matteo renzi luigi di maio

POSTA! - SONO SEMPRE I BUCHI CHE METTONO IN CRISI I GOVERNI, CON RENZI È STATO QUELLO DI BANCA ETRURIA (E LE TERGA DEGLI AZIONISTI), CON I GIALLOVERDI QUELLO DELLA TAV. VERREBBE DA PENSARE CHE I TRAPANATORI ED I TRAPANATI SONO SEMPRE GLI STESSI…

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Caro Dago, sara' anche vero che l'attuale governo non ha prodotto granche'; un merito pero' bisogna riconoscerlo, ha messo a tacere vecchi e nuovi tromboni della politica; D'Alema, Bersani, Boldrini, Grasso...

GIULIA SARTI

FB

 

Lettera 2

Caro Dago, reddito di cittadinanza al via senza corde. Il temuto assalto a Caf e uffici postali non c'è stato. Che gli italiani oltre a non votare più per i 5 Stelle (9%) abbiamo deciso anche di snobbare il provvedimento bandiera dei grillini?

Sergio Tafi

 

Lettera 3

Caro Dago, caso rimborsi, l'ex presidente della commissione Giustizia Giulia Sarti dice di voler rimanere nel M5S perché "non ho fatto assolutamente niente". È esattamente questo il problema. Lei non ha fatto niente mentre gli altri hanno fatto i bonifici e se non riesce a capirlo è doppiamente grave.

Tuco

 

Lettera 4

Giulio Regeni

Caro Dago, ieri ultimo giorno di Carnevale...Che andrebbe abolito (soprattutto nelle scuole) per non turbare, con musiche e costumi, i tanti musulmani giunti nel nostro Paese. 

Dario Tigor

 

Lettera 5

Caro Dago, secondo Leu i casi di legittima difesa sono assolutamente marginali. Allora, per paradosso, tali e quali al caso di Giulio Regeni. Perché un intero paese, l'Italia, dovrebbe inimicarsi l'Egitto per una singola persona?

J.R.

 

Lettera 6

Caro Dago, reddito di cittadinanza, Di Maio: "Abbiamo mantenuta la promessa, al via rivoluzione". Ora però, prometta di studiare un po' la lingua italiana.

Giacomo

 

danilo toninelli massimo casiraghi

Lettera 7

Caro Dago, «L’accordo con i Cinque Stelle sulla legittima difesa è chiuso: entro marzo sarà legge. Su questo non ho dubbi». Saggiamente Salvini si è guardato bene dallo specificare l'anno.

Bobby Canz

 

Lettera 8

Caro Dago, forse la sintesi sulla TAV sarà la VAT (Vaffa A Toninelli).

BarbaPeru 

 

Lettera 9

Caro Dago, la domanda del reddito/pensione di cittadinanza online? È come tentare di entrare nel tunnel del Brennero: impossibile. È da mezzanotte che tento, ma l'accesso mi viene sempre negato. Eppure con gli altri siti istituzionali la mia Spid funziona benissimo.

luigi zanda

Franco G.

 

Lettera 10

Gentil Dago, ma Zingarelli chi crede di prendere in giro cambiando qualche carica? crede che ci siamo dimenticati che Zanda, nuovo tesoriere del partito, è stato a capo della vicenda Mo.Se di Venezia? uomo di Agnelli, dicevano all'epoca. Un preclaro esempio della fine che farà anche la TAV, miliardi buttati per far girare i soldi attraverso le solite tasche. Tanto basti, alla faccia del cambiamento e del Bene del Paese.

Ossequi.

Gigiobagigio

 

Lettera 11

Caro Dago, a Palermo un 37enne è finito sotto processo per maltrattamento di animali. Ha costretto un asinello a entrare dentro ad una vecchia Fiat 126. È un peccato che la povera bestiola non sia riuscita a piazzarli un calcio in quella zona del corpo dove ci sono gli organi che più gli somigliano: i coglioni.

Casty

 

Lettera 12

Caro Dago, «Non possiamo permettere che uno dei simboli più prestigiosi di Milano collabori con chi nel proprio Paese calpesta diritti e libertà». È la risposta del presidente della Commissione Diritti Umani di Strasburgo Antonio Panzeri ad una possibile entrata dell'Arabia Saudita, previo versamento di 15 milioni di euro, nel Cda del Teatro alla Scala . E allora perché dobbiamo permettere a gente senza documenti, di cui non sappiamo nulla, proveniente da Paesi in cui sistematicamente vengono violati i diritti umani di circolare liberamente nelle nostre città? Come facciamo a sapere che non siano dei nuovi Priebke che fuggono dai loro Paesi per non farsi catturare dopo aver commesso crimini orrendi?

beppe sala e virginia raggi (6)

Lucio Breve

 

Lettera 13

“PERCHÉ SE LA METRO DI MILANO SI BLOCCA NESSUNO DICE NIENTE A SALA, E INVECE A ROMA SUBITO A SPUTARE ADDOSSO ALLA RAGGI?“

Caro Dago, pensavo fossi più sveglio: ma non facevi il cassiere alla Cassa di Risparmio di Roma a Ostia? Ci hai messo quasi tre anni, ma sempre meglio tardi che mai…

Ti accorgi solo ora che il M5S ha contro tutto l’establishment italiano, compresi quelli che gestiscono la misera informazione in questo paese da terzo mondo? Frequenta un po’ di meno i salotti e un po’ di più la strada: vedrai, ti aiuterà.

CP

 

Lettera 14

Caro Dago, reddito di cittadinanza, Di Maio: "Voglio assumere 6 mila navigator”. Ci sono tanti scafisti disoccupati per colpa di Salvini...

Maxmin

 

Lettera 15

JEFF BEZOS DICK PIC

Caro Dago, per il secondo anno consecutivo Jeff Bezos si piazza in testa alla classifica di Forbes degli uomini più ricchi del mondo. Ma è normale che un unico individuo abbia un patrimonio di 131 miliardi di dollari? Perché i Democratici americani, assieme ai loro amici hollywoodiani (De Niro dove sei?), invece di sparare scemenze su Trump non organizzano una bella manifestazione davanti alle aziende del "despota" delle vendite online? Anche una bella commissione d'inchiesta alla Camera sarebbe opportuna, visto che il signore in questione in un anno ha aumentato la propria ricchezza di 19 miliardi di dollari. Tutto regolare?

Ricky P.

 

Lettera 16

EuroDAGONE, premesso che la disparità fiscale presente tra gli stati membri della UE è una delle tante magagne dell'Europa Unita che va assolutamente rivista, ma comunque è palesemente evidente che una fiscalità ragionevole e veloce attira investimenti e crea redditi per i privati e utili per le aziende.

 

Solo nel nostro paese ci si ostina contro una robusta revisione delle aliquote che all'attualità rendono molto in termini di evasione e consentono all'apparato statale, a prescindere dal colore del governo, di bruciare risorse invece di investirle in infrastrutture e edilizia residenziale da destinare ai ceti più deboli. Invece si continuano a dilapidare risorse e parlare male di governanti che, pur avendo ovviamente lati criticabili, hanno però molto a cuore il destino dei loro paesi.

MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI

Cordialità Pic

 

Lettera 17

Mitico Dago, sono sempre i buchi che mettono in crisi i governi, con Renzi è stato quello di Banca Etruria (e le terga degli azionisti), con i gialloverdi quello della TAV.

Verrebbe da pensare che i trapanatori ed i trapanati sono sempre gli stessi.

Stefano55

 

Lettera 18

Caro Dago, doppio Nobel per la Letteratura nel 2019. Lo ha confermato la Fondazione del Nobel dopo che nel 2018 il Premio non era stato assegnato per lo scandalo molestie che colpì il regista franco svedese Jean Claude Arnault, marito della poetessa Katarina Frostenson, tra i membri dell'Accademia. Vediamo, magari riescono a trovare di nuovo, e stavolta contemporaneamente, un ex repubblichino come Dario Fo e un ex volontario delle SS come Günter Grass. Così, giusto per riscattare la "vergogna" dello scorso anno...

Camillo Geronimus

 

Lettera 19

Esimio Dago, non capisco come ad una persona, affidato ai servizi sociali per scontare il residuo della sua pena, possa essergli permesso di partecipare ad una trasmissione televisiva, ove ha osato  umiliare un artista non più giovanissimo. Oltre a censurare il suo indegno comportamento, mi meraviglio che delle emittenti hanno anche osato invitarlo. Mi fa piacere che questo personaggio non abbia fatto alzare l’indice di visione, è una dimostrazione lampante, nonostante tutta la pubblicità sulla sua presenza, che sta sulle scatole a  milioni di italiani che non vogliono saperne più nulla di lui e le sue stron….te.

alessandro di battista e luigi di maio

Annibale Antonelli

 

Lettera 20

E insomma, caro Dagos, ognuno se la racconta come gli viene meglio e come gli pare più opportuno. Solo che non bisogna esagerare: altrimenti, si può dare l'impressione di confondere paure da esorcizzare e desideri in attesa di realizzarsi: che, a occhio e croce, sembra la descrizione di un Partito come il Pd, un ritratto migliore di quanto possa fare un programma di cui, al momento, non c'è traccia né speranza.

 

Che il M5S, che ha contro praticamente tutto il mondo dell'informazione, abbia perduto un terzo dei voti raccolti il 4 marzo di un anno e due giorni or sono; mentre il Pd, che può contare sul valido contributo di quasi tutto il sistema dell'informazione e sull'appoggio di un parco-intellettuali rinfoltito da quanti sono tornati all'ovile, si trovi ai punti percentuali cui lo avevano lasciato gli elettori alla stessa data, non vuole ancora dire che il Pd sia in ripresa e tantomeno, che la ripresa signiichi sorpasso e traguardo governativo.

 

Perché questo accada, occorre che il Pd vinca elezioni vere, non primarie, perdipiù, con afflusso ai seggi in calo, malgrado commentatori e opinionisti, per amore di Partito fermo dov'era o disdegno di Movimento dato a fine corsa, si esprimano come se il Pd avesse già vinto.

 

di battista di maio

Dopodiché, come tutti sappiamo, quando questo avverrà, il Pd potrà contare sulla benevolenza dell'Ue, che stenderà la sua potente mano per tenere a cuccia lo spread e sarà di manica larga sui conti pubblici, consentendo lo sforamento altro che del 2% al governo anti-sovranista e più europeista 'carolingio' di prima.

 

In cambio, si capisce, di una sostanziosa riduzione della spesa pubblica e dunque, tagli ai servizi sociali, compressione o riduzione dei diritti dei lavoratori, riaperture dei porti perché l'assalto migratorio riprenda più di prima e la pacchia interrotta ricominci, per ong e cooperative, imprenditori del settore e clientes, con un bonus giornaliero per migrante a 50 euro al dì a titolo di risarcimento per il lucro cessante.

 

Dite a Mughini di dirlo ai piddini che conosce, invece di appellarsi a sputazze e sangue e evocare altri liquidi organici che non riguardano solo l'incontinenza verbale né ideologica, perché possa farci bella figura anche una persona di una certa importanza e alla sua non più verde età.

Raider

 

Lettera 21

Abdelaziz Bouteflika

Dago darling, Dio e Allah non vogliano che una "primavera araba" (per parlar chiaro del tipo di quelle infernali libica, siriana e yemenita, a suo tempo molto osannate da milioni di oche giulive e "anime belle") "colpisca" l'Algeria, paese che ho molto amato, specialmente nei pressi della Grande Poste e della Rue Didouche Mourad d'Algeri, dove si gustavano i croissants migliori del mondo e le birrerie erano aperte fino alle 20. 

 

D'accordo, il presidente Bouteflika é un "morto vivente", però va tenuto conto del suo valore simbolico di combattente contro l'"Algerie francaise" (con i suoi "piedi neri"!) e di aver contribuito a risolvere la guerra civile scoppiata nel 1992 quando le potenze straniere (é facile indovinare quale in prima linea) hanno deciso di bloccare le elezioni democratiche che sembrava dessero il potere al "Front Islamique du salut". "Cattivo" per le potenze già per il fatto di chiamarsi islamico! E poi parlando realisticamente terra a terra, siamo sicuri che altri presidenti, che sembrano capacissimi d'intendere e di volere, comandino veramente loro e non eseguano solo gli ordini delle cricche (o comitati di affari di ogni ordine e grado) che li attorniano? Pace e bene 

Natalie Paav

 

 

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO