I PREPENSIONATI DI “REPUBBLICA” CHE VOGLIONO PREPENSIONARE I BOIARDI DI STATO - INVIDIO HOLLANDE: POTESSI MOLLARE LA BABBIONA PER CORRERE DALLA CERBIATTA

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Caro Dago, tutti assolti! E certo. Continuiamo a perseguire reati fantasiosi in maniera maldestra. Facendo delle vittime persone che per altri versi non meritavano gran rispetto.
Andreotti mafioso era tecnicamente una ipotesi di reato farlocca. Bacio o non bacio. Il furbo Divo ne trasse seppur tardi una riabilitazione politica che non meritava, passando - grazie al pressappochismo di chi lo volle perseguire ostinatamente in giudizio - per grande statista quando tutti sappiamo che e' stato uno dei massimi responsabili della pessima politica italiana.

Adesso tocca a Sciaboletta Scajola, che si ritrova a sua insaputa vittima dei media e dei comunisti. Mentre forse e' solo vittima di indagini frettolose, che cercavano reati dove forse avevamo solo a che fare con un pessimo stile politico che comunque doveva portare Scajola alle dimissioni per evidente inadeguatezza. Morale e politica. Senza chiamare in causa il codice penale.

Similmente, arrivano e arriveranno assoluzioni per certe frodi fiscali che sono solo maxi evasioni da punire amministrativamente con giustissimi e sacrosanti incassi e relative penali, ma perche' perder tempo con indagini criminali ? E non si allude qui al Berlusca, dove in vari gradi di giudizio si sono accertati fatti organizzativi di raggiro. Ma a tante altre indagini che partono e si concludono grazie a palesi informazioni contabili e di bilancio facilmente disponibili e non occultate, dove il raggiro e' assente per tabulas. Si tratta di evasioni plateali. Se io detengo in trasparenza redditi, cavalli e barche e non presento il modello 740 che raggiro ordisco? Ovviamente nessuno, sono un evasore e devo pagare. Punto.

Il problema - e la colpa qui invece e' proprio di Berlusconi e dei suoi giannizzeri - e' che con il suo fare e dire sfacciatamente illegali il Cavaliere ci ha tolto il piacere di criticare i giudici e i procuratori quando lo meritano.
Bankomat

Lettera 2
Caro Dago,
di recente il plurisediato presidente dell'Inps Mastrapasqua ha partecipato a Cuneo a un convegno dal titolo «L'Italia di cristallo». Ma il suo non sembra essere stato molato così bene da riuscire trasparente. FuBa

Lettera 3
Gentilmente! L'ultimo che esce da Palazzo Chigi spegnesse la luce.
Tiziano Longhi

Lettera 4
Caro Dago,
di' a Nonno Chomsky che il pericolo della plutocrazia era stato espresso da un certo Benito Mussolini, 80 anni fa.
Cyber

Lettera 5
Caro Dago,
ma sinceramente se la fiat se ne va ce ne frega a qualcuno qualcosa?...l'Italia sopravviverà anche agli Elkann e Marpionne...anzi sono loro che si accorgeranno, una volta americanizzato il brand, che non venderanno più niente.
Alessandro

Lettera 6
In questo fine settimana mi sono commosso, in ordine:
a) nell'ascoltare l'on. Fitto che declama "il partito deve valorizzare la sua splendida classe dirigente, impegnata nei consigli comunali, regionali, provinciali, i sindaci e i gruppi parlamentari",
b) nel leggere su "La Stampa" (26.I.2014) una presunta impiegata del PD di Roma che, dei nuovi miracolati dal bluff, dice che "lavorano come matti",
c) nell'apprendere da un certo M.Marzotto (radio Montecarlo, 25.I.2014) che lui si sveglia alle 7.15 (mamma mia, che tempra di lavoratore), il tutto detto con enfasi degna di una vera causa,
d) nello scoprire, dopo aver letto le registrazioni, che l'On. Prof. Dr.ssa De Girolamo si è dimessa per "salvaguardare la Sua dignità".
Buon inizio di settimana, Preclaro.
Giuseppe Tubi

Lettera 7
La de girolamo doveva andare subito a casa, anzi non doveva neanche essere ministro e quel presidente INPS, non è lo stesso che assicurava che i conti erano in ordine ? siamo messi bene, vergogna.
Walter

Lettera 8
Egregio Direttore,
Letta ( nel senso di leggere) oggi: il Cavaliere rischia 32 anni di carcere! Dov'è la notizia? No problem, se è così ... lunga vita al Cav.! Da vent'anni c'è un duello all'ultimo voto tra un terzo di elettori e la magistratura. Certo, come si fa a pensare che i giudici per 4 lustri abbiano sbagliato? Nun si pole ( non si può) dicono in Toscana. Ma altrettanto vale l'inverso: e' possibile che per 20 anni ed oltre generazioni e generazioni abbiano il cervello fuso? Nun si pole! Ed allora?

Semplice: perché si può riformare tutto, compreso il sistema elettorale e non la giustizia? Vediamo se con una riforma il Cav. ( o il suo cadavere, visti i tempi) va ritenuto ancora colpevole, certo e' che qualcosa va fatto, ricorrendo anche a giudici europei, ma qui la patente di elettore cretino per aver votato moderati proprio non mi va giù!
L. C. G. Teramo

Lettera 9
Gentile redazione di Dagospia,
ma chi di noi, potendo, non darebbe una pedata nel sedere alla compagna (ultraquarantenne) per andare dalla dolce cerbiatta (non ancora trentenne)?
Adieu mon amour: una pedata nel sedere, via dall'Eliseo, niente alimenti né mantenimento e: "...fora dai ball...".

Bravo Hollande! Le donne vanno trattate così. Chissa' quante altre ancora ne cucchera'! (...finche' rimarra' Presidente). Al confronto, Berlusconi, che si è fatto perfino ricattare da quattro giovani sgallettate, ha fatto la figura del fesso.
Condoglianze ai maschi italiani.
Il samurai.

Lettera 10
Il signor Berlusconi usa ormai il telefono per dire le sue castronerie, non riesce più neanche a metterci la faccia. Oggi sostiene che le riforme i atto sono le sue, vecchie di vent'anni, ma mai avute il tempo di realizzarle: troppo preso a cambiare leggi ed evadere tasse? Ventanni di chiacchere da grande imbonitore e da nano statista
Laici saluti

Lettera 11
Gentile Dago, siamo sempre tutti molto felici e orgogliosi quando riprendi i nostri articoli sul tuo sito e oggi ti vogliamo ringraziare per aver fatto conoscere a un più' vasto e giovane pubblico l'ennesimo capolavoro di Alberto Statera sui boiardi. Sai, noi siamo quattro cronistacci da strada e nel 1971, quando Statera già furoreggiava sull'Espresso di Scalfari contro i "padroni del vapore", non eravamo neppure nati.

Oggi il grande Statera ci ricorda quanto sia folle e insensato vedere tre manager pubblici come Scaroni, Conti e Sarmi, nati tra il 1946 e il 1948, brigare per un quarto mandato in Eni, Enel e Poste. Ha ragione! Se questi signori hanno ancora voglia di dire la loro dovrebbero venire qui a Repubblica, dove a cominciare da Statera (classe 1947) gli anziani li trattiamo bene bene. Cioè, li prepensioniamo e poi li rimettiamo a lavorare come prima in collaborazione "esterna".
Quattro Republicones Sfigatones

Lettera 12
Caro Dago,
ieri Fitto dalla Puglia ha mandato un messaggio chiaro a Berlusconi : L'Italia Forza non è un Trani; a go-gò...! ( Giorgio Gaber not included..)
Gianni Morgan Usai

Lettera 13
LIFE IS GUTGELD : bloccare le pensioni sopra euro 3.500 lorde Se dopo 40 anni di lavoro, passati in giro per l'Italia lavorando 10 ore al giorno, versando tutti gli oneri fiscali e previdenziali, mi dovessero bloccare la pensione , li prenderei a calci nel culo! Andassero a recuperare i le tenute agricole e i patrimoni dei cari boiardi di Stato , specialmente a "sinistra" .
Eugenio Zanin

Lettera 14
Caro Dago, dalla stampa: ottantacinque medici sono stati iscritti nel registro degli indagati della Procura di Padova con l'accusa di concorso in omicidio colposo per la morte di una giovane mamma, deceduta sei mesi dopo aver dato alla luce il figlio, per un tumore al colon. Il fascicolo è stato trasmesso dalla Procura al gip con la richiesta di archiviazione ma la famiglia della donna si oppone.

A giudizio del consulente del pm, che scagiona tutti i medici, la paziente sarebbe stata vittima dell'evoluzione, rapida e invasiva, della malattia. A chiunque sembra ovvio che un medico può sbagliare, ma se 85 medici non vedono qualcosa, si tratta di sintomi invisibili, perfino la Procura voleva l'archiviazione ma invece avremo un processo colossale, ridicolo, con spese di milioni in avvocati per gli imputati e che aggiungerà ulteriore zavorra alla nostra giustizia. Boh, contenti loro.
Roland Delmay

Lettera 15
Caro DAGO, tutti in India appassionatamente. Se la signora Trierweiler (impegni umanitari) e la delegazione italiana di Camera e Senato (solidarietà ai nostri militari) s'incrociano e si scambiano i rispettivi programmi, cosa accade? Per dirla alla sicula: M-india chessituazione, aahh!
Saluti, Labond

Lettera 16
Gentil Dago,
Sandrone Bondi dixit :"Hai sentito, Denis, al Cavaliere piace Pàssera e il suo programma economico !". Verdini : "Sandro, continua a comporre le tue mosce poesie che è meglio per tutti! Nonno Cav. ha espresso il suo gradimento per la pàssera, non per il giovin
virgulto, con moglie bbona, don Corrado Pàssera !".
Ossequi
Pietro Mancini

Lettera 17
Ciao Dago, qualcosa non quadra, affinchè tutto quadri, come diceva il Principe Buonanima. Il Ministro marocchino dichiara "urbi et orbi" che la nipote di Mubarak era maggiorenne quando conobbe Berlusconi, sostenendo di avere registrato personalmente il suo atto di nascita, in quanto residente nella zona della famiglia di Ruby, e sostenendo pure, di avere conservato con cura i files relativi all'atto di nascita per evitare che ci fossero manomissioni.

Notato nulla di strano? Ruby dovrebbe essere nata attorno al 1992 (Berlusconi non era ancora entrato in politica), e l'ineffabile ministro a quell'epoca registra la nascita della ragazza, poi molto, ma molto meglio del mago Otelma prevede che la ragazza crescerà alta e bella e di lì a 18 0 19 anni sarà in Italia, dove avverrà il "fattaccio" a cui si attaccheranno i cattivi giudici di Milano per inchiodare il povero Berlusconi.

Ma lui (il Ministro) che ha conservato gelosamente i files (te li raccomando i files in una sperduta landa marocchina nel 1992, al massimo per registrare le nascita usavano un logoro registro cartaceo e una matita copiativa) manderà detti files per valigia diplomatica (mi raccomando di evitare manomissioni), sputtanando i giudici milanesi e salvando le auguste, ancorchè forse un pò flaccide (copy Minetti) chiappe del nostro.
Tutto chiaro no? O no?
Ezzelino da Monselice

Lettera 18
Caro Dago,
l'omofobia del tuo lettore più bigotto, tale Luciano, è ormai diventata insostenibilmente disgustosa. Mi domando perché continui a dargli tanta visibilità. Costui, a proposito di una recente puntata di Porta a Porta dedicata al tema delle unioni civili, si è espresso sulla Concia con le seguenti parole: "la lesbica eccellente d'Italia che vuol convincere gli altri con la forza a fare quello che piace a lei, ma la maggioranza non lo vuole e anzi, fa orrore ai più".

E' appena il caso di far notare al signor Luciano, dalle idee un po' confuse, che chi combatte per i diritti civili non intende "convincere con la forza" nessuno a fare nulla. Al contrario, quello che chiediamo è la libertà di scelta, in particolare la libertà di vivere i propri sentimenti e la propria sessualità come meglio si crede, senza dover subire discriminazioni.

Sono invece i fanatici come lui, rancorosi per natura e invidiosi della felicità altrui, che vorrebbero costringere tutti a vivere secondo i loro precetti medievali e violenti. Per fortuna, al contrario di quello che dice Luciano, ciò per cui la maggioranza delle persone prova orrore non è l'omosessualità, ma l'omofobia; e presto, nonostante l'oscurantismo persistente della Chiesa e di certi suoi seguaci, arriverà anche per l'Italia una stagione di libertà e diritti civili.

Ma visto che Luciano si preoccupa tanto di quelli che vogliono "convincere gli altri con la forza", gli suggerisco di seguire con più attenzione ciò che accade nella Russia del suo amato Putin, dove tanti poveri cittadini, che hanno l'unica colpa di essere omosessuali, subiscono vere e proprie torture da parte di squadracce ampiamente tollerate dalla legge, che vorrebbero riportarli con la forza "sulla retta via".

Su queste violenze Luciano non ha nulla da dire? Recentemente un illustre cattolico ha affermato: "Chi sono io per giudicare un gay?". Credo che questo illustre cattolico, leggendo le farneticazioni di Luciano, sospirerebbe le stesse parole che Luciano ha usato per Bruno Vespa: "Se i cattolici sono così come lui, meglio perderli". RP

 

scajola moglie colosseoCasa Scajola al colosseohollande segolene royal trierweiler julie gayet BERLUSCONI IN SENATO PER LA FIDUCIA AL GOVERNO LETTA FOTO LAPRESSE MATTEO RENZI E LA BOMBA A ENRICO LETTA RENZI E LETTAjohn elkann e sergio marchionne consegnano la lancia thema presidenziale a giorgio napolitano SERGIO MARCHIONNE E JOHN ELKANN FOTO ANSA Raffaele Fitto RAFFAELE FITTO MARA CARFAGNA Yoram Gutgeldyoram gutgeld jpegValerie viene scortata in aeroporto RUBY RUBACUORI KARIMA EL MAHROUG

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)