“PUBBLICO”, BELLA GRAFICA ZERO NOTIZIE - DOPO LA SCENEGGIATA DELLA POLVERINI, RIVALUTO LA MINETTI - AMICI DEL LAZIO, NON ERA MEGLIO EMMA BONINO? - GUBITOSI SI LAMENTA DI QUELLI CHE IN RAI HANNO PROTEZIONI POLITICHE. MA LUI CHI L’HA MANDATO? - CONTE MERITAVA DI ESSERE FORSE ASSOLTO, ANCHE SE NON CON FORMULA PIENA, ALMENO CON FORMULA PANTENE - LA RIAPERTURA DELLE VENDITE ALLO SCOPERTO DI TITOLI BANCARI E ASSICURATIVI HA FATTO AMMOSCIARE LE BORSE…

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Caro Dago,
il giornale dei "carini", con tanto di avatar grafico dei giornalisti sopra ogni pezzo. Notizie: zero o quasi. Tutta grafica, Celestini e sbrodolamenti autoreferenziali. Se queste sono le premesse, mi pare difficile che il quotidiano fondato dal baldo Luca Telese per stare dalla parte degli "ultimi" e dei "primi" possa dare fastidio al "Fatto Quotidiano" di Padellaro-Travaglio. A forza di dire che sono tutti trentenni, o giù di lì, ci si dimentica che le notizie non cadono dal pero: bisogna saperle trovare prima di apparecchiarle il giorno dopo con qualche disegnetto.
Saluti Bruno Cortona

Lettera 2
Dopo la sceneggiata burina della Polverini in consiglio regionale (il presidente della regione non sapeva niente di quello che faceva il capogruppo del suo partito ed i suoi compari?),rivaluto le capacità,le competenze e l'intelligenza politica della Minetti. A Polverini ,ritorna a di' due fregnacce banali da Floris ,ce fai una figura meglio!Continuando così ,nel prossimo parlamento, Grillo non avrà nessuna opposizione di destra o di sinistra.....
Sanranieri

Lettera 3
Caro Dago, leggo oggi sul Fatto quotidiano che il direttore generale della Rai Gubitosi avrebbe detto: " se dovessi cacciare tutti quelli che in azienda godono di riferimenti politici probabilmente resterei solo". Ma la sua nomina non era stata direttamente annunciata dal premier Monti , fuori da ogni regola,prima ancora di essere proposta al Cda?

E Gubitosi non si era fatto assumere a tempo indeterminato con il modico stipendio da spending review di 650.000 euro, salvo poi fare parziale marcia indietro, dopo le polemiche sui giornali? Ed è davvero immune da interferenze politiche la nomina di Lorenza Lei alla Sipra, dopo lo sfascio dei conti Rai con i bilanci taroccati?
Agnese Fois di Avezzano

Lettera 4
Ciao Dago,
Secondo te Il fatto che La Rupert Everett parli come la Rosy Bindi è indice di una sua possibile candidatura alle primarie del PD???
Lowhel

Lettera 5
Caro Dago, l'allenatore Conte meritava di essere forse assolto, anche se non con formula piena, almeno con formula Pantene. Anche perche' aiuta a riparare all'istante il problema delle doppie punte e sappiamo l'importanza di un attacco privo di dualismi.
Saluti, Labond

Lettera 6
All'indomani della "domenica perfetta" (pirotecnica vittoria della capolista Lazio e altrettanto spettacolare sconfitta della Roma), ecco, puntuale, una manciata di merda contro la Lazio. La ribalta data alla faccenda Zauri, è arrivata puntuale come la pillola del giorno dopo. Una rivincita di tipico sapore romanista. Il fondo dei pantaloni ricomincia a rodere a 5 punti dalla Lazio e dopo solo 3 turni di campionato? Antonio Pastori.

Lettera 7
L'unica verità sul Consiglio regionale del Lazio è questa. Gli abitanti del Lazio potevano scegliersi quella "galantdonna" della Bonino e invece si sono scelti quella buzzicona della Polverini. E hanno fatto un danno a sé stessi e a tutta Italia. È così che i popoli scivolano nell'imbuto del declino: per stupidità, ignoranza, malafede, interesse esclusivo al particulare.
Faber

Lettera 8
Caro Dago,
c'e' qualcuno che ci possa dare una risposta logica alla delirante riapertura delle vendite allo scoperto di titoli bancari e assicurativi autorizzata da CONSOB? Forse perche' gli istituzionali titolari di grossissimi pacchetti hanno interesse a "prestarli" agli speculatori, facendosi pagare gli interessi e cosi' incassando un po' di denaro? Senza pensare che in tal modo pero' ci si fa male da soli e si fa male al mercato intero.
Grato per l'attenzione ti mando un saluto
LCSMN

Lettera 9
Perché una grande azienda, multinazionale, dovrebbe restare in Italia, dove la pressione fiscale è al 70%, dove per aprire uno stabilimento occorrono, se tutto va bene 3 anni, dove l'unico a comprarsi la macchina nei prossimi lustri sarà Befera,dove la recessione è ormai un destino ed una scelta politica, dove prima di ogni scelta industriale occorre interpellare partiti, associazioni, Caritas, cooperative, salotti ed Opus Dei, dove l'energia, grazie a precise scelte politiche costa il 30% più che in altri paesi?

Tra l'altro, abbiamo delocalizzato il governo politico del paese accettando la tutela di BCE, Germania e grande finanza, dove è lo scandalo se una grande industria decide di trasferirsi in un grande paese? (E non in un paradiso fiscale, come comunque sempre avviene per i grandi gruppi, nel silenzio, attraverso consociate lussemburghesi o di chissà dove, per trasferire utili in paesi a tassazione più ragionevole?).
Con buona pace di Della Valle, delle sue aspirazioni di potere e dei suoi nodi della cravatta (fortunatamente in apparente decrescita).
Max

Lettera 10
Redazione Dago
ci vuole tanto coraggio a credere a certe sceneggiate della Polverini & co. (per altro recitate male dai protagonisti) se non prendiamo coscienza che con questi qua (tutti
in generale non solo questi laziali) la carota non serve ad un cazzo siamo spacciati.
Darimatea

Lettera 11
Dago darling, dopo la probabile afghanizzazione della Libia e gli eccidi in Siria ancora in corso, chissà se finalmente i milioni e milioni di oche giulive - che corrono veloci con zucche vuote di ragionamenti personali (ma piene di mondezza raccattata qui e là sui media del capitalismo selvaggio e globalizzato) sulle facili autostrade dei "mainstreams" dominanti - avranno capito che le primavere geopolitiche non arrivano per miracolo e in un baleno. Specialmente quando i venti (e i soldi) che dovrebbero farle fiorire arrivano da monarchie feudali e illiberali (e gozzoviglianti nelle altre sfere) che sono la vergogna dell'Occidente "democratico" che le ha fatte crescere e che le protegge.
Natalie Paav

Lettera 12
Caro Dago,
il fatto stesso che si parli di una potenziale offerta di acquisto de La7 da parte di Mediaset, dimostra che in Italia (se ce n'era il bisogno) l'autorithy Antitrust di fatto, non esiste. Poiché solo il suo presidente ci costa qualcosa come 500.000 euro all'anno (circa), è possibile chiedere indietro i soldi attuali e pregressi percepiti indebitamente da tutta la corte, nani e ballerini, di detta Authority? Grazie.
Cordiali saluti.

Lettera 13
Egregio Direttore,
l'altro giorno parlavo di cambiar macchina con alcuni amici. Uno mi ha detto: mi raccomando, compra italiano, siamo in crisi! Ho subito voluto chiarire una cosa: gli euro per l'acquisto sono i miei e questo discorso del compra italiano l'ho già sentito qualche anno fa. Non ho chiesto io la globalizzazione, l'euro, l'abolizione delle dogane dei confini commerciali, ecc. Nessuno mi ha interpellato, deduco che chi ha deciso aveva le soluzioni finali ( o la sua soluzione finale)! Ora si vorrebbe cosa?

Facciano le auto concorrenziali, pongano i prezzi concorrenziali, facciano fare alle banche ...le banche, diano meno aiuti a pioggia senza garanzie, pensino prima a chiedere ai sindacati il loro bilancio, sacrifici per tutti ecc, Ecco ...allora si, compro italiano, come negli anni '60, ma quello fu il periodo dei records economici e l'Italia fu in testa. Dove siamo ora? Facciano politica gratis, c'è crisi, e se non vogliono...a casa, ma molti cosa farebbero in alternativa? Solo i trafficanti di balle!. Signori, non vi va, ma sappiate che è già un onore servire il Paese e c'è chi lo ha fatto!
Grazie per l'attenzione e buon lavoro
L. C. G.
Montepagano (Te)

Lettera 14
Ciao Dago.
Per carita',meglio i tecnici dei politici,ma quanta delusione nel leggere della faccenda dell'Autodromo di Monza. Siamo passati dal classico "lei non sa chi sono io".... alle pistole spianate. Ma almeno li ha licenziati oppure la prossima volta tireranno le molotov per entrare?
Ali

Lettera 15
Ciao Dago.
Leggo che quel signore con pallini e braccialetti avrebbe detto che le aziende vanno gestite dai padroni. Un po' provinciale... La prima regola che si insegna nelle università
(anglosassoni) è la separazione fra proprietà e management, perchè la prima potrebbe fare i propri interessi e non quelli dell'azienda...
unavocedalontano

Lettera 16
Il direttore dell'autodromo di Monza non dovrebbe essere l'unico italiano a vergognarsi dell'increscioso comportamento della Fornero piagnens e di sbieco la sua scorta. Questo personaggio, abbastanza stronzo, il suo ghigno e le sue putrescenti elucubrazioni, stanno diventando il simbolo malsano di un cancro troppo esteso. Dovrebbe cospargersi il capo di cenere e rassegnare le dimissioni con effetto immediato, anzi, tirare la catenella del Wc e sparire completamente dalla vista
honeybump

Lettera 17
Gentile redazione di Dagospia,
dopo che Draghi aveva preannunciato l'utilizzo del "bazooka" per fermare la speculazione contro i mercati europei, la Borsa di Milano aveva cominciato a recuperare un po' del terreno perduto negli ultimi, dolorosi anni.

Ed ecco il colpo di genio: la Consob non ha rinnovato il divieto di vendite allo scoperto!
Come per incanto, da ieri, la Borsa ha ricominciato a perdere.
In particolare, i titoli finanziari sono tornati a soffrire.

Sorge spontanea una domanda: da che parte sta la Consob?
A me sembra stia dalla parte dei fondi sovrani (arabi, cinesi...) e dei soggetti statunitensi che speculano contro i Paesi europei.
Condoglianze all'Italia.
Il samurai.

 

Luca Telese NICOLE MINETTI RENATA POLVERINI IN CONSIGLIO REGIONALESergio Marchionne fiatEMMA BONINO CON ILARIA FENDI LUIGI GUBITOSIconte antonioCATTELAN PIAZZA AFFARI BORSA MILANOPROTESTE AL CAIRO ELSA FORNERO MARIO DRAGHI

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