ernesto mauri giorgio mule

UN ''PANORAMA'' MOZZAFIATO E STRONCA-BILANCI - MONDADORI SPENDE 130 MILIONI PER I LIBRI E NE INVESTIRÀ 122 PER LE RIVISTE. MA C'È UNA SPINA NEL FIANCO DI ERNESTO MAURI: IL SETTIMANALE EX 'CORAZZATA' HA DIMEZZATO I RICAVI E AUMENTATO LE PERDITE (5,4 MILIONI)

Andrea Montanari per ''Milano Finanza''

 

MARINA BERLUSCONI ERNESTO MAURIMARINA BERLUSCONI ERNESTO MAURI

Oggi è in calendario il cda di Rcs Mediagroup  per l'ok definitivo, salvo ripensamenti dell'ultima ora, alla cessione della divisione Libri (valore d'impresa circa 135 milioni) alla Mondadori , che così consoliderà il ruolo di leader indiscusso nel settore con una quota di mercato superiore al 35%.

 

Ma al gruppo di Segrate (che si era fatto avanti la scorsa primavera), non lavorano esclusivamente a questo deal certo strategico, ma già ampiamente studiato e valutato. Perché il vertici della società che fa capo alla famiglia Berlusconi hanno deciso di dare una svolta all'altro core business: la stampa periodica. E così, dopo aver lavorato negli ultimi anni alla ristrutturazione e revisione dell'intero portafoglio (le testate sono passate da 30 a 20, compreso il lancio de Il mio Papa), adesso l'amministratore delegato Ernesto Mauri, affiancato dal direttore generale Periodici Italia, Carlo Mandelli, ha deciso di dare una svolta.

ernesto mauri alfonso signoriniernesto mauri alfonso signorini

 

E, contestualmente alla revisione degli organici giornalistici (gli esuberi individuati sono 38 e non più 43), l'azienda di Segrate, secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza, ha deciso di mettere sul piatto, per il triennio 2015-2017, complessivamente 122,6 milioni da investire nello sviluppo di periodici e business digitale.

 

Comunque, al momento non sono previste acquisizioni. L'acquisto della totalità del capitale di Gruner+Jahr, che gestisce il network di testate legate al mensile Focus, non è finanziato da queste risorse.

 

Ma il perimetro aziendale potrebbe allargarsi notevolmente dovesse Mondadori  decidere di fare acquisizioni mirate, in particolare nell'online. La parte preponderante del bugdet triennale, ovvero 87 milioni, sarà destinata allo sviluppo dei periodici. Mentre altri 32,4 milioni saranno investimenti per l'area digitale: la metà sarà destinata alla produzione di contenuti editoriali. Oltre a ciò, il gruppo presieduto da Marina Berlusconi spenderà 2 milioni per il nuovo sistema di publishing, oltre a poco più di 1 milione per la formazione dei giornalisti delle varie redazioni.

giorgio mule alfonso signorinigiorgio mule alfonso signorini

 

L'attenzione del management sarà dedicata in particolare a quei settimanali e mensili che ancora continuano a perdere soldi. E se nel 2013 c'erano 15 testate in rosso (il business dei Periodici generava un ebitda negativo di 20,6 milioni), lo scorso anno le pubblicazioni in rosso si erano ridotte a 7, tanto che il mol della divisione era tornato positivo a 3,1 milioni.

 

alfonso signorini flavio briatore giorgio mule e lucio presta a reggio calabria alfonso signorini flavio briatore giorgio mule e lucio presta a reggio calabria

Mentre per fino anno, dopo la chiusura di Grazia Casa, si prevede che rimangano solo due magazine in perdita, ovvero Panorama (ricavi dimezzati da 45,4 a 27,3 milioni dal 2012 al 2014 con un mol peggiorato da -3,3 a -5,4 milioni) e Tu Style (fatturato calato da 14,6 a 10,5 milioni ed ebitda da -1,6 a -1 milione). La strategia dovrebbe portare a un significativo miglioramento dell'ebitda dei periodici Mondadori  alla fine del 2015.

 

Attenzione particolare sarà data all'editoria televisiva, dove l'azienda è numero 1 con Tv Sorrisi e Canzoni (ricavi da 91,5 a 68,1 milioni dal 2012 al 2014 con ebitda stabilizzato da 24,9 a 24,4 milioni) con una quota di mercato del 50%. E visto che Urbano Cairo ha da poco lanciato Nuovo Tv che affianca DiPiùTv con l'obiettivo di arrivare al 33% di quota di mercato, l'ad Mauri intende spingere sulla digitalizzazione dell'offerta, prendendo a riferimento le testate internazionali Tv Guide, RadioTimes, e i siti Beamly, TvZap e Tv.com.

 

urbano cairourbano cairo

In un segmento di mercato che ha visto calare drasticamente il numero di copie diffuse annue da 135 milioni (2012) a 107 milioni (2014), l'obiettivo è quello di sviluppare contenuti premium, oltre a servizi aggiuntivi e personalizzati, puntando molto sulla digitalizzazione, sulle guide personalizzate e sulle app dedicate per tablet e smartphone. Puntando in particolare sul concetto di social tv.

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