minzolini ferrario

LE TOGHE IN REDAZIONE - CASO MINZOLINI-FERRARIO E L’ASSURDA RICHIESTA DI CONDANNA PER L’EX DIRETTORE DEL TG1 - MATTIA FELTRI: “FORSE ALLA POLITICA PIACERA’ CHE I MAGISTRATI FACCIANO I SEGRETARI DI PARTITO, A NOI NON PIACE CHE DIRIGANO I GIORNALI”

AUGUSTO 
MINZOLINI
tg1AUGUSTO MINZOLINI tg1

FERRARIO: NON CERCO VENDETTA, MINZOLINI ABUSÒ DEL SUO RUOLO

Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

Augusto Minzolini oggi è senatore di Forza Italia. Tiziana Ferrario è a New York, corrispondente Rai dagli Stati Uniti: «E’ stato un abuso, ma sto montando un pezzo per il Tg, sentiamoci dopo». Partiamo dalla fine, allora. Cioè dalla notizia: il pm di Roma Sergio Colaiocco ha chiesto la condanna a quattro mesi di Minzolini per abuso d’ufficio, in quanto, da direttore del Tg1, avrebbe demansionato Ferrario. Minzolini è direttore dal 2009 al 2011. Due anni in cui l’accusa di essere filo-Berlusconi gli resta attaccata addosso. La redazione si divide. Ferrario è tra i giornalisti che muove più rilievi. Finché scoppia il caso dell’avvocato David Mills. E’ un capitolo della «berlusconeide». In un servizio si parla di «assoluzione» invece che di «prescrizione». La redazione deflagra.

 

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Ferrario, tra le più critiche, non condurrà più il Tg. Questi sono i fatti. Poi ci sono le interpretazioni. Il pm nella sua requisitoria parla di «vendetta» di Minzolini, «per cui si configurerebbe l’abuso d’ufficio per il ruolo di direttore di una testata del servizio pubblico». Per i difensori è una motivazione che non sta in piedi, perché sostituzioni e avvicendamenti sono parte dei poteri di un direttore. «Che dovevo fare, tagliare nastri?» risponde Minzolini.

 

Minzolini intervistato Minzolini intervistato

La versione dell’ex direttore è un’altra: «Quando arrivo cerco subito di rinnovare. Cambio le conduzioni e assumo 18 precari, senza tener conto del loro curriculum politico. Il vero problema è che là dentro soffrono la sindrome del video. La Ferrario ci stava da 28 anni». La giornalista la pensa molto diversamente: «Non riduciamolo a un problema di conduzione perché non lo è. Qui il tema è molto più alto». Perché non c’è solo lo scontro, c’è anche un dopo, sostiene Ferrario. «Mi propongono alternative fittizie», tra cui Madrid, «che la Rai sta per chiudere». Così fa ricorso per la reintegrazione e la ottiene. Poi fa causa. Giudice del lavoro e tribunale ordinario. E siamo a ieri.

 

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Quattro mesi di galera, una richiesta un po’ pesante, no? «Questo lo valutano i magistrati. Ma l’abuso sta nel fatto che Minzolini ha usato il suo potere di direttore per trasformare il principale Tg del servizio pubblico in un organo di propaganda. Lo dimostrano le multe dell’Agcom. Ecco perché io non voglio discutere della mia conduzione o del ruolo dei direttori come qualcuno vuol far credere. La mia è stata una battaglia in difesa di un’informazione completa e pluralista come è scritto nel contratto di servizio che lui non ha rispettato». Una battaglia condotta in solitudine, però. Altri non hanno fatto causa. «Non so il motivo. Ma tutti sanno che la redazione era alla mercé degli sfottò. Facevano le hit parade dei nostri servizi».

 

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Ferrario non vorrebbe ridurre la questione a un duello tra lei e Minzolini, ma il pm ha parlato di vendetta: «Mi sono ribellata e ho pagato un prezzo, questo è vero. Ora posso permettermi una battaglia che non è personale ma di principio». Il 17 novembre sapremo se i giudici la pensano come lei. 

 

 


2. UNA RICHIESTA ASSURDA E INOPPORTUNA

Mattia Feltri per “la Stampa”


 

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Secondo il pm, Augusto Minzolini va condannato a 4 mesi di carcere perché da direttore del Tg1 tolse a Tiziana Ferrario la conduzione del telegiornale. Si chiama demansionamento, cioè quando al giornalista vengono affidati incarichi inferiori al suo blasone. La Ferrario rifiutò, per motivi certo legittimi, l’ufficio di corrispondenza da Madrid o un ruolo di caporedattore. Minzolini lo fece per spirito vendicativo e questioni di linea politica, dice l’accusa, e il reato è abuso d’ufficio perché il direttore viene equiparato al pubblico ufficiale.

AUGUSTO MINZOLINIAUGUSTO MINZOLINI

 

In realtà il direttore è molto di più: è un monarca, e per contratto è sua «competenza specifica ed esclusiva fissare ed impartire le direttive politiche e tecnico-professionali del lavoro redazionale, stabilire le mansioni di ogni giornalista...». Forse alla politica piacerà che i magistrati facciano i segretari di partito, a noi non piace che dirigano i giornali. 

TIZIANA FERRARIO STELLA PENDE TIZIANA FERRARIO STELLA PENDE Minzolini Augusto Minzolini Augusto

 

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