stupro violenza sessuale

POSTA! - CARO DAGO, ANCHE QUESTA VOLTA CI È ANDATA BENE. PENSA SE FOSSERO STATI CINQUE ITALIANI A STUPRARE UNA POVERA RAGAZZINA EGIZIANA. QUINDICI GIORNI DI GIORNALI E TELEVISIONI, MAGARI PURE CON IL COMMENTO DI ZAKI, COLLEGATO DA BOLOGNA. IMMAGINA SE I CINQUE ITALIANI L'AVESSERO FATTO IN EGITTO. MAMMA MIA, PORACCI LORO!

amadeus fiorello alla conferenza stampa sanremo 6

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Caro Dago, Amadeus vorrebbe i trattori sul palco di Sanremo... Una manovra di disturbo per silenziare i detrattori del Festival?

Fritz

 

Lettera 2

Caro Dago, quali colpe ha la 13enne di Catania, stuprata da un branco di 7 egiziani cosiddetti "fragili", in quanto arrivati in Italia ancora minorenni e da soli, per meritarsi il totale silenzio della sinistra?

Ettore Banchi

 

Lettera 3

i ragazzi dello stupro di catania

Caro Dago, a Mirafiori a marzo un mese intero di cassa integrazione. Capperi, speriamo almeno ci sia bel tempo!

Frankie

 

Lettera 4

caro Dago,

per i 7 ragazzi accusati di aver violentato la 13enne davanti agli occhi del fidanzato ci vorrebbe un giudice integerrimo. Che ne dici di Iolanda Apostolico?

Tonyborg

 

Lettera 5

giorgia meloni vertice italia africa 1

Caro Dago, perché Meloni pensa che sia sufficiente dichiarare solidarietà (chi potrebbe non nutrirla?) alla ragazzina violentata dal branco a Catania ? Perché non ammette direttamente che lo Stato non ha fatto ciò che serviva per difenderla? Afferma che giustizia sarà fatta (ci mancherebbe altro) ma dimentica, o non è in grado, di assicurare che le istituzioni, tutte, saranno attivate per aiutarla a superare le ferite del corpo e dell'anima,e a prevenire in ogni modo orrori di questo tipo.

Paloma

 

Lettera 6

giorgia meloni e i giornalisti vignetta by rolli il giornalone la stampa

Caro Dago, la Meloni sui social: "La nave Vulcano della Marina Militare, con a bordo diversi bimbi palestinesi che necessitano di cure mediche, è attraccata oggi a La Spezia. L'Italia vi dà il benvenuto". Come no. E gli italiani in lista d'attesa da mesi si arrangino: la priorità è per i figli di Hamas!

Ferguson

 

 

Lettera 7

caro Dago,

ringraziamo il Signore! Allah Akbar! Anche questa volta ci è andata bene. Pensa se fossero stati cinque italiani a stuprare una povera ragazzina egiziana. Quindici giorni di giornali e televisioni, magari pure con il commento di Zaki, collegato da Bologna.

 

Mettiamo un cero alla Madonna, ci è andata strabene. Immagina se i cinque italiani l'avessero fatto in Egitto. Mamma mia, poracci loro! Poteva pure cadere il Governo. Dio sia lodato, non lamentiamoci, speriamo continui così.

Tonyborg

 

 

Lettera 8

CATANIA, I RILIEVI DEI CARABINIERI A VILLA BELLINI, DOVE UNA 13ENNE E' STATA STUPRATA DA 7 EGIZIANI

Caro Dago, dopo lo stupro della ragazzina di 13 anni da parte di immigrati clandestini in giovane età (figuriamoci cosa faranno da grandi) mi aspetto una ferma condanna da parte di quelle anime belle sempre pronte a predicare accoglienza e disponibilità nei confronti dei clandestini. Lo faranno? Vedremo...

FB

 

Lettera 9

Egregio Dago

citta in europa con il limite di 30 km orari

Avendo lavorato per molti anni in paesi non propriamente democratici ho sempre seguito l'adagio romanesco "lo sai perché mi nonno è morto a novant'anni?  Perché si faceva li c...i sua". Se tutti coloro che vogliono  fare gli eroi all'estero ( vedi Ungheria) seguissero il suddetto "consiglio" non avrebbero a lamentarsi delle pessime condizioni delle carceri locali.

Cordialità

Sanvic

 

Lettera 10

Caro Dago,

CONFERENZE - MEME BY EMILIANO CARLI

il limite dei 30 km/h nelle citta' riduce le vittime di incidenti, e' una buona notizia, se portiamo il limite a 10 km/h si riducono ulteriormente, se lo portiamo a zero Km/h si annullano tutte le vittime, dopotutto dopo che nessuno si muove piu' a cavallo non ci sono piu' vittime per le cadute da cavallo.

Cordialmente

Luigi_lc

 

Lettera 11

Caro Dago, a proposito dello "sdoppiamento di personalità" secondo cui - come scrivevi qualche giorno fa - esiste la Meloni International e la Ducetta della Garbatella, troppo intrisa di "popolanità" e di romanità indigeste ai palatini fini, forse è proprio il provincialismo italico del circo politico-mediatico a non saper mettere il naso fuori del Raccordo Anulare.

Antonio Pochesci

 

Lettera 12

Dagonzo

Ho letto l'estratto dell'articolo di pigi battista, naturalmente sul tuo sito, e sentire quello che diceva Dario Fo mi viene da dire  "menomale che non c'è più".

Icj

limite di 30 km orari e impatto ambientale - dataroom

Lettera 13

 13Carissimo Dago, gli agricoltori stanno marciando su Roma, per protestare contro il governo (di destra...sovranista...ecc.ecc). Quando si dice il karma! Saluti, Il Gandi

 

Lettera 14

Caro Dago, ogni giorno leggo di aziende che rinunciano alla immagine della Ferragni per promuovere il loro marchio.

 

Ora posso comprendere le alloccone che acquistano la qualunque purché indossata dalla ragazza, ma che aziende famose e leader di settore, guidate da manager di successo,  si "appoggino" ad una influencer per promuovere i loro prodotti mi fa capire quanto il sistema produttivo e commerciale sia in profonda crisi...

FB

 

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?