A ROMA MARINO STA FACENDO UN GRAN LAVORO DI PULIZIA, È RIUSCITO A FAR DIMETTERE QUASI TUTTA LA GIUNTA - TRA QUALCHE GIORNO NON SENTIREMO PIÙ PARLARE DEI GRECI E LI LASCEREMO SENZA PROBLEMI ALLE LORO DISGRAZIE

tsipras junckertsipras juncker

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Caro Dago, ci risiamo: la colpa delle telefonate porcherie non è di chi le fa, ma di chi le pubblica. Spiegami, allora, perchè non possamo sentire le porcate del ducetto e dei politici, mentre invece i vaneggiamenti di un'esaltata religiosa si...

I soliti due pesi  due misue, nevvero...

Recondite Armonie

 

Lettera 2

Caro Dago,

sulla vicenda greca ancora una volta c'è la contraddizione del mondo dell'informazione italiana. Sarebbe necessaria una rubrica del "prima " e "dopo". Infatti, prima tutti o quasi pronti a "fucilare" Tsipras , poi, alla fine, si evidenzia della "Grecia umiliata". Quanto ai privilegi che imperano in Grecia sarebbe opportuna una campagna di informazioni di raffronto tra le 19 nazioni euro e tra i 28 Stati Ue, in tutti i campi. Ma questo rimane una sogno d'estate . Cordiali saluti. Giovanni Attinà

tsipras e tusktsipras e tusk

 

Lettera 3

Caro Dago, Marino un Caligola moderno: potrebbe nominare vice-sindaco la sua Panda!

E.Moro

 

Lettera 4

quello che Renzi non dice... non sono i poveri che non aumentano, sono i ricchi che diminuiscono!

TiGiUro

 

Lettera 5

Caro DAGO, il presidente del Napoli, causa l'afa, ha scambiato Capodichino per il San Paolo,  affrontando "l'avversario" alla Bruscolotti.

IGNAZIO MARINOIGNAZIO MARINO

Saluti, Labond

 

Lettera 6

Caro Dago, ci avevano fatto credere che Renzi fosse stato nominato premier per migliorare le cose, ora invece scopriamo che mantenere la povertà allo stato attuale rappresenta per lui un grande risultato.

Camillo Geronimus

 

Lettera 7

Caro Dago, a Roma Marino sta facendo un gran lavoro di pulizia, è riuscito a far dimettere quasi tutta la giunta.

Furio Panetta

ignazio marino munge la muccaignazio marino munge la mucca

 

Lettera 8

Sinfonia europea: il Parlamento greco dice sì al piano dei tromboni di Bruxelles.

Piero Nuzzo

 

Lettera 9

Caro Dago, il giorno prima del referendum greco, Renzi si è schierato con la Merkel contro Tsipras. La domenica dopo, all'Eurosummit, stava con Tsipras contro la Merkel: che credito internazionale può avere una banderuola del genere?

Egisto Slataper

 

Lettera 10

ANGELA MERKEL  ANGELA MERKEL

il FMI dichiara che il piano di salvataggio della Grecia e' insostenibile, cioe' destinato a fallire e quindi nella impossibilita', dichiarata dai creditori, di rimborsare il debito, una delle conseguenze sara' quella di perdere tutti i beni nazionali messi a garanzia di 50 miliardi di prestiti. Forse e'questo l'obbiettivo della Germania? Ma non la smetteranno mai di volersi impadronire di tutto quello che e' degli altri?

Giovanni

 

Lettera 11

Caro Dago, la prossima volta che mi avanzano 40 milioni di euro (o 300 triliardi di nea dracma) e voglio organizzare un evento meglio se faccio un tavolo al billionaire, sicuramente spesi meglio che in un referendum.

Claudio

 

Lettera 12

ENRICO RUGGERIENRICO RUGGERIENRICO RUGGERI 2ENRICO RUGGERI 2

Dispiace remar contro la sempre piacevolissima Natalie Paav, ma ai tempi dei vichinghi nessuno sparava tonnellate di clorofluorocarburi, bromofluorocarburi e via industrialmente discorrendo nell'atmosfera, se l'uomo avesse raggiunto l'odierno livello di "sviluppo" un paio di millenni fa, probabilmente oggi nessuno sarebbe qui a parlarne, e non credo che alcuno, tra le eventuali specie viventi sopravvissute, ne sentirebbe la mancanza.

Con stima sempiterna,

Gian

 

Lettera 13

Spiace constatare come stia finendo un "artista" (almeno, per lui, non hanno ancora sfoggiato l'aggettivo "geniale"...). Mi pare che questo  Ruggeri ormai da anni viva sugli allori, ma siccome il denaro esercita sugli "artisti" grande fascino («Il denaro, per un artista, è indipendenza creativa», sigh; gli altri ci vivono solo), non pago di propinare ovunque (RAI, Radio24, et cetera - ma chi lo raccomanda?!) bolse trasmissioni inguardabili/inascoltabili, ora canta le lodi di insaccati. E si offende per le critiche, difeso da un altro miracolato.

Mah...

Giuseppe Tubi

 

Lettera 14

merkel schaeublemerkel schaeuble

Dago darling, Marino saldamente incollato al suo scranno di Podestà della capitale. Comuni emiliani (quindi civilissimi per "partito preso") commissariati per mafia. Emiliano (quello delle cozze pelose e di una Magna Carta in versione cime di rapa) viene contestato e lui risolve tutto cantando "Bella ciao", ormai diventata la nuova versione di "O sole mio" del paese più corrotto d'Europa. E si potrebbe continuare.

 

E nessun gruppo di cineasti "impegnati" che ha più il coraggio di fare un remake, aggiornato (in peggio), del bellissimo film satirico "Signore e signori,  buonanotte". Persino l'Europa é rassegnata e lo prova il fatto che non ci chiede più nulla. Ricordate la litania di soli pochi anni fa "Ce lo chiede l'Europa"? : Pace e bene

LAGARDE VAROUFAKISLAGARDE VAROUFAKIS

Natalie Paav

 

Lettera 15

Caro Dago, chissà perché, leggendo del monito del FMI sul debito greco e il rifiuto britannico a sostenere un nuovo prestito ponte alla Grecia -"nemmeno una sterlina" tuona Cameron -, mi viene tanto da pensare che gli USA si siano rotti molto le palle della "Grande Germania" e abbiano deciso di muovere le loro pedine? Ah, saperlo, sarà la calura estiva... Il giorno che vedremo Deutsche Bank presa per la gola dal mercato sapremo che lo Zio Sam ha scelto un nuovo nemico con cui intrattenersi.

Saluti, Derek W.

 

Lettera 16

E così, alla fine, Obama ha fatto pace con gli Ayatollah. Grazie anche a quel fuoriclasse di negoziatore che risponde  al nome di John Kerry, la qual cosa dovrebbe già insospettire.

A parte il dubbio che, forse e dico forse, Obama  non sia quel semideficiente incapace che tale viene giudicato da tutti (in particolare da quelli che non lo dicono) e come vorrebbe apparire ma, forse e dico forse, come porterebbe a concludere la valutazione obiettiva degli effetti, costanti, della sua politica, sia invece di diabolica abilità e non certo pro domo sua. A parte questo, dicevo, potrebbe venire un altro dubbio: aprirà di nuovo un'ambasciata a Teheran o, per semplificare le cose, ci manderà direttamente degli ostaggi?

obama kerry cameron  obama kerry cameron

Franco Baldussi

 

Lettera 17

Caro Dago,

Dilemma amletico: meglio sventare una rapina e finire in galera o essere uccisi? Nell'Italia fumata ed a testa all'ingiù, si può dire che all'orefice romano è toccata la buona sorte di evitare Regina Coeli.

Giancarlo lehner

 

Lettera 18

Dago, la vicenda Giovannardi (lasciarlo presentare il libro o no?) è stuzzicante. 

Da un lato, date le mega-bischerate che dice, viene da stare con coloro che lo contestano,  dall'altro c'è la sacrosanta  libertà di espressione (che qualche volta ha degli effetti collaterali). Diciamo che un buon compromesso sarebbe farlo parlare ma permettere agli spettatori di portarsi in sala ortaggi e uova.  Così tutte le libertà di espressione sono salve!

Bye, Luigi A.

 

tsipras e varoufakis 03a027f9tsipras e varoufakis 03a027f9

Lettera 19

Caro Dago,

leggo che in Grecia l’uscita dall’euro sarebbe stata una disfatta per i più poveri perché si sarebbero trovati nelle mani dracme svalutate “con cui si può comprare poco”.

Esatto: dracme svalutate, cioè ricondotte al loro valore di mercato (come succede nel mondo dove vigono i tassi flessibili).

 

Invece, stando nell'euro, i poveri (pensionati) greci potranno comprare più merci straniere grazie alla sopravvalutazione del cambio, (mentre quelle prodotte in loco gli costerebbero tanto quanto oggi anche se passassero alla dracma...) Chi è disoccupato e vuole offrire il proprio lavoro, invece, no, non potrà trovare un'occupazione, né un imprenditore greco troverà conveniente investire nel proprio paese: il cambio (fisso e irreversibile) Euro/Dracma è troppo alto. E' vero: l'economia è una triste scienza e provoca infiniti disastri. Ma solo perché la gente non la conosce...

L'Economista Mascherato

varoufakis e tsiprasvaroufakis e tsipras

 

Lettera 20

Massimo D'Alema durante la rassegna "In compagnia sotto le stelle" a Tirrenia ha detto che "Renzi non ha la cultura di Letta". Si può facilmente concordare, anche se tutto è molto relativo se la pietra di paragone è l'ex parlamentare-nipote...., comunque credo sia importante non dimenticare ciò che li accomuna in negativo: non essere mai stati eletti!!

SDM

 

INTERVISTA DI ENRICO LUCCI A MASSIMO DALEMA INTERVISTA DI ENRICO LUCCI A MASSIMO DALEMA

Lettera 21

Non so se gente che perloppiù, per la propria attività politica a sbafo del cittadino, le bollette telefoniche non le ha mai pagate, abbia titolo ad esprimersi sull'argomento il più delle volte per magnificare le gioie delle privatizzazioni e, in particolare, portando proprio ad esempio di liberalizzazione riuscita che avrebbe portato per la concorrenza tra vari operatori ad un considerevole abbassamento delle tariffe, proprio quella telefonica!

 

Ebbene anche considerando il fatto che ormai le utenze fisse vanno sempre più scemando, stamattina per telefonare a Poste italiane (190.100.160) dal mio cellulare con abbonamento Fastweb, oltre a subire una iattesa inutilke per le linee intasate, mi son vista anche registrare una spesa di 3 euro e 5 centesimi!

 

MASSIMO DALEMA MASSIMO DALEMA

Ho sentito spesso Rutelli pèronunciarsi in questo modo sulla liberalizzazione risuscita della telefonia, quindi un signore che ha più o meno la mia età. Ebbene escludendo che l'alzheimer possa aver fatto danni irreversibili, dovrebbe ricordare che quantdo la telefonia era una sola e si chiamava SIP le telefonate costavano 50 lire e senza alcun limite di tempo! Diciamo i 25 centesimi di euro di oggi, insomma... se questo lo si può chiamare progresso anche valutando che grazie al governo D'Alema la SIP, poi Telecom non ce l'abbiamo più!

Cordialmente.

Bruna Gazzellloni

 

Lettera 22

Caro Dago, è fatta, la Grecia è clinicamente morta! Nemmeno il parlamento ha saputo mettere un freno alla proposta capestro della commissione europea. Incredibili le parole di Tsipras, un fallito dimissionario, :" non potevo fare diversamente". Ed allora, visto che non è stato in grado di dire no a Bruxelles, o proporre con grinta e coraggio qualcosa di umanamente accettabile, si è calato le braghe, impegnando beni e persone di una nazione intera per incapacità manifesta.

 

E i greci? tra qualche giorno non sentiremo più parlare di loro, e li lasceremo senza problemi alle loro disgrazie ed al loro destino di vittime sacrificali. Ritorneranno in auge i migranti, magari per qualche barcone che si rovescerà con il suo carico di speranze, o i confini di Ventimiglia dove, da settimane ormai in silenzio, stazionano centinaia di persone in attesa di oltrepassare i confini.

 

Ma sappiamo come sono questi francesi, da ex colonialisti non apprezzano che degli ex sudditi passino le l oro frontiere come han fatto loro per secoli impunemente.Si chiama nemesi storica. Anche noi la stiamo subendo a modo nostro. Dopo i fasti dell'impero romano e il rinascimento, ci ritroviamo con un Matteo da Firenze al comando. Quando il destino ama accanirsi! Saluti

Pegaso Nero

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