giornali quotidiani

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - TITOLO DALLA PRIMA PAGINA DELLA VERITÀ: «MOSTRA VIGNETTE SU MAOMETTO IN AULA: SGOZZATO». IN EFFETTI RAFFIGURARE IL PROFETA CHE FREQUENTA LA SCUOLA MEDIA CI PARE OLTREMODO BLASFEMO – TITOLO DA LIBERO: «MOSTRA CARICATURE DI MAOMETTO. PROF DECAPITATO PER LA STRADA». AVEVA INDICATO AL SUO CARNEFICE UNA VIA SBAGLIATA? 

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi” (http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

Stefano Lorenzetto

In un interessante articolo sulla Stampa, riguardante le vicende del cardinale Angelo Becciu, del suo successore Edgar Peña Parra e di Cecilia Marogna, detenuta nel carcere milanese di San Vittore, Gianluigi Nuzzi scrive per quattro volte «vaticano» con la «v» minuscola. Un cattivo ricordo dello Stato che lo processò e alla fine lo assolse? Disattenzione? Ripicca ortografica?

 

***

 

giovanni angelo becciu papa francesco bergoglio

Titolo sulla prima pagina del Dubbio per un editoriale dell’ex vicepremier Marco Follini: «Il Mes che manca e il Dorian Grey nascosto in soffitta». Ottima direi, è cera Grey! (Per “Il ritratto di Dorian Gray” rivolgersi a Oscar Wilde).

 

***

 

veronica gentili gianluigi nuzzi foto di bacco

Sul Fatto Quotidiano, il sempre puntuale Massimo Fini tesse le lodi di Francesco «dopo il disastroso pontificato di Papa Wojtyla (crollo delle vocazioni, crisi del sacerdozio e degli ordini monacali)». Ma stavolta scrive per sentito dire.

 

marco follini foto di bacco (2)

Secondo i dati diffusi dall’Ufficio centrale di statistica della Santa Sede (consultare l’“Annuarium Statisticum Ecclesiae”), l’ultimo picco di vocazioni del precedente millennio si ebbe proprio con Giovanni Paolo II, quando i seminaristi passarono da 63.882 nel suo primo anno di pontificato (il 1978) a 114.439, quasi il doppio, nell’anno della sua morte (il 2005).

MASSIMO FINI

 

Un’ulteriore crescita si registrò peraltro anche con Benedetto XVI, toccando quota 120.616 nel 2011. Non si capisce in quale modo Bergoglio sarebbe riuscito a rilanciare la Chiesa rispetto al «disastroso» san Giovanni Paolo II. Infatti, il numero dei seminaristi maggiori è sceso dai 118.251 del 2013, anno dell’elezione di Francesco, ai 115.880 del 2018, con una contrazione del 2 per cento.

samuel paty

 

Ancora più grave la crisi dei religiosi professi non sacerdoti, che nello stesso periodo sono diminuiti di quasi l’8 per cento, calando da 55.000 unità a meno di 51.000. Idem le religiose professe, con un decremento del 7,5 per cento: da quasi 694.000 nel 2013 a meno di 642.000 cinque anni dopo.

 

***

 

Titolo dalla prima pagina della Verità: «Mostra vignette su Maometto in aula: sgozzato». In effetti raffigurare il Profeta che frequenta la scuola media ci pare oltremodo blasfemo. (A meno che il titolo corretto non dovesse essere «Mostra in aula vignette su Maometto: sgozzato»).

 

***

 

omicidio di samuel paty 7

Titolo da Libero: «Mostra caricature di Maometto. Prof decapitato per la strada». Aveva indicato al suo carnefice una via sbagliata? (In casi simili la locuzione «per strada» non contempla l’articolo. Alcuni esempi dallo “Zingarelli” 2021: «incontrare un amico per strada»; «salutarsi per strada»; «il temporale l’ha sorpreso per strada»; «vedersi per strada»).

 

***

stefano lorenzetto

 

Dalla rubrica “Nostre informazioni” dell’Osservatore Romano: «Il Santo Padre ha nominato Membro Ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze il Professor Reinhard Genzel, Direttore del “Max Plank Institute for Extraterrestrial Physics”, a Garching (Repubblica Federale di Germania)». Non occorre essere accademici delle scienze per sapere che si chiamava Max Planck, con la «c».

 

***

 

aldo grasso

Nella rubrica “A fil di rete” sul Corriere della Sera, il pur ottimo Aldo Grasso incappa in una svista parlando della telegiornalista Giovanna Botteri: «Non passa giorno che qualcuno ne tessi giustamente le lodi». Accettabile l’ellissi di «senza», ma forse manca un «non» e di sicuro c’è un congiuntivo sbagliato: «Non passa giorno  che qualcuno non ne tessa le lodi».

 

***

 

conte meme

Sommario dalla Verità: «Il dpcm verso lo stop di palestre e piscine». Si presume che siano palestre e piscine ad andare verso lo stop nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri, non viceversa. Altro sommario, stessa pagina: «La politica catechizza i cittadini, che già rispettano le regole, patendo semmai errori e ritardi dell’esecutivo». Essendo il soggetto «la politica», se ne deduce che essa, e non il cittadino, patisce errori e ritardi del governo. Verità involontaria.

 

***

 

veronica gentili foto di bacco

Il daltonismo di Veronica Gentili si è esteso all’intera redazione del Fatto Quotidiano, che titola a tutta pagina: «Conte fa strike: giallorosa compatti e destra astenuta». Lo “Zingarelli” 2021 parla solo di giallorosso: «Relativo al governo formato nel 2019 dal Movimento 5 Stelle, dal Partito Democratico e da altre forze politiche». La definizione dell’aggettivo “giallorosa” è la seguente: «Di commedia, film e sim. di argomento poliziesco, con un intreccio amoroso a lieto fine». Non pare il caso del governo Conte.

GIUSEPPE CONTE MEME

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....