sanremo striscia raffaele bisio baglioni

LE VARIE E AVARIATE DA SANREMO - IL “DIROTTATORE ARTISTICO” BAGLIONI: “NON SARÀ UN FESTIVAL POLITICO. CI BASEREMO SULLE CANZONI” - CLAUDIO BISIO SBROCCA PER LA DOMANDA SUGLI IMMIGRATI - LA DE SANTIS GONGOLA PER LA PUBBLICITÀ: GIÀ INTASCATI 28 MILIONI (5% IN PIÙ RISPETTO AL 2018) – "STRISCIA" PUNZECCHIA ANCORA SUL CONFLITTO D’INTERESSI: STAFFELLI ARRIVA CON UN TAPIRO GIGANTE DESTINATO A BAGLIONI…

 

 

1 – CLAUDIO BAGLIONI, TAPIRO D’ORO DA STRISCIA LA NOTIZIA/ VALERIO STAFFELLI A SANREMO CON UNA MEGA STATUETTA

Anna Montesano per www.ilsussidiario.net

 

STAFFELLI TAPIRO D'ORO A SANREMO

Non si arresta la battaglia di Striscia La Notizia contro Claudio Baglioni. Nel corso delle ultime puntata del tg satirico in onda su Canale 5, sono stati mandati in onda molti servizi riguardo il Festival di Sanremo che prenderà il via domani, 5 febbraio 2019, su RaiUno. Al culmine di questa lunga serie di segnalazioni sui cantanti e ospiti della kermesse più attesa dell’anno, Valerio Staffelli ha deciso di recarsi a Sanremo per cercare di consegnare a Claudio Baglioni il tapiro d’oro. Ma non si tratta di un “classico” tapiro, infatti l’inviato di Striscia è in giro per la città del Festival con una statuetta gigante da consegnare a Baglioni, consegna che pare sia avvenuta proprio nelle ultime ore e che vedremo presto in onda su Canale 5.

 

Valerio Staffelli a Sanremo con un Tapiro d’oro per Baglioni

claudio baglioni 1

Infatti, come si legge sul portale: “L’inviato del tg satirico di Canale 5 ha registrato nei pressi del teatro Ariston un lancio del servizio che con tutta probabilità vedremo in onda questa sera. In primo piano, come noto, il presunto conflitto di interessi del direttore artistico (e conduttore) Claudio Baglioni.”

 

Da giorni a Striscia La Notizia si parla infatti di come dietro la scelta degli ospiti del Festival di Sanremo, e non solo, ci sia un conflitto di interessi legato all’agenzia alla quale appartiene lo stesso conduttore. Chissà che, nel servizio che potrebbe quindi andare in onda questa sera, Claudio Baglioni riesca a chiarire una volta per tutte questa vicenda che potrebbe altrimenti scatenare un fiume di polemiche nel corso di tutta la settimana del Festival e non solo.

STAFFELLI TAPIRO D'ORO A SANREMO

 

2 – SANREMO: BAGLIONI: 'NON SARÀ UN FESTIVAL POLITICO'

Da www.ansa.it

 

"Non sarà un festival politico, almeno non nell'accezione che si può pensare. Il nostro sarà un festival che si basa sulle canzoni". Claudio Baglioni sgombra il campo da ogni dubbio sulla natura che avrà il suo secondo Sanremo, al via domani. "Quando mi hanno chiamato, ho chiarito che con me non ci sarebbe stata la parte di costume e di spettacolo, che c'era stata con i conduttori classici. Nella parte dell'intrattenimento vincerà la leggerezza"

 

claudio baglioni

Il direttore artistico ha annunciato che per l'edizione 2019 è prevista anche la presenza tra gli ospiti di Riccardo Cocciante. "Tra gli ultimi arrivati - ha detto - come ospite, ci sarà anche Riccardo Cocciante, nella seconda serata". "L'internazionalità del festival non è solo nel nome, ma anche nel fatto che molti artisti che partecipano sono internazionali. Andrea Bocelli è artista internazionale, Cocciante lo è", ha osservato.

 

LA CONFERENZA

virginia raffaele claudio baglioni claudio bisio 1

Durante la conferenza Teresa De santis, direttrice di Rai1, è entrata nella questione del presunto conflitto di interessi di Baglioni.  "La nostra produzione musicale e culturale - ha detto - vive anche di contiguità", anzi spesso ne deve "fare tesoro: attraverso rapporti amicali si possono ottenere artisti che altrimenti non si sarebbero avuti. Questo non vuol dire che non ci debba essere una coscienza tale da far sì che venga favorita la qualità". E Baglioni, sottolinea, ha "una coscienza molto forte" e "non ha bisogno di chissà quali sovvenzioni o giochi di potere".

 

"Non parlo contrattualmente di questo tema - ha aggiunto de Santis in conferenza stampa - perché non ho titolarità per esprimermi sul piano tecnico su un una questione che riguarda gli ambiti legali. Ne parlo sul piano concettuale, culturale", ha precisato. "per quanto mi riguarda e per l'esperienza che ho accumulato negli anni, penso per esempio al Live Aid, è molto frequente che siano le filiere amicali a creare le condizioni per arrivare al massimo del risultato".

 

virginia raffaele claudio baglioni teresa de santis claudio bisio

"Nel caso di Baglioni - ha aggiunto la direttrice di Rai1 - quando si fa un contratto ad un artista vivente e operante, è normale che abbia rapporti anche con l'industria della produzione musicale e dunque sta alla sua coscienza, che credo sia molto forte, portare avanti i risultati. E mi pare che lo scorso festival lo abbia ampiamente testimoniato". "Baglioni - ha sottolineato ancora De Santis - ha 50 anni di storia e un profilo internazionale e non penso che voglia buttare alle ortiche questa esperienza per finire nelle strettoie di chissà quali oscure macchinazioni e veder denigrare la sua arte. Baglioni non ha bisogno di chissà quali sovvenzioni né di chissà quali giochi di potere. Credo che non ci sia altro da aggiungere da questo punto di vista".

 

claudio fasulo

"La clausola di trasparenza - ha puntualizzato Claudio Fasulo - c'è ed è stata rispettata, il contratto di Claudio Baglioni è in linea con quello firmato dai direttori artistici precedenti". "Le nostre scelte sono inattaccabili dal punto di vista della qualità. Questa situazione è figlia di un mercato molto concentrato, ma nella assoluta trasparenza", ha detto.

 

3 – SANREMO, BOOM DI PUBBLICITÀ: LA RAI INTASCA 28 MILIONI. IL DIRETTORE DE SANTIS: «UN EVENTO PER PUBBLICO E IMPRESE»

Marco Castoro per www.leggo.it

 

La Rai ha intascato 28 milioni dalla pubblicità di Sanremo, un 5% in più rispetto all'edizione 2018. Un grande sforzo e una soddisfazione immensa per RaiPubblicità, la cassa di Viale Mazzini. Ovviamente il bottino, frutto dello sponsor esclusivo Tim, e di un'ottima vendita dei break, ha messo di buonumore Teresa de Santis, direttore di Raiuno.

 

«Il Festival», sottolinea Teresa De Santis, «ha già raggiunto il record della raccolta pubblicitaria, superiore di qualche milione rispetto a quella del passato: segnale importantissimo, vuol dire che l'evento continua a interessare pubblico e imprese».

 

virginia raffaele claudio baglioni claudio bisio

Ma Sanremo è Sanremo. E alla Rai lo sanno bene. Il piatto è ricco di sapori, ma anche di polemiche. Con Striscia che continua a martellare sul presunto conflitto di interessi degli organizzatori del Festival, della casa discografica Sony e dei cantanti in gara. Ma la spinta pubblicitaria è un volano anche per gli ascolti. E qui c'è da superare i circa 12 milioni di spettatori di media e il 52% di share di Sanremo 2018. Le premesse ci sono tutte, visto anche i grandi ospiti che saliranno sul palco dell'Ariston.

 

Le casse ricche fanno ripensare anche agli ospiti. Oltre alle star italiane, ormai consacrate icone internazionale come Ramazzotti, Pausini, Bocelli, si può rivedere anche la presenza di qualche big estero. «Ci saranno anche ospiti a sorpresa stranieri ma che si adatteranno alla nostra situazione e alla nostra identità». E ancora: «L'edizione del 2019 sarà il festival della bellezza», aggiunge De Santis, quella esteriore del Paese, ma anche quella interiore delle persone e delle storie».

striscia su sanremo baglioni salzano

 

Le canzoni in gara affrontano diversi argomenti. Temi sociali, difficili e complessi. Si parla tanto del passato e molto del futuro, ma del presente non c'è nulla. Evidentemente è un contesto storico che non piace a nessuno. «Sono testi complessi che riguardano realtà drammatiche», sottolinea il direttore di Raiuno «il Festival non si tira indietro neanche nel narrare le cose più scomode e difficili».

 

4 – SANREMO 2019, LA DOMANDA SUGLI IMMIGRATI FA SBROCCARE CLAUDIO BISIO IN CONFERENZA STAMPA

Da www.liberoquotidiano.it

 

claudio bisio 1

"Parlerete più di musica o politica? In fondo Bisio ha fatto I comunisti mangiano i bambini". Lo chiede un giornalista durante la prima conferenza stampa di Sanremo 2019. Claudio Bisio replica stizzito: "I bambini sono di sinistra, si chiamava così. E' una frase di Gianni Rodari. Siate corretti, grazie". Bisio è seccatissimo. E poi risponde: "Non parlerò di migranti, ma nemmeno di Blsonero e della Juve e dei rigori". Per qualche minuto, è calato il gelo. In generale, dopo la famosa uscita di Claudio Baglioni sui migranti, l'idea è quella di tenere un basso profilo e schivare le polemiche politiche.

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO