amore

LA VERITA’ SULL’AMORE - SECONDO PLATONE QUESTA DOLOROSA AFFEZIONE DELL'ANIMA È CIÒ CHE DETERMINA TUTTE LE AZIONI DEGLI UOMINI - NEL 200, I VERSETTI DI RAIMONDO LULLO, ORA TORNATO IN LIBRERIA, HANNO ANTICIPATO GLI HAIKU: "AMORE, AMARE, AMICO, AMATO SI UNISCONO TANTO DA DIVENTARE UN SOLO ATTO IN UNA SOLA ESSENZA"

cantico dei canticicantico dei cantici

Silvia Ronchey per “la Repubblica”

 

Che cos' è l' amore? Secondo Baudelaire, l' amore somiglia a un' operazione chirurgica, in cui uno sarà sempre il paziente e l' altro il carnefice. Gli antichi lo consideravano una malattia, tra tutte quelle della vita, secondo Lucrezio, la più tormentosa: meglio versare il succo vitale in un corpo qualunque e non riservarlo all' amore di una sola persona, se si vuole evitare il dolore sicuro.

 

Eppure questa dolorosa affezione dell' anima, secondo Platone, è ciò che determina tutte le azioni e aspirazioni degli uomini. Anzi, già secondo Empedocle tutte le cose viventi - alberi, fiere, uccelli, pesci - nascono dal travaglio dell' amore, in cui tutto si riunisce, perché ogni cosa muore di desiderio per l' altra. Ahimé o infelici, gridava, o lacerati mortali, da quali spasmi, da quali singhiozzi siete nati! Dell' antica sapienza pagana sull' amore, feroce demiurgo di ogni forma dell' essere, si è nutrito fin dall' inizio il cristianesimo, che ha identificato il dio del desiderio col desiderio del divino.

 

Dal Cantico dei cantici a Agostino, sublimi dialoghi hanno dato al divino del tu: un Tu che ci dà per maestro il dolore e ci cattura attraverso l' amore; un Tu di cui si ha fame e sete, che ci tocca e ci infiamma e ci consuma nella consapevolezza che la fonte del desiderio non è di questo mondo, ma o è al di sopra di noi, o è inabissata in noi: «Interior intimo meo et superior summo meo».

 

sant agostinosant agostino

Questo assunto ha nutrito, spesso sotterraneamente, la poesia d' amore del medioevo cristiano, dalla lirica trovadorica a Jaufré Rudel, secondo cui il cuore è capace di gioire solo dell' amore di chi non ha mai visto e di godere solo del fatto che non lo vedrà mai. Lo chiamava "amore di terra lontana". Nessuna gioia mi piace tanto, cantava, quanto godere di questo amore lontano.

 

raimondo lulloraimondo lullo

Paziente e carnefice. Malattia, tormento, dolore. Alberi e uccelli equiparati agli umani in un vivere che è continuo morire di desiderio. Fame, sete, fiamma che ustiona. Lontananza, presenza alimentata dall' assenza. Tutte queste immagini, e molte altre, confluiscono nell' appassionato, ossessivo dialogo erotico di quello che è considerato il più bizzarro, geniale e unico dei poemi d' amore del medioevo occidentale, oltreché dei molti scritti di un aristocratico, eclettico e visionario catalano del Duecento, Raimondo Lullo:

 

il Libro dell' amico e dell' amato, che ora esce quasi in contemporanea in due edizioni italiane, l' una basata sul testo catalano (introduzione di Francesc Torralba Roselló, traduzione e note di Federica D' Amato, Edizioni Qiqajon - Comunità di Bose, pagg. 147, euro 14), l' altra sull' autonomo e forse precedente testo latino (introduzione, traduzione e note di Francesco Santi, in La letteratura francescana, V. La mistica, Fondazione Lorenzo Valla - Mondadori, pagg. 452, euro 35).

 

baudelairebaudelaire

Nella Maiorca del XIII secolo, in cui Giacomo I il Conquistatore ha riportato il dominio cristiano e reinsediato a Ciutat de Mallorca una corte della cui aristocrazia Lullo è al centro fin da bambino, l' islam e il cristianesimo convivono strettamente. Paggio al servizio del re, poi precettore dell' infante e futuro sovrano Giacomo II, non ancora trentenne è folgorato dalla prima delle sue visioni mentre sta componendo una canzone d' amore. Seguendo l' esempio dato sessant' anni prima da Francesco, nel 1263 abbandona famiglia e ricchezze per farsi vagabondo.

 

Pellegrino sulla via di Rocamadour, poi di Santiago, mistico sempre più tormentosamente visionario, predicatore e missionario laico nelle allucinate regioni dell' oriente cristiano, esoterista e teologo, si fa ideatore e promotore di un' ars inveniendi veritatem in cui, secondo la lapidaria descrizione di Borges, «si accingeva a risolvere tutti gli arcani mediante un' armatura di dischi concentrici, diseguali e girevoli, suddivisi in settori con parole latine», facendo della metafisica, e delle arti che la esprimono, «una sorta di gioco di combinazioni ».

lullo coverlullo cover

 

L' ars di Lullo dedicava la sua cabalistica macchinazione intellettuale alla compenetrazione tra logica e mistica, ma anche e soprattutto fra tradizione cristiana, giudaica e islamica; allo scopo dichiarato di far prevalere la prima e sconfiggere le altre due.

 

Per questo negli anni tra il 1265 e il 1274 si era immerso nella tradizione sapienziale degli arabi, e ne padroneggiava e scriveva la lingua. Per questo l' incontro tra sapienti pagani, cristiani e musulmani è al centro di opere sincretistiche come il Llibre del gentil i dels tres savis e come anche il Blanquerna, in cui la versione catalana del Llibre de amic e amat ci è tramandata prima di conoscere circolazione autonoma e una sotterranea fortuna che la porterà a filosofi come Cusano e Leibniz.

 

Se nel Libro, un' instancabile variazione sull' amore scandita in tante strofe quanti i giorni dell' anno, concepite dunque per la recitazione quotidiana e poste spesso in forma di domande e risposte, la distinzione tra l' amico (amic, amicus) e l' amato ricorda quella tra amante e amato nel Simposio di Platone, è alla tradizione dei dervisci ispano-musulmani che le metaphorae di Lullo si richiamano quasi esplicitamente.

platoneplatone

 

Se in Platone è l' amante ad essere più caro al dio, nelle "esclamazioni mistiche" dei versetti di Lullo l' amato e il dio, il dominus amoris, si identificano. La sofferenza amorosa diventa così l' unica via per un' elevazione spirituale che ricorda le tecniche contemplative della tradizione sufista e si nutre di un linguaggio ibrido di poesia provenzale e mistica islamica, peraltro già originariamente consonanti nel tema centrale: l' amore come desiderio che non può mai essere appagato.

 

Se «il cuore dell' amico sale fino alle altezze dell' amato perché l' abisso del mondo non sia di ostacolo al suo amore», è alle strade del mondo che l' amato lo rinvia, ai suoi «dolori e struggimenti», a «meditazioni, sospiri e pianti» di cui sono invasi, come per la Sulamita del Cantico, "strade e sentieri" della sua ricerca.

true lovetrue love

 

Alla domanda se sia «più visibile l' amato nell' amico o l' amico nell' amato » si risponde che «l' amato è la via che passa per l' amore, l' amico quella che passa per sospiri, lacrime, malattie e dolori». Ma non c' è differenza "fra sofferenza e gioia", come "tra presenza e assenza", tra "vicinanza e distanza", perché «l' amico e l' amato si mescolano come il vino e l' acqua, sono connessi come il calore e la luce, aderiscono l' uno all' altro come l' essere e l' essenza ».

 

Nella loro alchemica cristallizzazione della natura, i versetti amorosi di Lullo hanno a volte la sinteticità di esoterici haiku: «Gli uccelli salutavano col canto l' aurora. L' amico, che è l' aurora, si svegliò. Gli uccelli terminarono il loro canto. L' amico morì per l' amato all' aurora».

 

l amore secondo banksyl amore secondo banksy

Come il percorso di Lullo non è apofatico, negativo, ma catafatico, affermativo, presuppone cioè il positivo manifestarsi del divino nel mondo e la sua dicibilità, così, rispetto ad altre mistiche, la sua visione dell' amore apre la via a una reciprocità possibile tra umano e divino: se nel versetto 145 l' amato giura all' amico che «amare chi lo ama è natura e proprietà del suo amore», nel versetto 161 «l' amico sente di essere amato dall' amato »,

 

anche se ciò non lo guarisce dalla sua malattia, perché anzi è l' amato «ad avergli trasmesso quella malattia, per fargli onorare più intensamente l' amore». Il vertiginoso trompe l' oeil tra eros e mistica è del resto tipico della poesia amorosa medievale.

AMORE AI TEMPI DELLO SMARTPHONEAMORE AI TEMPI DELLO SMARTPHONE

 

Se l' Amore Lontano di Jaufré Rudel era forse il Nous dei neoplatonici, la Sophia degli gnostici, la Forma di Luce dei manichei, l'-I-dea Velata degli islamici, di al-Hallaj e Sohrawardi di Aleppo, dei lirici arabi e andalusi, il lettore del tempo poteva capire cosa fosse il Liber di Ramón Llull:

 

più che un manuale di mistica con tra le righe un breviario esoterico per innamorati, una simulazione, all' inverso, di amore cortese che mimetizzava un' iniziazione esoterica, tesa a scoprire, per citare Gershom Scholem, «la vita celata sotto le forme esteriori della realtà, l' abisso in cui la natura simbolica di tutto ciò che esiste si rivela».

 

BACIO KLIMTBACIO KLIMT

Nella continua rotatio della macchina linguistica, nell' ars combinatoria dei nomi, degli attributi e delle metafore, il fuoco dell' amore è sostanza della dinamica mistica e innesco di una più ambiziosa sfida teologica. Un castello la cui chiave sta forse nel grande interrogativo segreto della tradizione meditativa- estatica giudaica e islamica su quel principio creatore, sparso al di sopra di noi o inabissato in noi, in cui (v. 205) «amore, amare, amico, amato si uniscono tanto intensamente da diventare un solo atto in una sola essenza».

BACIO HAYEZBACIO HAYEZbacio 8bacio 8

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"