE DIVERSE DALLA PROPRIA"

Bruno Ruffilli per "La Stampa"

 

PANDU NAYAK

«Le ricerche su Google riflettono l'infinita curiosità dell'essere umano», dice Pandu Nayak. Origini indiane, una sessantina d'anni (quanti esattamente non lo si scopre neanche chiedendolo a Google), ha insegnato alla Stanford University e lavorato per la Nasa. E oggi è vicepresidente responsabile del settore Search dell'azienda di Mountain View: «Il nostro è un lavoro semplice, si tratta di organizzare tutte le informazioni del mondo e renderle universalmente accessibili e utili», racconta in questa conversazione in esclusiva per l'Italia.

 

PANDU NAYAK

Non sarà un obiettivo troppo ambizioso?

«È come se volessimo compilare l'indice di un libro, ma con alcune importanti differenze: per cominciare, il Web ha miliardi e miliardi di pagine, e anche l'indice è mostruoso, tanto che se venisse stampato coprirebbe 12 volte la distanza tra la Terra e la Luna e ritorno. Inoltre, ogni giorno il 15 per cento delle ricerche che arrivano a Google sono completamente nuove, mai fatte prima.

 

In più, teniamo conto anche di informazioni create dalle persone, come recensioni e luoghi di interesse, di news, di dati di aziende e istituzioni, oltre che di quelli prodotti con il machine learning, come il momento in cui un ristorante è affollato, o le previsioni del tempo. Organizziamo tutte queste informazioni e le presentiamo in maniera adeguata. O almeno ci proviamo».

 

Qual è la sfida più difficile?

PANDU NAYAK

«La comprensione del linguaggio. Per poter rispondere, innanzi tutto dobbiamo capire cosa vuole chi fa una ricerca. Un grosso passo avanti lo abbiamo fatto nel 2018 con Bert, una tecnologia per il natural language processing basata su un network neurale: grazie all'intelligenza artificiale, ora siamo capaci di elaborare anche quel 10 per cento di ricerche che presentano errori o sono formulate in modo poco chiaro».

 

Ingegner Nayak, quanto è importante la casualità nelle ricerche?

«Ci aiuta a soddisfare la curiosità delle persone. Questo perché Google non fornisce un solo risultato, ma una lista, quindi permette di esplorare il mondo sotto diverse prospettive e interpretazioni. Poniamo per esempio che qualcuno cerchi informazioni sul Taj Mahal: leggerà pagine che parlano del monumento, ma poi per caso potrebbe scoprire tra i risultati il link di un nuovo ristorante indiano con lo stesso nome, che ha aperto da poco nel suo quartiere. Sono cose molto diverse, eppure potrebbero destare interesse nella stessa persona, e dal caso potrebbe nascere un'opportunità di piacere o di conoscenza».

 

PANDU NAYAK

Però a volte la ricerca restituisce risultati discutibili: come quando, anni fa, il Guardian notò che in cima ai risultati sull'Olocausto c'era un sito negazionista.

«Era un errore, lo abbiamo corretto, abbiamo chiesto scusa, e oggi non è più così. Teniamo conto di diversi parametri per stabilire l'ordine dei risultati delle ricerche, come rilevanza e affidabilità, ma pure freschezza e originalità dei contenuti. Lavoriamo costantemente per migliorare l'algoritmo: solo nel 2020, le modifiche grandi e piccole sono state 4887».

 

Cioè è cambiato 13 volte al giorno?

«Sì. E abbiamo condotto anche più di 60mila confronti diretti tra la soluzione in uso e quella da introdurre; in tutto il mondo, oltre 10mila validatori analizzano il modo in cui le modifiche influenzano i risultati e ci dicono se andare avanti o no».

 

Anche in Italia?

«Sì, sono diverse centinaia».

 

GOOGLE

Avere a disposizione più dati in inglese penalizza la qualità delle ricerche in altre lingue, come l'italiano o il polacco?

«In linea di massima no, perché la maggior parte delle tecniche che utilizziamo sono basate sulla statistica, quindi applicabili in tutto il mondo. Oltre alle affinità studiamo le differenze tra le varie lingue, come le parole composte in tedesco o la segmentazione dei termini cinesi.

 

Addestriamo la nostra intelligenza artificiale con metodi di apprendimento automatico, per cogliere le sfumature specifiche delle varie lingue. Inoltre, stiamo cominciando a creare modelli linguistici più potenti, che si possano trasferire da una lingua all'altra».

 

google news

Oggi si può cercare un oggetto o un monumento inquadrandolo con la telecamera dello smartphone, a breve sarà possibile chiedere a Google di ritrovare un momento preciso di un video o di riconoscere un brano canticchiandolo. C'è una domanda destinata a rimanere senza risposta?

«Direi di no, ma nel caso segnaliamo che non disponiamo di dati sufficienti e spieghiamo che è necessaria una ricerca ulteriore».

 

google

Dunque continueremo a fare una ricerca dopo l'altra?

«Per un compito complesso come la preparazione di una gita servono in media 8 ricerche. Con la nuova tecnologia Multitask Unified Model ne basterà una sola per avere tutte le informazioni utili: Mum non solo comprende il linguaggio, ma lo genera anche. Ed è multimodale, quindi in futuro si estenderà ad audio e video, oltre che a lingue diverse da quella della ricerca».

 

google

Google ci darà risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto?

«La risposta l'ha già data Douglas Adams: è 42. E ovviamente su Google c'è».

Ultimi Dagoreport

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...