
“QUALE PROGETTO DI POLITICA ESTERA HA IL CAMPO LARGO?” – STEFANO FOLLI E LE SPACCATURE DI OPPOSIZIONE E MAGGIORANZA SUI TEMI INTERNAZIONALI: “LA DESTRA HA IN MANO IL GOVERNO E CIÒ È SUFFICIENTE A DEFINIRE UNA LINEA, COME SI È VISTO NEI TRE ANNI DEL GOVERNO MELONI NONOSTANTE LE RISERVE DI SALVINI. L'OPPOSIZIONE, VICEVERSA, NON HA NEMMENO INTERESSE A TROVARE UN PUNTO DI SINTESI. E QUESTO È MENO COMPRENSIBILE” – “DA NOTARE CHE IERI CONTE HA CRITICATO IL CREMLINO SUI FATTI POLACCHI. È UN INDIZIO CHE QUALCOSA CAMBIA ANCHE IN POLITICA ESTERA? PRESTO PER DIRLO…”
Stefano Folli per “la Repubblica” - Estratti
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GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI E ANTONIO TAJANI A GENOVA 1
Ieri, ad esempio, in Parlamento, proprio sulla politica estera si è assistito a uno spettacolo sorprendente. Da un lato, la maggioranza non ha presentato alcun documento a sostegno della relazione del governo. Scelta legittima, certo, ma l'episodio ha innescato polemiche sulla reale coesione tra i soci del centrodestra: Fratelli d'Italia e Forza Italia sono sulla linea che ha garantito equilibrio e fedeltà alle alleanze.
La Lega di Salvini, viceversa, è su posizioni diverse, sia rispetto alla guerra in Ucraina sia verso un'aggressività russa che rischia di debordare in Polonia, paese aderente alla Nato.
Non è un caso se il presidente della Repubblica, in visita a Lubiana, ha subito definito "gravissimo" l'episodio dei droni nei cieli polacchi. Lo è di sicuro e segna un salto nei conflitti in corso, se si considera che per la prima volta — in forma non casuale, ma forse preordinata — viene coinvolta l'Alleanza Atlantica.
fratoianni schlein conte bonelli al monk
Quanto all'opposizione, si divide sui temi internazionali come è già accaduto in passato. Cinque segmenti del mondo cosiddetto progressista producono altrettante mozioni, tutte respinte ovviamente. Pd, 5S, Avs, renziani, europeisti: il risultato è una manciata di coriandoli che non offre alcuna idea di solidità. Si dirà che l'opposizione fa il suo mestiere e comunque questi documenti parlamentari raramente si traducono in risultati concreti.
Esiste tuttavia un problema che è peculiare del centrosinistra. Quale progetto di politica estera s'intende proiettare? E quale messaggio arriva all'elettorato? La destra ha in mano il governo e ciò è sufficiente a definire una linea, come si è visto nei tre anni del governo Meloni: nonostante le riserve talvolta esplicite e più spesso taciute di Salvini.
L'opposizione, viceversa, esclude un minimo di convergenza con la maggioranza, come sarebbe anche logico data la gravità del quadro internazionale. Ma in apparenza non ha nemmeno interesse a trovare un punto di sintesi al suo interno. E questo è meno comprensibile.
Ci sono peraltro alcune novità a sinistra. L'iniziativa è di Giuseppe Conte in un'intervista al "Corriere".
Avrebbe dovuto essere, in realtà, una mossa di Elly Schlein, ma tant'è. È il capo dei 5S ad aver fatto un passo avanti sul punto della "leadership". Il senso è: il "campo largo" non basta; se rimane una sommatoria di partiti, si ripeterà il destino avverso dell'Unione di Romano Prodi. Occorre invece trovare il cemento di un progetto comune. Sembra di capire che Conte procede ancora sulla linea di una parziale revisione delle tesi e dei propositi del movimento 5S.
È un'iniziativa da leader più che da capo partito. Forse Elly Schlein avrebbe dovuto anticiparla. Poi si tratta di capire quali siano gli ingredienti del progetto comune secondo i 5S. Il reddito di cittadinanza, come dice Tridico in Calabria? La fine del rigassificatore di Piombino, in base all'intesa Giani-Taverna? Altri temi in questo solco? Non basta invocare un patto sui contenuti, occorre verificare di che si tratta.
Altrimenti è solo un modo per mettere facilmente in difficoltà il Pd. Da notare, peraltro, che ieri Conte ha criticato il Cremlino in relazione ai fatti polacchi: "sono provocazioni in cui Putin continua a dettare legge perché si ritiene il più forte". È un indizio che qualcosa cambia anche in politica estera? Presto per dirlo.
GIUSEPPE CONTE - ELLY SCHLEIN - NICOLA FRATOIANNI - ANGELO BONELLI - MANIFESTAZIONE PD AVS M5S PER GAZA - FOTO LAPRESSE - FOTO LAPRESSE
GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI E ANTONIO TAJANI A GENOVA