1- PASSERA: GIU’ LE MANI DALLE CAYMAN! CHISSÀ QUALE PRINCIPIO DI MUTUO SOCCORSO HA SPINTO UN MINISTRO DELLA REPUBBLICA A INTERVENIRE A TUTELA DELL’ONORE DI DAVIDE SERRA, TIRATO IN MEZZO NEL VOLO DI CIABATTE TRA RENZINO E CULATELLO BERSANI 2- UN’ALTRA SETTIMANA DI TRANQUILLA PAURA PER I VERTICI DI FINMECCANICA CHE HANNO PASSATO IL WEEK-END A GUARDARE TELETICINO PER SEGUIRE LE AVVENTURE DI GUIDO HASCHKE 3- MALA TEMPORA, MALAVENDA: “I GIORNALISTI POTRANNO CONTINUARE AD ABBAIARE, SENZA MORDERE, PERÒ, A QUEL POTERE CHE DOVREBBERO SORVEGLIARE E CHE NON HA ALCUNA INTENZIONE DI FARSI AZZANNARE”. ANCHE PERCHÉ PAGA LORO LO STIPENDIO. IL PROBLEMA E’ CHE QUESTI “CANI DA GUARDIA” SONO IL 5% DELLA CATEGORIA. IN INTERI SETTORI E REDAZIONI, SI FANNO SOLO MARCHETTE PIÙ O MENO MASCHERATE

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1 - FINIS-MECCANICA E LE SUE FAMIGLIE ALLARGATE...
Un'altra settimana di tranquilla paura, per i vertici di Finmeccanica. Gli armaioli di Stato sono accusati di aver pagato tangenti per una commessa in India (ohibò, non si fa), e hanno passato il week-end a guardare Teleticino per seguire le avventure di Guido Ralph Haschke, doppio passaporto svizzero e Usa ed ex grande amico di Giuseppe Orsi. Il mediatore partito da Washington, transitato dalle colline torinesi e atterrato a Lugano tra decine di società di consulenza, è stato arrestato per 24 ore dai gendarmi svizzeri e poi rilasciato.

Non hanno capito qualche atto arrivato dalla magistratura italiana? Hanno sbagliato arresto? Si sono preoccupati del fatto che avesse nascosto un sacco di carte da mammà, che si autoaccusasse al telefono di riciclaggio e parlasse di soldi "fatti sparire tra India, Tunisia e Mauritius, che gli italiani ma quando li trovano..."? Ma no, il Corriere svela il piccolo equivoco: "Finmeccanica, il mediatore voleva cambiare cognome. Procedure per chiamarsi come la madre. Haschke libero: estraneo alle accuse" (p. 21). Pare che in Piazza Montegrappa, qualcun altro oggi stia pensando di andare all'anagrafe.

Intanto, su Affari&Sfiganza di Repubblica, Massimo Giannini ricorda che il pallido Orsi è anche il tizio che sparlava del ministro Grilli e di sua moglie a tavola con quel sant'uomo di Lin Gotti Tedeschi. Diceva di "avergli sistemato" la ex moglie, che "aveva fatto casini", con le solite consulenze che in Finmeccanica non negano a nessun parente di potente (il gruppo, del resto, è guidato da una tribù di parenti). Poi però non era vero, almeno in base a un "audit interno".

Ma Orsi se l'è tenuta molto riservata, la cartuccella che scagionava Lady Grilli. "Delle due l'una", scrive Giannini, "o è andato in giro spacciando in giro notizie inventate con i suoi commensali, o ha voluto fare un dispetto a Vittorio Grilli. Nell'uno e nell'altro caso, non si capisce come non si possa considerare irrimediabilmente compromesso il rapporto fiduciario che lega il capo azienda al suo azionista. In una normale democrazia industriale, Orsi si sarebbe già dimesso" (p. 1).

2 - AVVISO AI NAVIGATI/ PASSERA: GIU' LE MANI DALLE CAYMAN...
Le migliaia di lavoratori che stanno perdendo il posto non l'hanno mai visto, ma l'AirOne Passera quando deve difendere qualcuno che deve difendere non si tira certo indietro. "Passera difende Algebris: "Serra lo conosco bene, è una persona di grandissima qualità non solo professionale ma anche personale" (Repubblica, p. 10). Chissà quale principio di mutuo soccorso ha spinto un ministro della Repubblica a intervenire a tutela dell'onore di Davide Serra, tirato in mezzo nel volo di ciabatte tra Renzino e Culatello Bersani. Serra, per altro, in Generali e in altri salotti marci, si è comportato di gran lunga meglio dei tenutari. Ma poi, certo, Sposetti e Consorte sono sicuramente dei grandi esperti di finanza.

3 - CATAFALC SQUARE...
nel paese che fotte meglio di tutti i suoi giovani, si alza la giusta protesta di un Potente per sempre. Sul Corriere, l'addetto ai sospiri del padronato interno, Sergio Bocconi, ci racconta l'opera buona domenicale di Abramo Bazoli, che ha inaugurato una qualche iniziativa benefica e ha così predicato: "Parlare di rottamazione dei vecchi è indegno" (p. 13). Il Corriere si dimentica solo di dirci da quanti anni Bazoli s'è avvitato alle sue poltrone e alle sue sinfonie di interessi. E che a dicembre, il patròn di Mittel-Intesa-Corriere compie solo 80 anni.

4 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA...
La Repubblica degli Illuminati (da Sorgenia) si dà da fare: "Iva-Irpef, modifiche in vista e per aiutare le fasce deboli il governo cerca 2 miliardi. Via ai tagli per no profit e detrazioni" (p. 6). Sul Messaggero, "Scuola, si parte da 700 milioni di tagli. Per i prof 21 ore settimanali. La nuova legge di stabilità punta al risparmio nell'istruzione, ma solleva le polemiche" (p. 5).

Sul Corriere, la fotografia di un'Italia finalmente unita. Dalle truffe allo Stato. "Tangenti e finti poveri costano 3 miliardi. Il rapporto della Guardia di Finanza: in crescita le frodi allo Stato. Il caso dell'imprenditore col sussidio nonostante il reddito milionario" (p. 2). Per le truffe DELLO Stato, aspettiamo invece la prossima manovra. Il terreno per ulteriori tagli a quel che resta dello Stato sociale è già stato preparato da quei volponi dei giornalisti.

5 - LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE...
Seconda nelle classifiche dell'idiozia e del cervello all'ammasso soltanto alla "battaglia anti-casta", la campagna delle "privatizzazioni" trova sempre qualche lucidatore di ottoni in servizio permanente effettivo. Ecco a voi la centosettantaquattresima puntata di "Dismissioni". Il titolo di oggi è "Si parte da caserme e ministeri" e la potete seguire sul Corriere (p. 5).
Intanto, nella sua personale battaglia per la beatificazione della Severina (e la riduzione delle sue parcelle), il Messaggero si supera in prima pagina: "Sì del Csm all'anticorruzione".

6 - ULTIME DAL VENTENNIO A COLORI...
"Nuova legge bavaglio, altolà Pd e Udc. ‘Non faremo passare quel testo'. Ma il Pdl insiste: ‘E' la direzione giusta'. L'allarme della Fnsi" (Repubblica, p. 2). Sulla nuova porcatella di gente eletta con il Porcellum, Repubblica ci fa giustamente la prima pagina. Per l'occasione, citato perfino il sindacato unico dei giornalisti, che quando osa scontrarsi con gli editori in qualsivoglia giornale non trova mai una riga di spazio.

Il Corriere delle banche relega nella sua illeggibile pagina dei commenti (la 28!) una bella lettera di Caterina Malavenda a don Flebuccio de Bortoli. Scrive la Malavenda, che "i giornalisti potranno continuare ad abbaiare, senza mordere, però, a quel potere che dovrebbero sorvegliare e che non ha alcuna intenzione di farsi azzannare". Anche perché paga loro lo stipendio, o direttamente o attraverso le briciole della pubblicità. Il problema della Malavenda, che difende quasi tutti i migliori cronisti italiani e ne rilegge anche i libri, e che questi "cani da guardia" sono il 5% della categoria. In interi settori e redazioni, si fanno solo marchette più o meno mascherate.

7 - MA FACCE RIDE!
Giovanna Melandri: "Farò del Maxxi la Tate italiana" (Corriere, p. 12).

8 - LOMBROSIANI PER SEMPRE...
La voglia di finire sui giornali tira sempre brutti scherzi. Sulla Stampa, "Alfano: ‘Presto una squadra di facce nuove" (p. 8). E vicino a questo titolo, ecco la sua, di faccia. Una faccia facciosa da democristiano del Sud, con lo sguardo severo, la mano alzata come un maestrino che puntualizza e una boccuccia femminea. Ha un curriculum imbarazzante, tra servigi al Nano di Arcore e firme sulle peggiori leggi dell'ultimo ventennio, fatte letteralmente a pezzi dalla Corte Costituzionale. Ma anche lui ha un'idea di futuro per l'Italia. Anzi, per la solita Italietta di notabili. Ironia della sorte, nella stessa pagina gli mettono un'intervista a Guido Crosetto, che è il suo esatto opposto ("Colpa di Silvio. Noi immobili. Invidio il Pd", Stampa p. 8) e sul quale si esercita oggi il grande Perna sul Giornale (p. 6).

9 - FREE MARCHETT...
"Ha fatto il giro del web e ora il video in cui il prefetto di Napoli Andrea De Martino umilia Maurizio Patriciello, sacerdote anti-clan, arriva nelle aule e diventa occasione per far riflettere i giovani sulle basi dell'educazione civica. L'idea è dell'Osservatorio Permanente Giovani-Editori che, dal 2000, con il "Quotidiano in classe" porta nelle scuole secondarie superiori alcuni grandi quotidiani per metterli a confronto e insegnare a 2 milioni di ragazzi a sviluppare lo spirito critico. "Abbiamo deciso di suggerire agli insegnanti che partecipano al progetto di dedicare a questo episodio la prima lezione della settimana, incentrandola sulle differenze tra il concetto di cittadinanza e quello di sudditanza", spiega Andrea Ceccherini, presidente dell'Osservatorio" (Corriere, p. 23 e non P2 o P3, fare attenzione)

PER LIBERARVI DI NOI. MA ANCHE NO colinward@autistici.org

 

 

PALAZZO FINMECCANICA A PIAZZA MONTE GRAPPAGIUSEPPE ORSI E UN ELICOTTERO AGUSTAWESTLAND jpegGiuseppe Orsi MASSIMO GIANNINI VITTORIO GRILLI LISA LOWENSTEINgotti tedeschi jpegCorrado Passera DAVIDE SERRA jpegDAVIDE SERRA jpegMATTEO RENZI A PORTA A PORTA - SULLO SFONDO BERSANIRENZI E BERSANI sagomejpeg jpegPIERLUIGI BERSANI E MATTEO RENZIGIOVANNI BAZOLI PAOLA SEVERINO E MARIO MONTI

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...