CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI – IL “CORRIERE DELLA SERA”: “’LA MOBILITAZIONE È STATA UN SUCCESSO’, ESULTA LA CGIL CHE CON L’USB E ALTRE SINGLE SINDACALI ‘HANNO’ PROCLAMATO LO SCIOPERO GENERALE DI IERI”. IL SOGGETTO È UNO SOLO, LA CGIL, QUINDI IL VERBO ANDAVA AL SINGOLARE: “HA” – “TUTTOLIBRI” TRASCRIVE IMPRUDENTEMENTE IN SPAGNOLO ALCUNI VERSI DI JORGE LUIS BORGES, COMMETTENDO BEN SETTE ERRORI IN QUATTRO RIGHE, IMPRESA CHE RIESCE A POCHI…
Dalla rubrica “Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto, pubblicata da "Il Foglio" – Estratto
• Bolliti. Incipit dell’articolo di Antonio D’Orrico, ex critico letterario del Corriere della Sera, sul sito di Domani: «Non mi piace come ricordano Pasolini. Queste articolesse (lesse, bollite, scotte e scondite) a quarant’anni dalla morte». Ne sono passati 50. A proposito di bolliti. [8 novembre 2025]
• Virgole. «È stato molte cose. Continua ad esserle», scrive Andrea Malaguti, direttore della Stampa, nel suo editoriale di prima pagina. Il pronome le in «esserle» appare alquanto infelice.
Serviva un lo anaforico, così chiamato perché svolge una funzione di anafora, cioè rimanda a qualcosa detto prima. Nel caso di specie, Malaguti doveva scrivere «continua a esserlo», forma neutra invariabile che fa riferimento a un’intera qualità, categoria o stato già menzionati in precedenza.
Nel medesimo fondo si leggono anche queste tre frasi: «Culture distanti che invece di valorizzare la mescolanza, hanno scelto la latitanza e poi la guerriglia»; «La promessa di dare vita al partito che unificava le esperienze positive del dopoguerra, nella migliore delle ipotesi non è riuscita»; «Un collega, gli svela un aneddoto su Bruno Trentin». Complimenti per le virgole appiccicate a «mescolanza», «dopoguerra» e «collega», che separano i soggetti dai rispettivi predicati verbali. [2 novembre 2025]
• Circoncisione. Attacco di un servizio a firma di Alessia Candito sulla Repubblica: «Un ambulatorio anonimo, con strumentazione più che basica e un lettino pediatrico dotato di cinghie per tenere fermi i piccoli pazienti.
Nascosto in bella vista tra i palazzi di Trento c’era un centro, noto anche fuori regione, dove regolarmente decine di bambini venivano circoncisi». Se voleva essere un ossimoro, ci pare degno della Lettera rubata di Edgar Allan Poe.
E più avanti: «Quella eseguita per ragioni sanitarie, è coperta dal Servizio sanitario nazionale, ma la circocisione rituale o culturale – precetto nell’ebraismo e nell’Islam, diffusa fra i cristiani copti, come in alcune tradizioni africane – è quasi ovunque a carico del paziente». Deve trattarsi di un intervento chirurgico eseguito nei circhi. E passi per la virgola dopo «sanitarie» che separa il soggetto dal verbo. [9 novembre 2025]
• Complemento. Nell’editoriale di prima pagina, il direttore della Verità, Maurizio Belpietro, offre un’ulteriore prova del suo conflitto permanente con le virgole: «L’idea che Meloni si dia da fare per mitigare i dazi sulla pasta dunque, non può essere vista come un tentativo di indebolire la Ue».
Il segno di punteggiatura separa il soggetto dal verbo. Poco oltre, Belpietro aggiunge: «Il problema non è da che parte sta Meloni, ma se la sinistra sta dalla parte o contro gli italiani».
La costruzione sintattica è zoppicante: «sta dalla parte» manca del complemento, che non può essere «gli italiani». La frase corretta richiedeva che venisse esplicitato: «Il problema non è da che parte sta Meloni, ma se la sinistra stia dalla parte degli italiani o contro di essi». [22 ottobre 2025]
• Spagnolo. Nel numero speciale per i 50 anni di Tuttolibri viene ripubblicata una lunga intervista di Vera Jarach con Jorge Luis Borges. Il grande letterato argentino cita alla fine alcuni suoi versi, che il settimanale culturale della Stampa trascrive imprudentemente anche in spagnolo, commettendo ben sette errori in quattro righe, impresa che riesce a pochi.
Si legge così làgrima (invece di lágrima), està (invece di esta), maestria (invece di maestría), magnifica (invece di magnífica), ironia (invece di ironía), dio (invece di dió) e lanoche (invece di la noche). Povero Borges e poveri anche i lettori, avrebbe cantato Enzo Jannacci. [1° novembre 2025]
• Vicino. Sul sito della Gazzetta dello Sport, Francesco Caligaris cita «il terzino sinistro dei Giovanissimi del Centro Schiaffino, vicino Milano». La locuzione prepositiva è solo vicino a, come specificato dallo Zingarelli 2026: «Nei pressi di: abito vicino a Napoli; ha una villa vicino a Milano». Più chiaro di così. [2 ottobre 2025]
• Singolare. Claudia Voltattorni sul Corriere della Sera: «“La mobilitazione è stata un successo”, esulta la Cgil che con l’Usb e altre single sindacali hanno proclamato lo sciopero generale di ieri». Il soggetto è uno solo, la Cgil, quindi il verbo andava al singolare: «ha». [4 ottobre 2025]
• Rapina. Incipit di Mirella Molinaro sulla Verità: «Hanno rapinato, aggredito e preso a calci e pugni un cinquantacinquenne ipovedente mentre era sul tram a Milano. L’aggressione è avvenuta a Milano nel corso di un tentativo di rapina».
Una rapina rapina proprio a Milano Milano, ma non mi dire! Più avanti: «I marocchini si sono impossessati di due borse contenenti lenti e video-ingranditori utilizzati dalla vittima per l’ausilio dell’ipovedenza del valore di circa 2.000 euro».
Quindi non solo ci vedeva poco: aveva pure bisogno di un ausilio che aumentasse l’«ipovedenza» (sostantivo sconosciuto sia per Lo Zingarelli 2026 sia per il Nuovo Devoto-Oli). E poi: «I cittadini sono sempre più preoccupati e angosciati anche perché prendere i mezzi di trasporto sta diventando “molto pericoloso”».
A chi sarà attribuibile la stupefacente dichiarazione posta fra virgolette? E ancora: «Una violenza scattata per strappare dal collo una collanina». Dalla gamba sarebbe stato difficile. Periodo successivo: «I particolari della rabbiosa aggressione sono stati ricostruiti dagli inquirenti anche grazie ai dettagli riferiti dal capotreno. Secondo la sua storia, un gruppo composto...».
La storia siamo noi, direbbe Giovanni Minoli. Il titolo è all’altezza del servizio di cronaca: «Marocchini massacrano un disabile e gli rubano le lenti per poter vedere». Le hanno inforcate subito, quelle talpe. [25 settembre 2025]







