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CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! – DALLA PAGINA FACEBOOK DI VANITY FAIR: “CHIARA NASTI OGGI COMPIE 66 ANNI. TANTI AUGURI ALLA PRINCIPESSA E A TUTTI I NATI OGGI”. SOTTO LA NOTIZIA, LA FOTO DI CAROLINA DI MONACO. NON CI SONO PIÙ LE MONARCHIE DI UNA VOLTA – “LA STAMPA” CHE DÀ DEL DISINFORMATO AL SUO EDITORE E GLI APPARECCHI SONORI CHE "EMETTONO UN SUONO UTILE AI 'NON UDENTI'": “DAVVERO MOLTO UTILE, CONSIDERANDO CHE NON POSSONO UDIRLO…”

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

Vanity Fair, Carolina di Monaco diventa Chiara Nasti

Dalla pagina Facebook di Vanity Fair: «Chiara Nasti oggi compie 66 anni. Tanti auguri alla principessa e a tutti i nati oggi». Sotto la notizia appare la foto di Carolina di Monaco. Non ci sono più le monarchie di una volta.

 

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Claudio Bozza sul Corriere della Sera: «La coalizione capitanata da Rizzo (Italia sovrana e popolare) aveva conquistato circa 348.074 voti». Quanti esattamente?

 

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Simonetta Sciandivasci intervista sulla Stampa il professor Umberto Galimberti. Domanda: «Nel 2050 i nonni saranno il 22 per cento della popolazione mondiale. Secondo l’Economist, i primi a beneficiarne saranno i bambini».

 

Risposta: «Ottimisti, questi inglesi. Ma sa, una volta il rettore dell’università di Praga mi disse che l’ottimismo è la qualità delle persone poco informate». Replica Sciandivasci: «Vuole diventare il primo al mondo a dire che all’Economist sono poco informati? Ci sto, la aiuto».

 

john elkann exor

The Economist è edito da Economist group, controllato dalla holding finanziaria Exor, che detiene anche la maggioranza di Gedi, la quale pubblica fra l’altro La Stampa e ha per presidente John Elkann. Quindi Sciandivasci sul giornale del suo editore dà del disinformato al suo editore. Molto interessante.

 

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Paola D’Amico sul Corriere della Sera, a corredo di un’immagine d’epoca: «Il bimbo nella foto è l’ex sindaco Gabriele Albertini con la mamma Adelina nell’inverno del 1945». Lo escludiamo: è nato cinque anni dopo, il 6 luglio 1950.

gabriele albertini smutandato 2

 

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Grazia Longo illustra sulla Stampa la situazione del detenuto Matteo Messina Denaro nel carcere dell’Aquila: «Oltre agli esami medici e alle terapie, a scandire la sua giornata è stata soltanto la sua ora d’aria e le dormite all’interno della sua piccola cella 10 metri per 10 sorvegliata a vista».

 

Tenendo conto che le case abitate dagli italiani hanno una dimensione media di 81 metri quadrati (fonte: Rur, Rete urbana delle rappresentanze), 100 metri quadrati non ci sembrano una cella di clausura.

 

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«I semafori sotto casa “fanno troppo rumore”, scende e ne spacca sette a martellate: denunciato un 24enne a Milano», titola il sito della Repubblica. Nel testo, Ilaria Carra spiega (si fa per dire): «Ha distrutto sette apparecchi sonori, di quelli verdi che si trovano sui pali dei semafori e che emettono un suono utile ai non udenti per sapere quando possono attraversare la strada». Davvero molto utile, considerato che non possono udirlo.

 

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La Repubblica, suono utile ai non udenti

Attacco di un editoriale di Gad Lerner sul Fatto Quotidiano: «La campagna ideologica scatenata dal governo di destra contro il Reddito di cittadinanza e contro le “eccessive” tutele dei lavoratori dipendenti, vanta ascendenti storici illustri».

 

Ascendenti? Questo sostantivo maschile indica i parenti in linea ascendente (genitore, nonno, bisnonno, eccetera); in astrologia, il grado del segno zodiacale che si alza all’orizzonte al momento della nascita di una persona; in senso figurato, autorità morale, influsso. Evidentemente Lerner scambia gli ascendenti con i precedenti.

 

gad lerner

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Titolo tautologico dall’Osservatore Romano: «Un Paese in “surplace”. In equilibrio ma fermo». Se è in surplace («posizione di equilibrio sulla bicicletta ferma», Lo Zingarelli 2023), ci pare scontato che non sia in movimento.

 

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M. Mam. sul Sole 24 Ore: «La Purosangue è la prima Ferrari quattro porte». In realtà è la prima che viene prodotta. La prima Ferrari quattro porte è la Pinin, prototipo che Sergio Pininfarina dedicò alla memoria del padre Battista, detto Pinin. Fu presentata a Torino, al Salone dell’automobile, nel 1980. Venne realizzata sul telaio della Ferrari 400 GT ed era dotata del motore 12 cilindri a V della 512 BB.

 

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La Stampa, piccola cella da 10 metri per 10

Marta Serafini sul Corriere della Sera fa dire ad Andrey Medvedev, 26 anni, ex comandante del gruppo mercenario russo Wagner: «Temevo che il mio destino avesse potuto essere lo stesso di Nuzhin». Condizionale vo cercando.

 

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Mario Cianflone, spedito dal Sole 24 Ore al Ces di Las Vegas, parla della «show car Bmw i Vision Dee (dove Dee significa Digital Emotional Experience)», nella quale «l’intero parabrezza diventa uno schermo, estremizzando il concetto dell’hud-up display (Hud)».

 

Giù la testa, Cianflone: il visore a sovrimpressione è l’head up display (letteralmente, «a testa alta»), come dovrebbe ben sapere un esperto di automobili inviato per di più negli Stati Uniti.

 

Il servizio termina così: «E anche questa sarà forse la strada che altri costruttori seguiranno nel mondo software definendo veliche, dove l’auto non è uno smartphone ma diventa il più complesso oggetto digitale esistente..», con tanto di doppio punto finale. Definendo veliche? Qui pensiamo che Cianflone avesse finalmente sollevato la testa, fino ad averla nelle nuvole.

 

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GRUPPO WAGNER - EX COMANDANTE DI PLOTONE ANDRIY MEDVEDEV

«I magistrati berlinesi sottolineano che l’indagine preliminare non significa che il ministro sia sospettato di un reato penale, ma serve a stabilire se chiedere la levata dell’immunità parlamentare per poi iscriverlo nel registro degli indagati».

 

Così Paolo Valentino in un corsivo sul Corriere della Sera. Premesso che il significato di reato è «infrazione di una norma penale» (Lo Zingarelli 2023), quindi l’espressione reato penale dal punto di vista giuridico è priva di senso (i reati sono sempre penali, non esistono i reati civili o amministrativi), osserviamo che levato, participio passato del verbo levare, è anche aggettivo. Ma Valentino lo usa come sostantivo, levata, dai molti significati (per esempio il sorgere del sole), non certo applicabili all’immunità parlamentare.

 

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