CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - CONCLUSIONE DI UN ISPIRATO ARTICOLO DEL FONDATORE EUGENIO SCALFARI SULLA “REPUBBLICA”: “IL NOSTRO MONDO È DESTINATO A VEDERE IL TRAMONTO DEL SOLE, LA STELLA CHE HA ILLUMINATO LA VARIETÀ E L’UNITÀ DEL NOSTRO CIELO. SARÀ PROBABILMENTE QUESTO L’AVVENIRE CHE CI ASPETTA CON SEMPRE MAGGIORE INTENSITÀ”. PROBABILMENTE SI CONSIDERA ETERNO, SE ATTENDE PER L’AVVENIRE UN EVENTO – LO SPEGNIMENTO DEL SOLE, APPUNTO – CHE LE PROIEZIONI DEGLI SCIENZIATI COLLOCANO TRA 5 MILIARDI DI ANNI…

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

stefano lorenzetto per la quinta volta nel guinness dei primati

Per la terza settimana consecutiva, il coltissimo Mephisto Waltz, titolare dell’omonima rubrica su Domenica, inserto culturale del Sole 24 Ore, dimostra di avere sbiadite cognizioni di storia e scrive: «Plana invece tra Cielo, mare, terra (pubblicità IRI d’antan)».

 

Lo slogan era in realtà della Fiat, come si evince da un opuscolo della casa automobilistica, stampato dall’Istituto geografico De Agostini nel 1934. Inoltre l’ordine delle tre parole era diverso: «terra mare cielo».

 

Frontespizio opuscolo Fiat

A sua giustificazione, Mephisto Waltz non può nemmeno invocare un falso ricordo della dichiarazione di guerra a Gran Bretagna e Francia, pronunciata da Benito Mussolini il 10 giugno 1940 dal balcone di Palazzo Venezia. Il Duce infatti lo cominciò rivolgendosi ai «combattenti di terra, di mare, dell’aria».

 

***

Occhiello del titolone di apertura in prima pagina sulla Stampa: «Il presidente del Consiglio annuncia il voto di fiducia fiducia sulla giustizia». Quindi Mario Draghi chiederà una doppia fiducia?

Pagina interna opuscolo Fiat

 

***

«Da quando fu scoperta, l’eroina fu legale come lo fu la cocaina, gradita a Pio X, Leone XIII, agli Zar, ai re di Svezia e di Norvegia, a Edison e a Freud». Così comincia la rubrica L’appunto di Filippo Facci sulla prima pagina di Libero.

 

Par di capire che i due pontefici fossero cocainomani (o eroinomani: dalla sintassi traspare un sottile margine di equivoco). Sarebbe in ogni caso interessante sapere da dove Facci abbia attinto questa stupefacente – è il caso di dirlo – asserzione. Da documenti, testimonianze e reperti finora noti, risulta che entrambi i papi fossero al massimo tabagisti, sia pure sui generis.

 

Leone XIII nella pubblicita? del Vin Mariani

Nello Vian, biografo di Pio X, scrisse del tabacco da fiuto che il santo veneto Giuseppe Sarto teneva in una «scatola d’argento, ma senza pregio di lavorazione», e non seppe precisare «se fu questa che un giorno la veneranda nipote del papa Pina Parolin donò a un giovane prete trevisano, spogliandosi con ammirevole generosità dell’ultimo ricordo rimastole» (Avemaria per un vecchio prete. Intermezzi aneddotici lungo la vita di san Pio X, Edizioni Messaggero Padova, Padova 2013, pagina 140).

 

Del predecessore Leone XIII, pure appassionato di tabacco da fiuto, si conserva una tabacchiera con cartiglio presso il costituendo Museo dei papi, che Ivan Marsura è impegnato da anni a realizzare in quel di Padova con materiale originale appartenuto ai pontefici.

Angelo Mariani

 

A meno che Facci non si riferisse al Vin Mariani, una bevanda tonica ottenuta da foglie di coca importate dal Perú e lasciate macerare nel Bordeaux, messa a punto nel 1863 dal chimico Angelo Mariani (1838-1914), discendente da una famiglia di farmacisti francesi.

 

Stando alle inserzioni pubblicitarie apparse sui giornali dell’epoca e agli archivi della casa produttrice, che tuttora lo distribuisce dalla Corsica, il Vin Mariani ricevette le medaglie d’oro e gli apprezzamenti di Leone XIII, Pio X e Benedetto XV, oltre che il plauso del presidente americano William McKinley e di Émile Zola, Sarah Bernhardt, Charles Gounod.

 

Coca Buton

Ma non è certo assimilabile alla polvere bianca spacciata dai narcos e inalata dai tossicomani. Fra l’altro, il Vin Mariani ebbe una replica tutta italiana con il liquore Coca Buton, anch’esso derivato dalle foglie dell’arbusto, ricche dell’alcaloide chiamato cocaina. Nato nel 1866, è ancor oggi distribuito dal Gruppo Montenegro, sia pure senza la benedizione di papa Francesco.

 

***

Luca Fazzo si occupa sul Giornale di Piercamillo Davigo, riuscendo a infilare nel servizio tre perchè e un poichè, tutti e quattro con l’accento grave anziché acuto, e vi aggiunge per soprammercato un aldifuori, di cui non v’è traccia nei dizionari. Urgono ripetizioni di ortografia.

 

***

Tabacchiera di papa Leone XIII

In un servizio su Tommaso Cerno, ex direttore dell’Espresso e oggi parlamentare del Pd, segnalato all’antiriciclaggio per bonifici sospetti arrivati sul suo conto corrente bancario, Simone Di Meo annota sulla Verità: «D’altronde, come dice il Vangelo?La mano destra ignori che cosa fa la sinistra». Per la verità, il Vangelo dice il contrario: «Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra» (Matteo 6, 3). Sentenza che, fra l’altro, si attaglia decisamente meglio all’argomento.

 

***

piercamillo davigo al tg2 3

Anteprima rievoca nella rubrica C’era una volta, alla voce «Venti anni fa»: «Nasce Angelica figlia di Benedetta Parodi e Giorgio Gori». Virgola mancante a parte, fare una figlia tra cognati è sempre un po’ inopportuno. (Angelica è figlia di Cristina Parodi, moglie di Gori, non della sorella Benedetta).

 

Alla voce «Centodieci anni fa» riferisce che l’esploratore Hiram Bingham scoprì Machu Picchu, la città perduta degli Inca, «lunedì 24 luglio 1911». Peccato che poche righe più avanti precisi che Bingham giunse a Machu Picchu un mese prima, il 24 giugno 1911.

 

eugenio scalfari foto di bacco (3)

Si dovrebbe anche aggiungere che, essendo l’archeologo statunitense «guidato da un proprietario terriero e accompagnato da un sergente della guardia civile peruviana», riesce difficile farla passare come una scoperta in assoluto. Al netto del fatto che a Machu Picchu vivevano «i Recharte e gli Álvarez, due famiglie contadine».

 

***

Conclusione di un ispirato articolo del fondatore Eugenio Scalfari sulla Repubblica: «E il tempo, che cosa sarà infine del tempo? Il nostro mondo è destinato a vedere il tramonto del Sole, la stella che ha illuminato la varietà e l’unità del nostro Cielo. Sarà probabilmente questo l’avvenire che ci aspetta con sempre maggiore intensità».

 

VINO MARIANI A BASE DI COCA

Probabilmente si considera eterno, se attende per l’avvenire un evento – lo spegnimento del Sole, appunto – che le proiezioni degli scienziati collocano tra 5 miliardi di anni.

EUGENIO SCALFARI - CARLO CARACCIOLO - MARIO FORMENTON

 

 

Vin Marianieugenio scalfari carlo caraccioloSCALFARI NEL 1938 COL PADRESCALFARI NEL 1939 A SANREMO CON I GENITORI Eugenio Scalfari eugenio scalfari foto di bacco

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?